marco, guardando la foto del vallone di Selvaromana Ho ancora i brividi. Mi ci sono calato con mio figlio allora 15enne, e per la paura di non riuscire più a tirarlo fuori da quell'inferno, non ho potuto soffermarmi come volevo a contemplare la flora di quel luogo pauroso, senza vie di uscita, ma veramente straordinario per la sua unicità e bellezza. Posso solo dire di essermi letteralmente imbattuto in copiose fioriture di giglio martagone e di peonie officinali, per il resto sono solo felice di essere riuscito a riportare il ragazzo a casa sano e salvo. Penso che in quei "canyon" ci saranno sicuramente piante uniche che aspettano solo di essere osservate..... a te l'arduo conpito!....e a noi la gioia delle tue foto... ciaoantonio
Ciao Antonio, Sinceramente non mi sono mai avventurato nella Valle di Selvaromana, a sentire altri hanno parlato proprio di “bellezza infernale”, (non a caso una sua diramazione è chiamata Valle dell’Inferno !) A questo punto sono proprio curioso…..certo non ci andrò da solo Marco
Bella carrellata, come al solito d'altronde. Qualche approfondimento, magari banale: Potentilla rigoana, che io avrei determinato P. aurea... Draba aizoides, come la distingui da D. aspera? Ciao Franco
Approfondimenti tutt’altro che banali, trattandosi di un genere difficile, come Potentilla. L’aspetto di P.aurea dovrebbe essere più vicina a quella di P.crantzii, con i 5 segmenti fogliari . Tale pianta, per l’Abruzzo è stata segnalata in passato sul M.Velino e poi a Campo Imperatore, ma probabilmente per errore. Le foglie della pianta fotografata, come quelle delle piante vicine, hanno 7 segmenti fogliari (con qualche raro caso si 5). Per il resto sono piante quasi simili, a parte i peli distribuiti uniformemente sull’intera lamina fogliare (sia superiore che inferiore), mentre in P.aurea, dovrebbero essere presente per lo più ai margini e sui nervi. Il fatto di avere 7 segmenti, mi ha fatto inizialmente ipotizzare anche a P.heptaphylla (che però ha anche fg a 5 segmenti), ma non ho notato tubercoli sui quali dovrebbero inserirsi i peli e che la contraddistingue. Tale pianta è stata segnalata in passato per la Majella, ma la sua presenza non è confermata. Il dubbio maggiore sarebbe stato però con P.tabernaemontani (adesso P. neumanniana), la cui distribuzione è stata di molto ridimensionata, e molte sue segnalazioni attualmente vanno riferite appunto a P.rigoana (nel Centro-Sud). Questa pianta può avere sia 5 che 7 segmenti fogliari. In Abruzzo la sua presenza è stata accertata sul M.Velino. Infine, come dice il Pignatti, P.rigoana ha l’aspetto di P.australis, ma il portamento prostrato di P.tabernaemontani.
Veniamo a Draba aspera / Draba aizoides, altro atroce dilemma. In questo caso è stato facile perchè, non distante, vi erano esemplari gia in frutto. L’aspetto apparentemente più semplice per distinguere le due specie sarebbe quello di osservare lo scapo che porta i fiori, che è glabro in Draba aizoides e pubescente in Draba aspera. Anche se a volte si osservano piante con pochi peli sparsi. A volte ho osservato piante con scapi glabri, ma altri caratteri più vicini a D.aspera. Altri aspetti è la forma del frutto, più allargata alla base in D. aspera, più ellittica in D.aizoides Il numero dei fiori è maggiore in D.aizoides (5-20), minore in D.aspera (generalmente 4-5 fiori). E ancora la lunghezza dello stilo, fino a 6 mm in D.aspera, intorno ai 3 mm in D.aizoides. Resta il fatto che la loro distinzione non è tanto semplice (almeno per me).
Riguardo alle piante postate, qualche dubbio ho ancora su Alyssum montanum (che può confondersi con A.diffusum)
Mentre il Linum l’ho lasciato indeterminato nel suo gruppo( il dubbio è fra L.alpinum e L.austriacum subsp. tommasinii).
Scusa il ritardo… Per me lo potrebbe essere, anche se in questo caso non si riesce a vedere la pelosità sulla lamina fogliare. A questo punto però, servirebbe qualche lavoro specifico su questo gruppo di Potentille, che spieghi in modo più approfondito le loro differenze.
Due curiosità: questa è la potentilla che hai classificato come Potentilla aurea ? l’hai trovata nelle Marche o in Emilia Romagna ?
Ciao Marco, la lamina è glabra, al massimo con rari peli, e lucida, la località è il solito M. Catria (Marche), intorno ai 1000-1200 m. Grazie ancora Franco