Ho certamente trascurato gli amici di questo forum ma non certo dimenticato, mi scuso per l'assenza e vi propongo questa minuscola chiocciolina dulciacquicola, trovata in un abbeveratoio di Trapani, circa 4 mm (le foto sono scarse ma non ho fatto di meglio ) ciao Gigi Immagine: 190,38 KB
Vorrei focalizzare l'attenzione su un aspetto trascurato di questa discussione, quello che aveva sottolineato Juventino, ovvero che "questa lumaca, ... si trova dappertutto!!!" Se un episodio in se' non e' significativo, io posso dire di averla trovata anche in alcune fontanelle di acqua potabile, dove era apparentemente l'unica specie presente. Com'e' possibile che una specie d'acqua dolce sia in grado di disperdersi con tanta facilita'? Qual e' il suo segreto? Forse ha a che fare con questa sua capacita' una notizia che avevo gia' segnalato, un lavoro su Invertebrate Biology del 2002 in cui si conclude che P.acuta sarebbe conspecifica con le americane P.heterostropha e P.integra, come dire che la specie avrebbe attraversato l'oceano! La capacita' di dispersione dei molluschi continentali era gia' stata discussa da Darwin: ricordo vagamente ne L'Origine delle specie, una discussione in cui si riferiva che, spulciando con cura alcune anitre, vi erano stati trovati diversi invertebrati o loro uova. Piu' recentemente Gittenberger et al. hanno pubblicato una "brief communication" su Nature di cui riporto l'abstract, sperando di non violare troppi diritti d'autore:
Migrating birds may have transported the Balea land snail across vast distances to remote islands. Darwin was fascinated by the transportation of land snails across great swathes of open ocean by birds - he even immersed snails in sea water to see how long they would survive. Here we follow a molecular phylogenetic trail that reveals the incredible transequatorial dispersal of the land snail Balea from Europe to the Azores and the Tristan da Cunha islands, and back again. This long-distance dispersal is unexpected for what are proverbially considered the most pedestrian of creatures.
Anche qui sembra che abbiano sfruttato un passaggio da parte degli uccelli. A meno che le noste chiocciole non lo abbiano gia' inventato, il teletrasporto. Ciao,
fern
Modificato da - ang in data 17 ottobre 2008 21:54:11
Interessantissimo spunto fern...personalmente ho trovato questa specie in stagni completamente isolati e spesso asciutti per molti mesi l'anno, ed ovviamente lì devono esserci arrivate in qualche modo.
gli uccelli sono responsabili della diffusione di alcune specie d'acqua dolce, tra cui anche gli Ancylidae; la nota di gittenberger et al. è molto interessante sia perché riguarda molluschi terrestri, sia perché parte dalle distanze genetiche tra varie specie di Balea distanti migliaia di chilometri che sono presenti anche nelle più remote isole atlantiche. i risultati trovati possono essere spiegati con una specie ancestrale di Belea arrivata sulle azzorre dal continente europeo che poi ha colonizzato prima le tristan da cunha (atlantico centro meridionale) e poi madeira e nuovamente l'europa. tutto questo secondo gli autori può essere spiegato solo con il trasporto aviario
e ancora più strano sapere o capire come sono arrivate in laghi di montagna senza uccelli ... Perché in certe ce ne sono e accanto no... E le stesso per altri invertebrati... Ciao!!!
Ciao amici,credo che la diffusione di Physa acuta sia dovuta sopratutto alla sua facilità di riprodursi nelle vasche d'acquario e i cambi d'acqua a secondo dove viene gettata porta poi alla diffusione di questa specie. Credetemi che in vasca si riproducono così in fretta che una volta insidiate e quasi impossibile eliminarle se non proscigando le vasche per un pò di tempo. Ciao pierlu
ciao pierlu bello risentirti il problema di Physella acuta è che ha una distribuzione veramente globale e non penso che possa essere spiegata solo con l'apporto antropico
L'incredibile resistenza segnalata da Lepurisposu e' senza dubbio un fattore importante, anche senza contributo antropico. La presenza in America ed Europa sembra indipendente dall'uomo, come implicano i nomi delle chioccioline stesse: Physa acuta (Draparnaud 1805) Physa heterostropha (Say 1817) Physa integra (Haldeman 1841) Le date non sembrano lasciare dubbi. Mi era venuto in mente che forse non ha attraversato l'Atlantico, ma solo lo stretto di Bering, pero' cercando in rete non pare questo il caso dato che in Russia s.l. la sua presenza sarebbe recentissima. Piuttosto, la ricerca ha prodotto un altro dato interessante ( Tentacle, n.12 ) che ricopio: A few years ago I wondered whether the “orginal” circum-Mediterranean species Physella acuta, although now widely distributed over Europe, had to be considered in reality an American species (Mienis, 2001). I based this supposition on two facts: all close relatives of P.acuta are New World (American) species and fossil specimens of it have never been recorded from the Old World (Eurasia and Africa). In the meantime, Dillon et al. (2002), Taylor (2003) and Anderson (2003) have demonstrated independently that the “Mediterranean” Physa/Physella/Haitia acuta and the North-American Physella heterostropha (Say, 1817) are one and the same species. This means that Haitia acuta has to be considered a very old introduction into Europe from North America. Dove si aggiunge l'elemento di disturbo "Haitia": cambio di nome in vista? Spero di no visto che Draparnaud dovrebbe avere la precedenza.