ATTENZIONE! Considerata la situazione in cui versa la grande maggioranza delle acque pubbliche italiane, il Forum di Natura Mediterraneo ricorda che l’immissione non autorizzata di qualsiasi specie di pesce in acque pubbliche è illegale in quanto può mettere a rischio gli equilibri ambientali e minacciare gravemente la biodiversità. Particolare pericolo è rappresentato dall'introduzione di qualunque specie alloctona. In linea di principio sono da preferirsi immagini di pesci nel loro ambiente naturale o collocati temporaneamente in un acquario fotografico. Le foto di pesci morti sono in generale permesse solo in caso di individui deceduti per cause naturali (es: morie dovute a crisi anossiche o ad essiccazione di bacini, predazione, ecc.). Foto di individui morti dopo essere stati pescati sono ammesse solo in presenza di un reale interesse scientifico della cattura e comunque possono essere pubblicate solo dopo consultazione dei moderatori della sezione. Le foto di individui pescati (fotografati su nasse, retini o in mano) sono ammesse quando si tratti di individui in buona salute e ritratti nei pressi dell’ambiente di cattura, dunque non è possibile (in assenza di interesse scientifico, sempre previo consenso dei moderatori) pubblicare foto di pesci vistosamente feriti (eccettuate naturalmente le normali ferite dovute all’amo), colpiti con il raffio, tenuti tra le mani asciutte o fotografati in ambienti evidentemente lontani dal luogo di cattura (parcheggi, abitazioni, cucine, etc.). Non è inoltre consentito pubblicare nella sezione fotografie di pesci trattenuti in maniera scorretta (ad. es. per gli occhi).
Fotografata anche questa oggi in alta Valtiberina. Tolta immediatamente dall'acqua in quanto un'altra trota enorme le si avventava addosso. Anche questa dalle mani di mio fratello (io non pesco più da qualche anno) che poi come di regola l'ha rilasciata. Immagine: 148,18 KB Immagine: 176,9 KB
Ciao!
Se la civiltà moderna continua a farci credere che abbiamo sempre nuovi bisogni, lo spazio che dobbiamo togliere alla natura non ci basterà mai!
Si, aveva delle macchie veramente particolari.. Poco dopo ne ha allamata un'altra che invece non aveva le macchie rosse così accentuate. Non so se sono subspecie differenti di Fario. Ciao!
Se la civiltà moderna continua a farci credere che abbiamo sempre nuovi bisogni, lo spazio che dobbiamo togliere alla natura non ci basterà mai!
Bellissima! La livrea della fario è molto variabile, senza scomodare differenze tassonomiche, si tratta di semplici variazioni individuali. Tra l'altro è alloctona in Tevere e relativo bacino che è in area macrostigna (che non ha macchie rosse).
purtroppo hai ragione...ma nella situazione in cui stiamo c'è di peggio di una trota quasi autoctona purtroppo è un problema quando vengono immesse in risorgive che non avrebbero mai raggiunto...con i soliti problemi per anfibi e insetti
.....qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra.......
Personalmente sono contrario a qualsiasi forma di manomissione ambientale.... Le mie sono solo foto per conoscenza etc.. Ciò non vuol dire che sia daccordo con le immissioni di trote e temoli al di fuori dei loro ambienti naturali..
Ciao!
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non intendevamo questo...io per lo meno dicevo che una torta in un fiume dove non dovrebbe stare è meglio di persici sole,gamberi,pesci gatto e siluri in un lghetto polato un tempo da rane,tritoni e al massimo qualche pescetto nostrano....
.....qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra.......
l'ha presa a mosca secca.... X Triturus Anche io ritengo che ci siano mali peggiori... Però visto che è stato inserito l'argomento ho precisato la mia opinione. Per quanto riguarda diversi generi di anfibi ci sono molti bacini artificiali (laghetti) nei dintorni del fiume. Casomai bisogna vedere se anche li ci sono pesci come carpe etc. Per quanto riguarda gli insetti è vero...di quelli che si schiudevano in superfice praticamente se ne salvavano pochi. Però penso che il danno maggiore lo faccia la diga in se stessa in quanto la regolamentazione delle acque va a nuocere sulle specie di insetti, ragni etc palustri. Molti di voi saranno sicuramente più esperti di me nel valutare questo tipo di impatti. Ciao Francesco.
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Più che la selezione naturale credo sia stato il pescicoltore a far emergere quella livrea, ho letto di queste trote sul sito PIPAM. Si chiamano (fario puccini)dal selezionatore. c'è un topic dal titolo: fario puccini del 23-07-2008, che le riguarda dategli un'occhiata se la cosa vi interessa.
Io ho visto sovente delle fario non introdotte (in torrenti di montagna piemontesi dove la pesca è pochissimo diffusa) e gli esemplari adulti o subadulti hanno quasi sempre macchie rosse. Non penso sia una questione di puccini o non puccini, ma solo variazione intraspecifica della trota fario. Tuttavia concordo che un pesce non dovrebbe essere introdotto in acque dove non è naturalmente presente, soprattutto se queste sono popolate da specie con cui entra in competizione e magari porta a rarefarsi (la nostra amata trota macrostigma).
Ma hai letto il topic su Pipam? Certo le trote fario hanno le macchie rosse (almeno molte razze) ma non nelle dimensioni e nel colore di quelle Puccini almeno quelle presenti in Italia...
Con questo voglio solo dire che i colori spettacolari di questo pesce non devono trarre in inganno si tratta di una selezione di pescicoltura.
Non essendo pesci selvatici sono dannosi se introdotti in zone dove vi sono ancora popolazioni di fario selvatiche mediterranee o peggio, come dici tu, macrostigma.
Selezione o no, non è il colore il problema; fossero pure totalmente grigie sarebbero dannose; con questi esemplari - ovviamente introdotti, perchè la fario, come ha già detto etrusko, è alloctona nel bacino del Tevere - il colore è bello sgargiante; ma gli esemplari piemontesi che ho visto hanno macchie di proporzioni spesso non inferiori; rispetto alle fario "puccini" di cui ho letto sul sito di cui hai indicato il link (e che mi lascia un po' perplesso per l'entusiasmo ingiustificato per questi pesci selezionati in allevamento) l'esemplare ha una livrea un po' più sobria, se si confrontano le fotografie. Ci sta che derivi da un incrocio in natura tra esemplari selezionati per le caratteristiche morfologiche ed esemplari introdotti un po' alla carlona. Tuttavia, ripeto, l'essere o non essere "puccini" non cambia la situazione; in ogni caso la fario è alloctona, e introduzioni di individui selezionati non hanno effetti differenti da introduzioni casuali.
Tengo a precisare, per quello che ho capito, l'ambiente non è in area macrostigma ma in area ciprinidi..... Quando è stato fatto la diga parte dell'acqua scorre sottoterra creando un ambiente più favorevole, per un tratto di qualche km, a salmonidi piuttosto che a ciprinidi. Per il resto sono daccordo che sarebbe stato meglio, Visto che la diga ormai c'era, tentare di reintrodurre i ciprinidi o, se salmonidi, la macrostigma.. Ciao!
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