ATTENZIONE! Poiché la manipolazione dei rettili è potenzialmente dannosa e sempre causa di stress agli animali, soprattutto se operata da persone inesperte, invitiamo tutti gli utenti di questa sezione a non postare foto di esemplari 'maneggiati'. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
Ecco, proprio in questi giorni, riflettevo sul fattore melanismo, che per l'appunto si manifesta, come porta il tuo esempio, in esemplari dove il sole batte spesso, e che quindi, in teoria serve a poco visto che il melanismo stesso pone il vantaggio al serpente di termoregorsi rapidamente e di non disperdere calore.. mentre gioverebbe a quelli esemplari che hanno lo svantaggio di non frequentare un ambiente colpito dal sole tutto il giorno, e che quindi non possono termoregolarsi alla perfezione per portare il metabolismo ai livelli desiderati, ossia, del movimento, alimentazione e via dicendo...
Un altro esempio: Nel Sud Italia, e soprattutto in Sicilia, i Biacchi sono quasi sempre melanici, così come le Natrix natrix spesso presentano colorazioni scure, grigie o nere che siano.
Mi chedo, in una regione in cui il clima è così caldo.. Il melanismo non può essere uno svantaggio sotto molti aspetti?
Infatti la questione melanismo rimane abbastanza "misteriosa". Come dici giustamente in alta montagna o in zone poco soleggiate, ha il vantaggiodi scaldare velocemente il rettile, ma in zone belle calde (come la Sicilia) questa questione non ha un gran valore. Non so come i predatori, come ad esempio i rapaci vedano un serpente nero... Una teoria siceva che comunque un animale nero intimorisce di più di uno con altri colori. La perdita di mimetismo è forse allora compensata da uno raggiungimento della temperatura ideale, rendendo il serpente reattivo prima degli altri e da un effetto intimidatorio?
Infatti la questione melanismo rimane abbastanza "misteriosa". Come dici giustamente in alta montagna o in zone poco soleggiate, ha il vantaggiodi scaldare velocemente il rettile, ma in zone belle calde (come la Sicilia) questa questione non ha un gran valore. Non so come i predatori, come ad esempio i rapaci vedano un serpente nero... Una teoria siceva che comunque un animale nero intimorisce di più di uno con altri colori. La perdita di mimetismo è forse allora compensata da uno raggiungimento della temperatura ideale, rendendo il serpente reattivo prima degli altri e da un effetto intimidatorio?
Bè nel resto del mondo gli animali per indicare di essere velenosi e intimidire il predatore, usano colori sgargianti, se la fauna italiana fà il contrario non lo sò. Sono più propenso al fatto che riscaldandosi prima hanno una reazione più veloce all'attacco di un predatore.
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Piccolo test. Di che serpente si tratta?
Inserito il - 27 maggio 2009 : 14:00:30
