Hyphodontia juniperi (Bourdot & Galzin) J. Erikss. & Hjortstam Il sistema ifale è monomitico e le ife generative hanno giunti a fibbia, sono ialine a parete da sottile fino ad abbastanza ingrossata.
Una delle corticiaeae sl. più frequenti qui è indubbiamente Cerocorticium molare (Chaillet ex Fr.) Jülich & Stalpers, questa volta trovato su ginestra di spagna. Questo non era facilmente riconoscibile perché è un carpoforo vecchio che ha perduto gli aculei quasi dappertutto e si presenta ad imenio pressoché liscio.
Per determinarlo era quindi d’obbligo la microscopia. Ho trovate e misurate le spore Granulose, largam. ellittiche, quasi sempre con apicolo laterale, a parete sottile e liscia, ialine
Numero campioni =5 Lunghezza Larghezza Q Min 9,000 5,670 1,470 Media 9,422 5,980 1,578 Max 10,240 6,150 1,690 Varianza 0,248 0,039 0,007
Ho accertato che il sistema ifale è monomitico e che le ife generative sono ialine e con giunti a fibbia
Resupinatus applicatus (Batsch) Gray. Quando l’ho trovato su legno di quercia, era completamente seccato. Poi a casa ho provato a farlo rinvenire inumidendolo. Dentro ai carpofori vecchi a volte ne sono nati di nuovi, minuscoli
Un altro carpoforo del genere Peniophora: Peniophora lycii (Pers.) Höhn. & Litsch. trovato su ginestra bruciata. Anche questo è un saprofita abbastanza frequente. Ne trovai tantissimi alcuni anni fa nella zona del parco dell’Etna, poco più a sud. E’ quasi sempre su latifoglia e cespugli.
Peniophora lycii (Pers.) Höhn. & Litsch. Ha una microscopia interessantissima. Ci sono parecchie strutture diverse, un vero omaggio alla microscopia! Frequentissime Dendrohyphydia gialle-ialine, ramificate e un po’ incrostate (in KOH)
Come dicevo ho ritrovato l’Antrodia sp. che non riusciamo ad identificare. Questo carpoforo è stato studiato anche da A. Bernicchia. L’ho trovato su tronchi e rami ancora in piedi o su grossi rami a terra di mandorlo, spesso sfiorato da incendi. Ho ricontrollato la microscopia ed ho accertato che è un’unica specie in tutta l’area. Si presenta in modo multiforme dipendentemente dall’età, dall'inclinazione e dalle asperità del substrato. E’ sicuramente agente di carie bruna cubica. Sono riuscito a ricostruire i suoi vari aspetti: Su substrato che si verticalizza può assumere una forma leggermente pileata
Antrodia sp. I pori assumono un aspetto ulteriormente irregolare se il substrato è obliquo (in questa foto è inoltre evidente che questa entità è agente di carie bruna cubica)