ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
dopo aver visto l'interessante post Castel di Guido (RM): un posto inaspettato Link oggi anch'io in pausa pranzo ho provato a dare un occhiata! Questa ex cava già postata da istrice sta per essere totalmente ricoperta di terra, in ottemperanza alla legge che prevede il ripristino dei terreni dopo la dismissione e sotto l'egida di "ARPALAZIO - Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio" lo stagno laghetto sta per essere totalmente ricoperto!
Quanti erano? All'incirca ovviamente...questo per capire se si è trattata di una coppia erratica che ha deposto o c'è una popolazione più o meno numerosa che utilizza lo stagno come sito riproduttivo.
...mi sembra siano girini di Rospo comune o smeraldino... ...io penso che potresti anche portarli via, ma a che scopo? di salvarli? ... ...magari verranno predati o moriranno poco dopo nella pozza o stagno nel quale li vuoi mettere. ...purtroppo anche se dura ma in questi casi c'è ben poca cosa da fare!
Beh, che dire... una morte probabile è sempre meglio di una morte certa... Io ne salvo tutti gli anni diverse centinaia. E sono già contento se ne sopravvivono dieci. I nostri anfibi sono un patrimonio da tutelare, tutto ciò che li allontana dal baratro dell'estinzione, a mio avviso, è ben accetto. Chiaramente in modo compatibile alle leggi, anche se spesso e volentieri si mordono la coda in modo assurdo...
Se puoi toglili per salvarli e mettili altrove. Come dice "Marmoratus", meglio una morte probabile che una morte certa. Qunado mi capita, io faccio così.
cercare di salvare degli anfibi dal rischio di morte è sicuramente un atto condivisibile in teoria, nella pratica però, come è già stato detto in passato, ci sono due fattori sui quali riflettere prima di intervenire:
- le legislazioni nazionale e regionali spesso e giustamente non permettono di catturare e trasportare uova, larve e adulti di anfibi - l'introduzione di una specie o di una popolazione in un ambiente nel quale non era presente può causare gravi danni, difficilmente prevedibili
quindi i reali vantaggi e svantaggi di questi interventi vanno valutati in modo corretto e bisogna operare nel rispetto della legge
ciao prelevali e portali altrove,un biotopo nell'arco di qualche km da li' ci sara' senz'altro... Sono piu' utili gli interventi d'un privato appassionato che non quelli inesistenti (spesso e volentieri) di wwf e Forestale,che anziche' protestare ed opporsi alla distruzione di stagni e laghetti,se ne infischiano totalmente (almeno qui nella mia zona i pochi interventi fatti dal wwf sono riusltati inutili e perniciosi) Prendili quei girini e spostali ciao e in bocca al lupo!
cercare di salvare degli anfibi dal rischio di morte è sicuramente un atto condivisibile in teoria, nella pratica però, come è già stato detto in passato, ci sono due fattori sui quali riflettere prima di intervenire:
- le legislazioni nazionale e regionali spesso e giustamente non permettono di catturare e trasportare uova, larve e adulti di anfibi - l'introduzione di una specie o di una popolazione in un ambiente nel quale non era presente può causare gravi danni, difficilmente prevedibili
quindi i reali vantaggi e svantaggi di questi interventi vanno valutati in modo corretto e bisogna operare nel rispetto della legge
Carlo
E' vero. Peccato che molte leggi siano limitanti, spesso senza un capo ed una coda e senza nessuno di realmente esperto sulla questione che possa mettere ordine e buon senso... Cmq per i girini in questione sarebbe sufficente un fossato stagionale a poca distanza. Del resto quest'anno l'acqua non dovrebbe mancare
cercare di salvare degli anfibi dal rischio di morte è sicuramente un atto condivisibile in teoria, nella pratica però, come è già stato detto in passato, ci sono due fattori sui quali riflettere prima di intervenire:
- le legislazioni nazionale e regionali spesso e giustamente non permettono di catturare e trasportare uova, larve e adulti di anfibi - l'introduzione di una specie o di una popolazione in un ambiente nel quale non era presente può causare gravi danni, difficilmente prevedibili
quindi i reali vantaggi e svantaggi di questi interventi vanno valutati in modo corretto e bisogna operare nel rispetto della legge
Carlo
Nel caso dei Bufo, sono talmente erratici, diffusi nei dintorni di Roma e depongono talmente dappertutto che non c'è certo il rischio di introdurre una specie o sottospecie differente o perniciosa.
Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.
Il problema non è solo legato alla specie e sottospecie Massimo, ma alla possibile diffusione di patologie da un luogo all'altro, prima fra tutte le chitridiomicosi
Vi invito a tal proposito a leggere questo documento informativo redatto dal "Centro di coordinamento per la protezione degli anfibi e dei rettili in Svizzera" e soprattutto le misure per evitare la propagazione della patologia.
Ripeto: le conseguenze di un intervento di "salvataggio", anche fatto con le migliori intenzioni, possono essere deleterie se non vengono attentamente valutati tutti fattori che entrano in gioco.
