Nel "Il libro dei fiori" Pizzetti & Cocker, 1976,2: 19 - è scritto che le foglie dei Liburni, o Maggiociondoli, sono velenose per le capre ed i cavalli, mentre non lo sono per i cervi. Conigli, lepri e pecore ne mangiano invece la corteccia. Potete confermarmi che i cervi si nutrono del velenoso maggiociondolo? Nella mia Valle Camonica il legno di queste piante è apprezzato per la durezza e come combustibile, ma i montanari ne conoscono la velenosità e nessuno si sognerebbe di farne mestoli da polenta (assume un sapore amaro disgustoso). Grazie. bruno
Modificato da - Flavior in Data 06 ottobre 2010 22:40:43
Bruno nemmeno io sono in grado di darTi una risposta. Cerco di ragionare insieme a Tutti Voi.
Alcune lumache riescono a mangiare la mortale Amanita phalloides senza subire danni. Così anche gli scoiattoli.
Noi utilizziamo l'aspirina come antidolorifico e se la diamo ad un gatto muore.
Se diamo il latte ad un riccio gli creiamo una gravissima gastroenterite.
Questi esempi mi portano a concludere che l'apparato digerente di ciascun animale (uomo compreso) è differente e riesce a metabolizzare sostanze diverse. Ciò che per noi uomini è tossico è commestibile per altri animali e viceversa.
Spiego il fatto così, può essere sbagliato .. ho provato
Ringrazio "brunetto" ed "Alessandro PD" delle loro risposte. Intendo approfondire l'argomento interpellando pastori ed esperti della Valle Camonica. Vi farò sapere. Statemi bene. bruno
Ho fatto alcune ricerche e l'unica pianta che può provocare intossicazioni anche mortali al cervo, è la Digitalis purpurea. E' stato scoperto in alcuni cervi allevati in Scozia. Poi ho scoperto ad esempio che alcune piante ritenute velenose per l'uomo (Taxus baccata, Viburnum opulus, Polygonatum multiflorum e Aconitum licoctonum) , posso essere consumate dal capriolo.
Alessandro "ELAFO" _______________________________________ .. e poi, una notte di settembre mi svegliai...