ATTENZIONE! Questo disclaimer è stato aggiornato 1) Ciascuna discussione tratti una sola specie (avviate una discussione separata per ogni specie che volete trattare). 2) Per richiedere la determinazione è molto importante fotografare (da vicino!) il maggior numero possibile di dettagli, ritraendo da diverse angolazioni fiori (corolla, calice, capolini), foglie, steli, base, ecc… Fate anche una foto complessiva della pianta. Scattare una "bella foto", magari del solo fiore, è inutile per l'identificazione: evitatelo. 3) Inserite i dati geografici (provincia, comune, altimetria), la data e l'ambiente di ritrovamento; per piante molto rare evitate una localizzazione troppo precisa (o tali dati verranno nascosti). 4) Le piante si devono trovare in ambiente naturale; le discussioni su quelle coltivate (in giardini, aiuole, vasi), o contenenti piante recise, o sradicate, verranno rimosse. 5) Per le piante alloctone non naturalizzate, ma coltivate o ritratte in Paesi non dell'area mediterranea si usi la sezione "Piante nel mondo", o le discussioni verranno spostate in essa o rimosse. 6) Per ragioni legali, non è possibile discutere della commestibilità delle piante.
Ciao! ci sono gli elementi per identificare questo albero (quello in primo piano davanti alla quercia) che stava su un crinale delle colline sopra a Taormina:
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Modificato da - giip in Data 12 novembre 2011 13:30:52
Grazie a tutti e grazie a Caterina che ha risposto per me! Questo albero (morto) ospita una Polyporacea piuttosto rara: Perenniporia ochroleuca. Sembra che sia stata trovata in Italia solo su questi alberi: Quercus ilex, Arbutus unedo, Myrtus communis, Phillyrea angustifolia, Juniperus phoenicea, Pistacia lentiscus, Eucaliptus. Potrebbe essere uno di questi?
Le specie che hai menzionato, Marco, sono tutte tipiche della macchia mediterranea (tranne, ovviamente, l'eucalipto): leccio, corbezzolo, mirto, fillirea, ginepro fenicio e lentisco. Ma non credo proprio sia uno di questi, credo (come ti avevo detto) che sia un albero da frutto, come dice anche GioFon. Pero sarebbe molto probabile.
A me il pero non mi convince.. mi pare abbia la corteccia un pò diversa.. se potessi mettere le foto per un confronto: sono foto prese da internet, posso metterle con il link?
Non so di che albero si tratta però non è sicuramente un corbezzolo, infatti l'albero della foto è completamente privo di foglie e il corbezzolo è sempreverde.
Grazie Flavia, però si tratta di un'albero morto per cause sconosciute, e non per il poliporo che lo ha invaso da saprofita. Per essere stato invaso in quel modo massiccio suppongo che debba essere passato un po' di tempo dalla sua morte. Questo dovrebbe essere il motivo per cui non ha le foglie..
Grazie a tutti e grazie a Caterina che ha risposto per me! Questo albero (morto) ospita una Polyporacea piuttosto rara: Perenniporia ochroleuca. Sembra che sia stata trovata in Italia solo su questi alberi: Quercus ilex, Arbutus unedo, Myrtus communis, Phillyrea angustifolia, Juniperus phoenicea, Pistacia lentiscus, Eucaliptus. Potrebbe essere uno di questi?
Secondo me puoi escludere quasi con certezza tutte le piante che citi. Anche se la corteccia potrebbe ricordare olmo e robinia, non mi pare compatibile con queste specie l'aspetto e la struttura dei rami. Voto anch'io per pero, che mi pare l'unica ipotesi verosimile. Se hai un campione del legno un buon falegname te lo può riconoscere immediatamente!
Ciao amici, certo che ormai è un'albero tipico della macchia mediterranea, anche se importato se ben ricordo dai saraceni. Chi ha detto che potrebbe trattarsi di un pero .....c'è andato vicino, perchè è molto simile ad alcune varietà di pero, più propriamente sembrerebbe un perastro senza spine; anche i frutti hanno la forma di piccole pere raccolte a grappolo, molto aspri se acerbi , maturano dopo la raccolta e diventano marroni, granulosi per la presenza dei semi , ma molto saporiti. Un tempo veniva coltivato appunto per i frutti che si potevano conservare per l'inverno da freschi o dopo essiccazione........se ancora non ci siete arrivati si tratta di : un sorbo. Nelle aree boschive si può rinvenire anche il sorbo dell'uccellatore, comune nei parchi cittadini e nei giardini per le stettacolari fruttificazioni rosse, riunite a grappoli, che sfoggia durante la stagione invernale. L'ho visto perfino sulle Alpi, sul versante occidentale del Monte Orso Bruno, nel gruppo della Presanella a Quasi 2000 metri di altitudine.
Orlando, escluderei un sorbo, dato che l'albero sembra essere stato piantato li' e poi qualche volta pure potato, e qui i sorbi (ahimè) non li pianta nessuno. Corbezzolo non è, perchè il corbezzolo cresce di solito come arbusto, almeno che non venga potato, ma di nuovo nessuno lo pianta qui (tranne io che ne ho appena piantato uno in giardino).
Vedrò di riuscire a trovare il contadino a cui appartiene la campagna, però pero è sempre la ipotesi piu' valida a io avviso. E sì, Marco, se la specie di funghi attacca i peri, sarebbe interessante aggiungerlo alla lista...
Mi stavo proprio domandando qual'è la differenza tra un sorbo ed un pero "coltivato" se si vuole distinguere le due specie dai rametti spinosi.
La posizione e lo sviluppo dei "succhioni" (i rami che partono in verticale) e l'aspetto generale continuano a ricordarmi un pero.
Spero che Caterina ci terrà informati sulla sua indagine !
Una domanda curiosa ai micologi da parte di un inesperto. Ma se il fungo è saprofita ed attacca già un ampio spettro di piante, che importanza ha una "essenza" in più?