"Ho vissuto coi venti, coi boschi, con le montagne, ho guardato per giorni, mesi ed anni il lento svolgersi delle nuvole sul cielo sardo, ho mille e mille volte appoggiato la testa ai tronchi degli alberi, alle pietre, alle rocce, per ascoltare la voce delle foglie, ciò che raccontava l’acqua corrente; ho visto l’alba, il tramonto, il sorgere della luna nell’immensa solitudine delle montagne; ho ascoltato i canti e le musiche tradizionali e le fiabe e i discorsi del popolo, e così si è formata la mia arte, come una canzone od un motivo che sgorga spontaneo dalle labbra di un poeta primitivo.” [Grazia Deledda, "La mia Sardegna"]
Modificato da - Gyps in data 10 febbraio 2009 22:31:27
Messaggio originario di spielhahn: ...le ultime parole famose
Orgoglio nuorese! Beh, questo premio....??
Ciao, Laura
"Ho vissuto coi venti, coi boschi, con le montagne, ho guardato per giorni, mesi ed anni il lento svolgersi delle nuvole sul cielo sardo, ho mille e mille volte appoggiato la testa ai tronchi degli alberi, alle pietre, alle rocce, per ascoltare la voce delle foglie, ciò che raccontava l’acqua corrente; ho visto l’alba, il tramonto, il sorgere della luna nell’immensa solitudine delle montagne; ho ascoltato i canti e le musiche tradizionali e le fiabe e i discorsi del popolo, e così si è formata la mia arte, come una canzone od un motivo che sgorga spontaneo dalle labbra di un poeta primitivo.” [Grazia Deledda, "La mia Sardegna"]
Mmmm, gli stambecchi sono due! Mi sono montata la testa, ci provo anche io!
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Ciao, Laura
"Ho vissuto coi venti, coi boschi, con le montagne, ho guardato per giorni, mesi ed anni il lento svolgersi delle nuvole sul cielo sardo, ho mille e mille volte appoggiato la testa ai tronchi degli alberi, alle pietre, alle rocce, per ascoltare la voce delle foglie, ciò che raccontava l’acqua corrente; ho visto l’alba, il tramonto, il sorgere della luna nell’immensa solitudine delle montagne; ho ascoltato i canti e le musiche tradizionali e le fiabe e i discorsi del popolo, e così si è formata la mia arte, come una canzone od un motivo che sgorga spontaneo dalle labbra di un poeta primitivo.” [Grazia Deledda, "La mia Sardegna"]
Tutte e tre sbagliate. Guardando bene la prima foto, si può capire dove è la bestia! Guardando la seconda, non lo troveremmo neppure noi! Alla fine vi mostrereremo gli ingrandimenti, dove si vede bene.
Ciao Laura, conterranea di Paola!
Modificato da - leonella55edo47 in data 11 febbraio 2009 22:47:44
La prima foto è stata fatta con un leggero zoom (ero a 10m.), e lo sfondo appare perciò un poco più vicino. Ma siamo alti. Ecco un aiutone che vi permette di risolvere:
Io l'avevo visto anche prima,ma mi ero avvalso più della prospettiva che del vederlo realmente ... mi son detto è lassù poi il roccione ha fatto il resto!
Azzardo che Voi l'abbiate visto da sotto,poi quando Edo dopo passaggi di grado 7b è giunto sul luogo, un paio di ore dopo, questi si era spostato leggermente sopra all'ombra!
Modificato da - Tetrao in data 12 febbraio 2009 18:20:26
Bravo Tetrao! Scusami se mi sono precipitato nel tuo giochino senza neanche togliermi gli scarponi! La tua ricostruzione è però sbagliata. Ero già stato su e stavo scendendo. Venivo dal passo di Val Canè. Dedicherò a quel giorno un prossimo servizio, perchè quel che mi è successo è interessante! Per attirare uno stambecco, mi sono messo a cantare, e quello è venuto a sentirmi da vicino! (Gli stambecchi erano tre: un vecchione e due giovani)
Comunque è più alto a dx di dove dici: è proprio dove comincia l'ombra. Guarda bene la foto
Modificato da - leonella55edo47 in data 12 febbraio 2009 18:51:26