"Carlmor" non mette assolutamente in dubbio le buone intenzioni di noi "salvatori", ma in qualità di moderatore ha il dovere di far presente la legislazione vigente. Anch'io so benissimo che spesso WWF e forestale, epr certe cose lasciano il tempo che trovano; diciamo, come in tutte le cose, i fatti concreti sono legati alle persone, che possono o no far parte di istituzioni. Il rischio delle patologie è quello efettivamente più subdolo...
Nel caso specifico dei girini di rospo, penso che spostarli in un'altra pozza non comporti alcunché.
Ric
Ho letto il pdf ci "Carlmor" e purtroppo le sue osservazioni sono giuste. Dunque ci vuole davvero attenzione e consapevolezza.
Modificato da - Riccardo Banchi in data 23 marzo 2009 09:26:50
Carlo, oltre a puntualizzare, doverosamente, gli aspetti normativi (e già ho letto più volte in questa sezione discussioni in cui si parla apertamente di tritoni crestati in cattività, quando la cosa è vietata e sanzionata dalla normativa vigente, che più volte ho ricordato), si preoccupa, giustamente, degli interventi "fai da te" che, anche se animati dalla migliore buona volontà e ottimi propositi, spesso non tengono conto dei possibili problemi tra i quali, primi fra tutti, l'inquinamento genetico e quelli "sanitari" dovuti alla messa in contatto di individui appartenenti a popolazioni precedentemente separate.
Paolo Mazzei Link Moths and Butterflies of Europe and North Africa Link Amphibians and Reptiles of Europe
Il problema mi sembra appena un po' più esteso della semplice moria di qualche migliaio di girini di rospo. A mio avviso quello stagno che si è venuto a formare rappresenta un biotopo particolarissimo che poteva essere in qualche modo protetto e recuperato. Sono andato a rivedere le foto di Aldo e Sarah e con mio sommo dispiacere scopro che non è una semplice pozza dove vanno a deporre i rospi ma qualcosa di ben più consolidato, dove addirittura la canna palustre prospera. Mi domando se qualcosa di più del semplice salvataggio di qualche girino (seppure ammirevole come intenzionalità del gesto del singolo anche se rappresentante alcuni rischi) si poteva fare a livello di ente locale. Nella città dove vivo, Firenze, molti luoghi simili a questo, utilizzati dai renai fino a metà novecento e poi dismessi per scavare la ghiaia e la rena portata dall'Arno, sono stati recuperati per creare il Parco fluviale dei renai. Si tratta di una zona che era diventata palustre e che poteva essere destinata alla cementificazione o salvaguardata per offrire spunti di sopravvivenza alle popolazioni animali e vegetali che nel corso dei decenni vi si erano ambientate e moltiplicate. Ma anche parco sfruttabile dalla popolazione ed usufruibile in parte. Evidentemente Roma desidera fagocitare nella sua grande caldera anche quel luogo di zanzare e signorine. Al peggio non c'è mai fine....
Beppe
I gatti vengono a sedersi al tavolo dello scrittore tenendo compagnia al suo pensiero e guardandolo dal fondo delle loro pupille spruzzate d’oro
Calmor ha ragione su tutto. Il problema è che c'è molta ignoranza (nel senso buono del termine, cioè NON CONOSCENZA) sulle varie patologie e come affrontarle. Io conosco il problema chitidriomicosi, ma moltissimi altri no. Secondo me sarebbe utile pubblicare una discussione con foto di animali ammalati, misure preventive ed eventuali prodotti sterilizzanti. Il questo modo sarebbe possibile segnalare i nuovi focolai, magari eliminare gli animali morti, e sterilizzare i possibili vettori di contagio (scarpe, stivali, attrezzature varie, ecc). Ho visto già un link interessante pubblicato, ma sarebbe meglio ampliarlo e documentarlo meglio. In un sito visitato come questo si potrebbe già ''infarinare'' molte persone e renderle consapevoli dei problemi. Me compreso, chiaramente
Calmor ha ragione su tutto. Il problema è che c'è molta ignoranza (nel senso buono del termine, cioè NON CONOSCENZA) sulle varie patologie e come affrontarle. Io conosco il problema chitidriomicosi, ma moltissimi altri no. Secondo me sarebbe utile pubblicare una discussione con foto di animali ammalati, misure preventive ed eventuali prodotti sterilizzanti. Il questo modo sarebbe possibile segnalare i nuovi focolai, magari eliminare gli animali morti, e sterilizzare i possibili vettori di contagio (scarpe, stivali, attrezzature varie, ecc). Ho visto già un link interessante pubblicato, ma sarebbe meglio ampliarlo e documentarlo meglio. In un sito visitato come questo si potrebbe già ''infarinare'' molte persone e renderle consapevoli dei problemi. Me compreso, chiaramente
Gazzotti Roberto
Sarebbe veramente un ottima cosa, visto che in effetti nn so quasi nulla di questa patologia, nn sò ad es. dove è presente e chi colpisce .
Alberto
Modificato da - albill in data 24 marzo 2009 18:55:44