Da vari studi antropologici appare sempre più evidente che le lumache abbiano avuto un ruolo importantissimo nello sviluppo delle attività umane,infatti già nel neolitico costituivano una provvista proteica di facile conservabilità e trasportabilità specialmente per i primi navigatori che si arrischiavano sul mare per fondare nuove colonie. Le strane distribuzioni di molte specie che hanno costituito un rompicapo per gli autori del passato sembra che debbano essere attribuite proprio alle passate attività umane. Questo ha lasciato tracce in tutte le varie culture popolari di un'Italia frammentata in piccolissime comunità i cui echi giungono a noi attraverso questi nomi locali. In un mondo sempre più globalizzato tutte le tradizioni popolari stanno scomparendo e con esse anche i nomi dialettali. Pensate che sia utile ricercarli ed organizzarli per specie e località in modo di non mandar perduto un patrimonio culturale del nostro recente passato?
Nomi dialettali regionali
Valle d'Aosta Piemonte Lombardia
Brianza
.Lumaca con guscio = Lümaga .Arion = lùmaga rusa , bèrula o beghe, forse per evidenziare il malumore dei contadini quando vedevano i loro orti infestati da questi molluschi. Veneto
.Le lumache(nude) o limacce si chiamano semplicemente lumaghe o lumeghe un po' in tutto il Veneto
Nel Vicentino
Con guscio = corgnoi, corgno(l)eti quelle piccole
Padova e Venezia
Con guscio = bovoi e bovo(l)eti
A Venezia da Georg von Martens
.Lumaca in genere (nuda) = Lumaga .Limax rufus (sensu G.v.M.) = Lumaga rossa .Helix sp. = Bovolo .Theba pisana = Bovolo de marina .Cepaea nemoralis = Bovolo de orto .Planorbis corneus =Bovolo de fosso
Ciao, se vuoi comincio con il dare un primo, modesto contributo per la mia zona (Trapani) Crastuni = Cantareus aspersu Attuppateddu = Cantareus apertus (opercolato) Stuppateddu/scazziddu = Cantareus apertus Babbaluceddu = Theba pisana Babbalucio biancu = Eobania vermiculata
Sartannisi = ?? debbo ancora capire se si tratta del Cantareus mazzullii o Marmorana globularis, ho sentito questa denominazione nel vicino paese di Custonaci a presto
Nel teritorio genovese normalmente si consuma Cornu aspersum che viene indicato come lùmassa, viene contraddistita genericamente dai nudi indicati come lùmassa bousa (lumaca bavosa) non edule. Ciao e complimenti per l'iniziativa.
Ho in preparazione proprio un lavoro sulle denominazioni dialettali dei molluschi terrestri in Sardegna. Anticipo - a proposito della domanda di Juventino - che in Sardegna l'Eobania vermiculata è la chiocciola mangereccia per eccellenza. Le altre specie eduli sarde sono la Theba pisana, il C. apertus e la H. aspersa. Inoltre il pregio alimentare delle chiocciole è discontinuo in Sardegna nel senso che il alcune zone sono tenute in altissimo pregio culinario, in altre invece sono del tutto ignorate e considerate un piatto da vero e proprio morto di fame: tale discontinuità ha un preciso riflesso dal punto di vista della lingua; le zone dove le chiocciole sono una parte importante della dieta presentano denominazioni popolari specifiche per ogni specie edule, mentre le zone dove le chiocciole sono ignorate presentano una sola denominazione che serve a comprenderle tutte, senza distinzioni specifiche! Secondo me - rispondendo positivamentealla domanda si Subpoto - è interessante raccogliere questo tipo di informazioni, voi che ne pensate? Ricordo che nel Bollettino Malacologico, Erminio Caprotti pubblicava periodicamente degli articoli molto interessanti proprio sul rapporto uomo-molluschi, di cui ricordo quello sulle filastrocche infantili e le chiocciole, giusto per citarne uno....
GRAZIE MILLE, Osptone, questo è davvero interessantissimo perchè al di là del nome (gia interessante per sè per lo studio delle lingue ) in quel che dici c"è un interesse vero per quello che vincula la lingua, voglio dire la cultura... Spero mi capite... Ciao!!!
Ho in preparazione proprio un lavoro sulle denominazioni dialettali dei molluschi terrestri in Sardegna.
Quando sarà pronto il lavoro saremo felici di darne comunicazione sul forum.
Visto un certo interesse su quest'argomento ho predisposto una tabella in cui potremo riportare tutti i nomi regionali dialettali sia per una specie in particolare che per il generico termine lumaca,chiocciola,limaccia o altro che si riferisca a questo gruppo.
