Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
Grazie Giacomo e Carlo, siete veramente esperti, ma è così raro? E' giusto Gyllotalpa o è un Gryllotalpa?
Luca
Non proprio raro, ma non è facile da incontrare a causa dei suoi singolari costumi di vita; infatti è sostanzialmetne notturno e il suo ambiente di vita principale è il sottosuolo, ma esce spesso in superficie alla ricerca di cibo.
Carmine
Dare un nome agli organismi che osserviamo, identificarli, riconoscerli, è innanzitutto un esercizio che appaga l'innato desiderio di scoperta e conoscenza, insito nell'animo umano (Fontana - Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto).
Ho l'impressione che effettivamente ci sia stata una diminuzione di numero; probabilmente, è stato oggetto di una vera guerra chimica. Una volta era considerato addirittura un flagello per gli orti, sia per quello che mangiava, sia per le radici che rompeva scavando. A volte, la sua presenza è indicata da piccole tracce in rilievo a fior di terra simili, appunto, a quelle delle gallerie delle talpe, a parte le dimensioni. luigi
Modificato da - elleelle in data 20 marzo 2009 11:59:01
Anche nelle zone dove è comune, vederlo è difficilissimo. Mi è capitato per esempio di trovare centinaia di gallerie superficiali nelle paludi della Trappola (nel Parco della Maremma), senza riuscire a trovare un solo esemplare. Anche di mattina molto presto questi ortotteri erano già sprofondati nel terreno ed era inutile cercare di raggiungerli scavando, soprattutto in terreni poco coerenti come quelli dove evidentemente le gallerie raggiungono discrete profondità. Nelle zone coltivate da molti anni la sua rarefazione è evidente.
Ho l'impressione che effettivamente ci sia stata una diminuzione di numero; probabilmente, è stato oggetto di una vera guerra chimica. Una volta era considerato addirittura un flagello per gli orti, sia per quello che mangiava, sia per le radici che rompeva scavando. A volte, la sua presenza è indicata da piccole tracce in rilievo a fior di terra simili, appunto, a quelle delle gallerie delle talpe, a parte le dimensioni. luigi Condivido il parere di Luigi, quando ero ragazzo erano la disperazione di mio nonno e il flagello del suo orto, oggi li incontro molto raramente. Comunque ho una ricerca da fare (si tratta di una promessa fatat a Velvetant) in un ambiente molto particolare: depositi di foglie di poseidonia dove mi ricordo (sempre da ragazzo) trovavo, oltre ai lombrichi da noi chiamata "primera", dei grillotalpa molto piccoli, la metà di quelli normali
ma è una neanide ? non ho ancora capito se quelle con ali non visibili dalle tegmine siano neanidi o no.
Non proprio, Fabrizio. Infatti ci sono specie macrottere e microttere, dove nelle prime, appunto, le ali posteriori fuoriescono per un lungo tratto dalle tegmine (è il caso, ad esempio, del Gryllotalpa gryllotalpa), nel secondo caso, invece, le ali sono appena visibili, proprio come nella specie in questa foto.
In base a questo dettaglio e al luogo di ritrovamento, potrebbe trattarsi di G. octodecim o G. sedecim.
Riguardo al sesso, essendo le femmine del genere Gryllotalpa le uniche rappresentanti del sottordine degli Ensiferi a non avere un ovopositore evidente, maschio e femmine possono essere discriminate da particolari nervature delle tegmine, dove nel maschio è presente una biforcazione più o meno a forma di "Y" (ipsilon).
In questa foto non si vede molto bene il dettaglio delle tegmine, ma pare si tratti di una femmina.
Carmine
Dare un nome agli organismi che osserviamo, identificarli, riconoscerli, è innanzitutto un esercizio che appaga l'innato desiderio di scoperta e conoscenza, insito nell'animo umano (Fontana - Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto).
grazie mantis ma il dubbio mi è venuto quando ho letto il Fontana( ma ovviamente lo ho interpretato male io ) in quanto il gryllotalpa gryllotalpa è macrottero con ali circa il doppio delle tegmine cioè sporgono anche dall'addome, le altre specie microttere e quindi con ali che non oltrepassano l'addome ( ma visibili dalle tegmine?) e quindi rimangono quegli esemplari in cui le ali non sono visibili. Ancora non capisco ma sono io duro di comprendonio.. Grazie e se puoi e vuoi chiariscimi Fabrizio
dimenticavo, l'altra possibilità è che gryllotalpa gryllotalpa abbia vari gradi di meiotterismo e quindi ci siano esemplari macrotteri con ali che sporgono dall'addome e brachitteri con ali che sporgono dalle tegmine ma non dall'addome, le altre specie chiaramente solo microttere con ali non visibili. Che mi dici quale è quella giusta? Grazie per la disponibilità Fabrizio
Fanno belle buci nella terra. Con acqua di sapone si puo far'fuggire!
"La distinction des espèces de limaces est extrêmement difficile, et aucun zoologiste n’est encore parvenu à quelque chose d’un peu satisfaisant sous ce rapport." H. M. DUCROTAY DE BLAINVILLE 1823
premetto che mi intendo poco di grillitalpa, per cui quanto segue è quel che ho visto dal materiale di collezione del museo
Gryllotalpa gryllotalpa ha apparentemente sempre ali post. che in riposo sporgono nettamente oltre l'estremità dell'addome
altre specie hanno invece ali più brevi, che non superano l'estremità dell'addome; però non si possono definire "brachittere", in quanto le ali sono normalmente conformate e apparentemente atte al volo
e altri esemplari, raggruppati come "Gryllotalpa sp.", hanno invece ali non visibili, quindi non più lunghe delle tegmine, e questi sono quindi "brachitteri" (non li ho ripreparati e non ho potuto vedere quanto sono lunghi realmente i rudimenti delle ali, ma non credo che si possano definire propriamente "microtteri")
in tutti questi, le tegmine sono di sviluppo del tutto simile; tieni conto che le tegmine sono importanti indipendentemente dalla presenza di ali funzionali, in quanto (essendo i grillitalpa ensiferi) nel maschio le basi delle due tegmine sono modificate a formare "violino" e "archetto", mentre il resto delle due tegmine parzialmente sollevate dalla superficie dell'addome costituisce la cassa di risonanza
maurizio
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare
ciao gomphus innanzitutto grazie per l'interessamento. il fontana nelle chiavi cita: ali lunghe circa il doppio delle tegmine, sporgenti dall'addome G. gryllotalpa ali più brevi, non sporgenti oltre l'addome le altre specie nella descrizione del Gryllotalpa gryllotalpa invece dice: ... distinzione tra forme microttere(ali non sporgenti dalle tegmine)e macrottere(ali sporgenti e lunghe circa il doppio delle tegmine) e raffigura come Gryllotalpa gryllotalpa un esmplare con ali visibili oltre le tegmine ma non superante l'addome. quindi in base anche al tuo aiuto prezioso si dedurrebbe che: G. gryllotalpa abbia sia forme con ali visibili e lunghe più dell'addome che ali visibili ma non lunghe più dell'addome mentre le altre specie ali non visibili dalle tegmine come già avevo detto ora dovresti ricontrollare per favore favore favore con la visione dei reperti museali o che so io se sono classificati come G. gryllotalpa anche quelli con ali visibili ma non oltrepassanti l'addome altrimenti il mistero rimane Grazie mille per l'aiuto Fabrizio