Salutoni a tutti, volevo continuare il discorso intrapreso qualche tempo fa sugli obiettivi. Anche questo, non vuole avere la pretesa dell'alto livello scientifico ma il fine di poter far capire alcuni fondamenti (spesso purtroppo trascurati dagli acquirenti)che risulteranno sempre utili. HO LETTO CON INTERESSE IL POST SUGLI OBIETTIVI A CONFRONTO MA QUESTO MIO INTERVENTO SARA' SOLO COMPLEMENTARE ALL'OTTIMO LAVORO SVOLTO DA DIATOMEA) Iniziamo con l'apertura numerica degli obiettivi: su ogni ottica sopra citata, abbiamo in genere oltre alla marca e il tipo,le 3 o 4 indicazioni fondamentali che sono un po' la carta di identità sulle caratteristiche. Prendiamo ad esempio un obiettivo a caso.... troveremo Leitz - Plan, 100X oil - 1,25 - 0,17 (o a volte in più 160 o 170 o infinito con una sorta di segno che ricorda la percentuale o un 8 "sdraiato"). L'ottica è quindi un Leitz, planare che ingrandisce (100X) 100 volte in olio, 1,25 è l'apertura numerica e 0,17 è lo spessore dei vetrini coprioggetto compatibili, 160 - 170 o infinito sono i mm. ed è la focale primaria dello strumento (da ricordare che il fuoco 170 mm è stato abbandonato). Detto questo riprendiamo il discorso sull'apertura numerica: (premetto che in questa chiacchierata si da per scontato che l'ottica sia di qualità)------------------------------------------------------------------- è di gran lunga l'indizio più importante, più è grande e più l'obiettivo ha un potere risolutivo migliore. In genere in quelli ad immersione ad olio (soprattutto gli acro i planari acro)troviamo 1,25 che è appunto l'apertura standard compatibile con il tipo di ottica (ma ci sono anche acromatici con apertura maggiore).Per non essere noioso dico appunto che 1,25 è la massima apertura che l'obettivo assume con l'olio formando un angolo visuale che ci permette appunto di sviluppare il massimo potere risolutivo che non andrà mai oltre il numero indicativo(1,25).Il potere risolutivo è appunto la capacità delle lenti di separare caratteri vicinissimi e più sono stretti e più abbiamo bisogno dell'apertura numerica più grande per risolvere al massimo i particolari dell'immagine. Questo è anche un altro punto a favore degli obiettivi apo e plan apo che proprio per i materiali che vengono utilizzati, essi (proprio perchè correggono il cromatismo al 100%)possono essere costruiti con aperture numeriche maggiori (1,30 - 1,32 - 1,40 o addirittura 1,50....non oso pensare quanto potrebbero costare)e quindi sviluppano un potere risolutivo maggiore oltre ad un maggior contrasto dell'immagine.(ottime sono alcune diatomee con strie strettissime che vengono usate proprio come test per le ottiche .. vedasi ad es. Anph.pellucida). Perchè allora non costruire acromatici con aperture superiori? Perchè essi,non correggendo al 100% il violetto, se venissero costruiti con aperture superiori il cromatismo diverrebbe insoportabile...restituendo una figura scadente.... A tal proposito la Leitz anni fa costruiva degli obiettivi acro 100X ad immersione con apertura 1,30 (che io ho e ne sono fiero ma si parla di costruzione intorno agli anni 30 - 40)che considero eccezioni e se non vado errato non esistono più o sono rari...proprio perchè la realizzazione di certe aperture con gli acro includeva lavorazioni maniacali e complesse per ridurre lo spettro secondario. Quindi di sicuro si è capito che lapertura numerica è fondamentale ....perchè da essa dipende anche l'ingrandimento non scadente. UN ERRORE GRAVE che molti acquirenti fanno e che ho potuto costatare, è l'acquisto di un obiettivo 100x per migliorare le immagini magari di apertura 1,30 e apocromatico senza minimamente osservare un'altra apertura numerica fondamentale.....: quella del condensatore...... Poniamo il caso di avere un microscopio con un condensatore acromatico con apertura numerica che in genere va da 0,90 a 1,25.(che sono le più comuni)e decidiamo di migliorare le immagini al massimo degli ingrandimenti sostituendo un acro 100X con apertura 1,25 con un bel apo 1,30. Facciamo un bel preparato e ci accorgiamo che l'immagine risulta solo un po' più contrastata ma che il potere risolutivo non è cambiato....che succede? Ho comprato un obiettivo "sola"? Niente di tutto questo: per poter sfruttare un obettivo con apertura superiore anche il condensatore deve avere almeno la stessa apertura altrimenti è come mettere benzina "normale" ad una Ferrari di F.1.(Ecco perchè molte volte la differenza è minima....tra un acro e un planapo)............... La luce, quando osserviamo al micro forma una specie di clessidra che ha il punto luminoso più stretto nei pressi del vetrino ma le aperture (teniamo presente sempre la clessidra)più larghe partono, la prima dal condensatore e la seconda all'obiettivo. Se l'apertura dell'obiettivo è più grande di quella del condensatore essa verrà inesorabilmente ridotta a quella del condensatore. Succede in poche parole che l'obiettivo 1,30 che lavora con condensatore 0,90 lavora anche lui a 0,90........pena le ridotte prestazioni................. Quindi quando si vuole migliorare l'ottica al nostro micro teniamo presente il rapporto sopra citato ..è fondamentale..altrimenti si spendono soldi inutili....!!!! Spero di non avervi annoiato con questa predica e che continuerò con qualche altro consiglio. Mi rendo conto che molti di voi sicuramente conosceranno questi principi fondamentali ma di sicuro alcune persone faranno tesoro di quello che ho scritto....così non avranno delusioni....... P.S. La questione della stessa apertura numerica del condensatore e dell'obiettivo è il grande segreto che molti microscopisti custodiscono gelosamete perchè sta proprio qui il nocciolo della questione........... Salutoni a tutti, Mariano.
Certo ma ricorda che una sontuosa apertura del condensatore (tipo 1,40)necessita dell'immersione del condensatore stesso (immersione omogenea)!! saluti Art
Ciao Greenalga, hai ragione ...ero convinto di averlo precisato ma niente....l'orario e la stanchezza mi hnno tradito. Valutiamo allora questo aspetto: perchè i microscopi vengono costruiti con condensatori che hano un'apertura numerica 0,90 - 1,25? Poprio perchè queste aperture non necessitano dell'immersione alla lente del condensatore stesso.(a dire la verità un 1,25 già ne avrebbe bisogno....ma rimane trascurabile.... E' lo scotto da pagare quando abbiamo un obiettivo di grande apertura e come detto, per dare le massime prestazioni ha bisogno di un condensatore con la stessa apertura e in immersione...solo così avremo la proporzione giusta trale due aperture (la clessidra.....).E' una scocciatura ma....i risultati si vedono.............! Altrimenti non so se vale la pena sostituire solo un obiettivo con un altro ...anche già si vede la dfferenza ma che rimane contratta. Un altro consiglio che posso dare che se si acquista un condensatore oltre 1,30, ad es. 1,40 esso deve essere aplanatico altrimenti la grande apertura non può evitare aberrazioni ottiche che inevitabilmente escono fuori. Da ricordare che i condensatori di minore apertura sono generalmente acromatici.(0.90 - 1,25).
Saluti a tutti e vedo che questo argomento interessa molte persone (sono contento). Mariano.
Ciao a tutti, un particolare complimento a Mariano per la chiarissima trattazione, che reputo oltre che interessante sotto il profilo divulgativo, anche estremamente importante sotto l'aspetto puramente pratico. Infatti l'argomento trattato, difficilmente viene spiegato in modo trasparente sui testi, mentre è da considerarsi di fondamentale importanza nella scelta delle ottiche. Inoltre conoscendo le capacità e la preparazione di Mariano, ci auspichiamo altri interventi di questo tipo che abbraccino anche le tecniche di ripresa...
Per rispondere invece a Sapiens, io al momento utilizzo un decentrabile della LOMO Aplanatico NA 1,4...questo... Immagine: 58,11 KB Immagine: 54,34 KB
e ho subito una domanda da fare a Mariano, che è la seguente:
anche il mio condensatore è da immergere con obiettivi ad immersione?
Inoltre, usato con altri obiettivi è sempre necessario immergerlo oppure solo con obiettivi ad elevato NA?
Perchè io fino ad ora l'ho sempre utilizzato a "secco"...!!!!
Ciao Diatomea, grazie per l'intervento. Beato te che hai un condensatore aplanatico 1,40 della Lomo (eccellente)costa poco rispetto alle altre più blasonate case e funziona alla grande. Io purtroppo avendo un vecchio Leitz (straordinario stativo)ho enorme difficoltà nel riuscire a trovare un condensatore da poter adattare allo strumento.(ma non demordo...) Non hai bisogno di immergerlo con altri obiettivi ....solo con l'immersione 100X ad olio. Se non erro gli altri vanno a secco quindi non serve. Dico questo perchè secondo la teoria non hanno bisogno dell'olio per sviluppare la loro apertura.(anche il condensatore va immerso alla stessa tregua degli obiettivi ad imm. perchè funziona esattamente come loro, che per sviluppare in pieno l'apertura va immerso). Comunque fai subito la prova dell'immersione sia del condensatore sia dell'obiettivo (100X ) e vedrai che dovresti avere delle differenze sul potere risolutivo e quindi anche sull'ingrandimento che è comunque un'altra cosa rispetto al potere risolutivo......... Per quanto riguarda le tecniche di ripresa,io ho sempre utilizzato quella classica per la miologia non ho molto da dire a riguardo ma per quanto riguarda l'ottica (che ho studiato e provato sia nei microscopi sia nei telescopi)avrò qualche altro argomento da postare. Salutoni a tutti, Mariano.
Attenzione...esistono anche obiettivi da 60x con apertura da 1,40 e da 40x con apertura 1.0... ma anche da 20x con aperure di0,80 ad immersione in olio (vedi alcuni lomo)!!! anche in questi casi il condensatore deve essere immerso se si vuole la massima risoluzione da quell'obbiettivo!! complimenti a diatomea per il condensatore aplan LOMO..ancora uno dei migliori disponibili!!! saluti Art
Ciao Greenalga, nel caso da te evidenziato certamente, ma nel caso di Diatoma sono a secco... Io ho un obiettivo apo della Lomo 60 X ad immersione a olio che va benissimo ed è economico........ La Lomo è una marca trascurata dagli acquirenti ma vi garantisco che è eccellente.... Saluti, Mariano.
Molto interessanti queste discussioni per uno come me che ha un condensatore N.A. 1,25 e come 1 idiota è andato a caccia di obbiettivi planapo con N.A. 1,32! Domanda: dato un condensatore ad A.N. 1,25 si può fare qualcosa per portarlo ad N.A. 1,4 oppure lo si deve per forza sostituire?
Ciao Escocat, purtroppo no devi sostituirlo....anche io sto nelle tue stesse condizioni ma lo stativo che ho è di quelli he hanno il "palato fine" no Leitz no party...... Io ho fatto prove con altri strumenti e non con il mio.........Però puoi immergerlo in olio e con un 1,32 già avrai un miglioramento X Diatomea.... magari mi dai un aiuto su come procurarmi un condensatore per il mio Leitz...poi ti scrivo. Ciao, Mariano.
Ciao, questa discussione è molto interessante. Il mio condensatore Leitz ha la testina intercambiabile e si può sostituire con una di 1,40 di a.n. Credo anche il tuo Marianon che dovrebbe essere sempre della serie 600, come quello per il microscopio orthoplan.
Prima di tutto ringrazio Mariano per aver aperto queste discussioni.. per avere dato l'opportunità di porre domande che almeno io non avrei mai osato...
Il mio Olympus è 1,4, lo Zaiss riporta solo questi numeri 5 3116, mentre il Wild (è da poco che ce l'ho e non funzionabile, manca la tutta lanterna) non riesco a vedere il numero, dovrei smontarlo, ma nel verificare ho scoperto che ha una levetta laterale che per mette di muovere il condensatore fuori campo, può essere che sia per fare il campo scuro? (non vorrei di aver sparato un grossa castroneria, ma di microscopi non ci capisco un bel niente).
Vedo che piano piano si scoprono i segreti di questi microscopisti.
simo
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
... ma nel verificare ho scoperto che ha una levetta laterale che per mette di muovere il condensatore fuori campo, può essere che sia per fare il campo scuro?
Ciao Simo, il fatto di poter spostare sul piano orizzontale il condensatore (decentrarlo), dovrebbe servire per l'illuminazione obliqua, con la quale si potrebbe ottenere anche il campo oscuro, ma con obiettivo massimo da 10x...
Ciao Greenalga, nel caso da te evidenziato certamente, ma nel caso di Diatoma sono a secco... Io ho un obiettivo apo della Lomo 60 X ad immersione a olio che va benissimo ed è economico........ La Lomo è una marca trascurata dagli acquirenti ma vi garantisco che è eccellente.... Saluti, Mariano.
Ciao.. anche io ho un lomo 60x apo!! per chi si intende di alta risoluzione preciso che con questo obiettivo sono riuscito a separare in DOT le strie dell'Amphipleura pellucida che da filo da torcere ai 100x!! piccolo particolare : l'ho pagato 64€!! salutoni Art
Molto interessanti queste discussioni per uno come me che ha un condensatore N.A. 1,25 e come 1 idiota è andato a caccia di obbiettivi planapo con N.A. 1,32! Domanda: dato un condensatore ad A.N. 1,25 si può fare qualcosa per portarlo ad N.A. 1,4 oppure lo si deve per forza sostituire?
Perchè "idiota"??? vedrai che col tempo troverai anche il condensatore!! a proposito che microscopio hai? di che tipo è il portacondensatore? posta qualche foto così magari si vedrà di adattarne uno..magari come quello di " Diatomea" salut Arrt
Ciao Escocat, purtroppo no devi sostituirlo....anche io sto nelle tue stesse condizioni ma lo stativo che ho è di quelli he hanno il "palato fine" no Leitz no party...... Io ho fatto prove con altri strumenti e non con il mio.........Però puoi immergerlo in olio e con un 1,32 già avrai un miglioramento X Diatomea.... magari mi dai un aiuto su come procurarmi un condensatore per il mio Leitz...poi ti scrivo. Ciao, Mariano.
a volte su ebay si trovano le testine intercambiabili!! proprio qualche tempo fa ne vidi una in germania!! posta una foto del condensatore!! saluti Art