Via via che arriveranno le segnalazioni aggiornerò la tabella che è raggiungibile da Indirizzi di interesse malacologico/Nomi dialettali regionali.
Buon divertimento e buona ricerca.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro
Per Juventino: certo, hai proprio colto nel segno, è un classico esempio di come la cultura influenzi la lingua: in sostanza la lingua non si carica di distinzioni che non sono pertinenti e/o utilizzate! Per Subpoto: grazie per aver predisposto la tabella e grazie per l'interesse dimostrato! E grazie a gigi58, dopo avermi deliziato con alcuni nomi dialettali dei rettili della sua zona, è la volta dei molluschi terrestri....
Messaggio originario di ospitone: .....E grazie a gigi58, dopo avermi deliziato con alcuni nomi dialettali dei rettili della sua zona, è la volta dei molluschi terrestri....
Roberto sono un sostenitore del dialetto, mi dispiace che per un errato senso della cultura si siano messi da parte le lingue regionali (secondo me è infatti riduttivo parlare di dialetti) perdendo di fatto le nostre radici culturali ciao
Come hai ragione Gigi!!! Anzi qui c'è un nome peiorativo per le lingue regionali, perchè sono lingue e non altra cosa... Ma per raggioni politiche si ha fato col tempo che si è imposta soltanto una "nazionale" come se dentro del paese ci avesse soltanto una cultura.... Impoverisce (non so se esiste) la cultura del paese..... Ciao!!!
Sono completamente in accordo con te! Anche se sono estremamente appassionato di scienze naturali, campo di ricerca linguistica: ormai infatti in ambito scientifico la parola 'dialetto' si usa sempre meno (in quando ormai ha una valenza negativa e di svalutazione) in favore del termine 'varietà' linguistica! Ahimè, dopo l'unificazione italiana i 'dialetti' sono stati sempre più avversati e ovviamente ne pagano le conseguenze anche i nomi popolari degli animali, conosciuti soprattutto delle generazioni più anziane e destinati a sparire in breve tempo.......
Sono completamente in accordo con te! Anche se sono estremamente appassionato di scienze naturali, campo di ricerca linguistica: ormai infatti in ambito scientifico la parola 'dialetto' si usa sempre meno (in quando ormai ha una valenza negativa e di svalutazione) in favore del termine 'varietà' linguistica! Ahimè, dopo l'unificazione italiana i 'dialetti' sono stati sempre più avversati e ovviamente ne pagano le conseguenze anche i nomi popolari degli animali, conosciuti soprattutto delle generazioni più anziane e destinati a sparire in breve tempo.......
Tutto ciò è molto triste ma quello che è secondo me peggio è che si creano strani connubi, tra la lingua locale e la lingua ufficiale, dei neologismi ibridi che a mio parere mortificano sia l'una che l'altra lingua.
La ricchezza di espressioni e vocaboli nei dialetti poggia/va anhe sulla diffusione di attività specifiche artigianali, contadine, relative alla pesca (nella mia zona) ed all'uso di particolari prodotti esclusivi o conosciuti localmente; qui a Genova, ad esempio, chi va più a raccogliere lumache per uso edule? Si trovano nei negozi ed al supermarket, inoltre leggi regionali e locali ne limitano, giustamente, la raccolta, pertanto non esiste più comunicazione fra diretti fruitori, attività che stimolava l'uso di nomenclatura locale. Analogamente, con la riduzione della pesca in mare da parte di piccole imbarcazioni, attività per lo più a conduzione familiare, e forse più rispettosa dell'ambiente di quella a carattere più industriale, si è perso l'uso di tutti quei vocaboli che erano attinenti all'uso del remo o delle attrezzature tradizionali. Ciao.
Se può servire da spunto vi ricordo il lavoro fatto dall'amico Ignazio Bianco e pubblicato dalla S.I.M. con il supplemento del Notiziario n. 1-4 (gennaio-aprile 2006); lavoro improbo anche se limitato a comparazione di nomi scientifici con quelli in italiano che suppongo abbia richiesto ricerche bibliografiche non indifferenti. In base a quanto sopra suggerirei di non limitarsi al solo nome dialettale ma di aggiungere quello in italiano. Mezzo secolo fa nel mio paese formato da frazioncine mediamente distanti pochi Km si parlavano dialetti con accenti e pronuncie completamenti diversi tanto da poter identificare da quale luogo la persona proveniva, ora tutto è scomparso, quindi la vedo dura su quanto avete intrapreso, ma niente è impossibile!
Sergio -------------------- Indagare per conoscere la natura è vivere (Settepassi)
In Sardegna la raccolta di molluschi terrestri a fini alimentari è ancora praticata in maniera abbastanza diffusa(anche nella immediata periferia di Cagliari c'è gente che ne raccoglie): come osserva Oxon qualora una attività sparisca, sparisce anche la terminologia ad essa connessa Sono d'accordo con Laser, ogni nome dialettale va glossato con il nome/nomi scientifici e italiani (anche se ovviamente la nomenclatura dialettale non è perfettamente sovrapponibile a quella scientifica e italiana)...
DALLA SARDEGNA
argazzina in Planargia, specie non det. babbacorru a Gavoi, C. aspersum. babbarra a Ballao. C. aspersum. baosu a Bosa, specie non det. barracorru a Tempio, specie non det. bettimigorru nel Nuorese, E. vermiculata. coccoi a Bono, C. aspersum. coccoidu, C. aspersum. coccoidu e ranas a Cuglieri, M. serpentina. coccoidu pintu a Bosa, E. vermiculata. coccolodde a Cuglieri, C. aspersum. corrovacca a Oliena, C. aspersum. crocca, Nuoro, E. vermiculata. monza in Logudoro, C. apertus. mungietta in Campidano, C. apertus. pertiazzu a Oristano, C. aspersum. sizzigorru a Cagliari, E. vermiculata. sizzigorru de coloru, M. serpentina. sizzigorru boveri a Cagliari, C. aspersum. sizzigorru sardu, E. vermiculata. sizzigorru veru, E. vermiculata. tapada a Cagliari, C. apertus. zinzella, E. vermiculata.
Modificato da - Subpoto in data 09 febbraio 2009 17:20:03
In base a quanto sopra suggerirei di non limitarsi al solo nome dialettale ma di aggiungere quello in italiano.
In altri forum si cerca di imporre l'uso dei nomi scientifici e si condanna l'uso dei nomi volgari,per noi il problema non esiste,non ci sono parole italiane condivise per identificare le specie tranne dei vaghi termini come lumaca,chiocciola,lumacone,lumaca nuda ed anche su questi l'interpretazione non è univoca in tutte le regioni. Lumacone che nella mia zona indica Cornu aspersun nel nord è usato per le grandi nude(Limax,Arion). Il concetto lumaca che da me è omnicomprensivo in Toscana è espresso con chiocciola mentre lumaca definisce le nude. Per avere qualche riferimento più preciso si deve risalire nel passato ed attingere alle lingue locali che come è stato fatto notare variano anche a distanza di pochi chilometri. Ho inserito la tabella all'inizio della discussione in modo che ognuno potrà più facilmente controllarla e dare il suo contributo per l'aggiornamento. Si accettano consigli su come migliorarla e renderla più leggibile.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro
A Chiavenna ho sentito il nome spalertsch. Non so come si scrive - ma dicano ch'è un poverino senza guschio = Limax ed altre......!
"La distinction des espèces de limaces est extrêmement difficile, et aucun zoologiste n’est encore parvenu à quelque chose d’un peu satisfaisant sous ce rapport." H. M. DUCROTAY DE BLAINVILLE 1823
In base a quanto sopra suggerirei di non limitarsi al solo nome dialettale ma di aggiungere quello in italiano.
In altri forum si cerca di imporre l'uso dei nomi scientifici e si condanna l'uso dei nomi volgari,per noi il problema non esiste,non ci sono parole italiane condivise per identificare le specie tranne dei vaghi termini come lumaca,chiocciola,lumacone,lumaca nuda ed anche su questi l'interpretazione non è univoca in tutte le regioni. Lumacone che nella mia zona indica Cornu aspersun nel nord è usato per le grandi nude(Limax,Arion). Il concetto lumaca che da me è omnicomprensivo in Toscana è espresso con chiocciola mentre lumaca definisce le nude. Per avere qualche riferimento più preciso si deve risalire nel passato ed attingere alle lingue locali che come è stato fatto notare variano anche a distanza di pochi chilometri. Ho inserito la tabella all'inizio della discussione in modo che ognuno potrà più facilmente controllarla e dare il suo contributo per l'aggiornamento. Si accettano consigli su come migliorarla e renderla più leggibile.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro
Questo non l'immaginavo proprio, molto strano che per la fauna marina si possa risalire a nomi in italiano e che per i continentali ci sia questa lacuna.
Sergio -------------------- Indagare per conoscere la natura è vivere (Settepassi)
Anche nei molluschi marini i nomi italiani disponibili non sono molti se rapportati al numero di specie. La commercializzazione per uso alimentare ha fatto si che si creassero dei nomi. Oltre le poche specie commercializzate i nomi diventano molto vaghi e imprecisi. Ma in Piemonte come le chiamate le varie lumache?
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro