Questo è il settimo anno che una coppia di sparviere nidifica nel giardno di casa mia; in questi giorni hanno ripreso possesso di ciò che restava del loro nido di due anni fa. Continua la lotta tra cornacche, gazze e ghiandaie e chi ci rimette sono tutti gli uccellini di piccola taglia. Il mio giardino non è molto grande e non si trova in mezzo al bosco bensì alla prima perifeia di Bologna, vicino alla ferrovia e al traffico. Ma lo sparviere non nidifica di solito in posti più tranquilli?
in effetti è più comune nei complessi forestali di una certa estensione, oppure si accontenta di boschi più modesti anche urbani e soprattutto suburbani. il tuo caso è davvero interessante e mi sembra proprio confinare col limite della sua valenza ecologica.
Wow! E io che nel mio giardino vedo solo passeriformi..
Beatoooooooo!!!!!
Ciao e benvenuto! Laura
Link "per viverli nella loro totale indifferenza. Oltre c'è il disturbo. E il disturbo significherebbe una cocente imperdonabile sconfitta" [D.Ruiu "I miei rapaci"]
A Modena ha nidificato nel parco del policlinico in un'altro boschetto nei pressi della zona Madonnina nel Parco la Piantata ecc. Due individui sono morti schiantandosi nelle bariere fonoasserbenti nei pressi di un centro commerciale (uno aveva negli artigli ancora la penna di un merlo - merlo molto fortunato) Ciao
se il posto è abbastanza tranquillo puo darsi che si sistemino anche lì inoltre adesso si tovano molte prede anche in citta, come storni merli e passerotti, sei proprio fortunato
ciao TALAMO, per rispondere alla tua curiosità, posso dirti che i primi tre anni e dopo l'involo dei pulli, sparivano anche i genitori. I primi giorni di gennaio tornava i maschio e dopo un mese potevo notare anche la femmina. Dal quarto anno in poi sono stanziali. Li ho notati sempre durante la costruzione del nido (i primi due anni su un vecchio cipresso, il terzo anno su una pioppa argentata, il quarto anno su un'altra pioppa argentata, il quinto anno su un altro cipresso, il sesto anno su un pino marittimo e quest'anno sullo stesso cipresso di due anni addietro). Faccio notare che la posizione dei vari nidi dista pochi metri una dall'altra e sono quasi sempre all'altezza di un secondo piano abitativo. In questi giorni li noto al mattino presto che raccolgono i rametti da terra intercalandoli con quelli che spezzano direttamente dai rami degl alberi. Durante il resto della giornata si limitano a stare fermi nei paraggi oppure si alzano in volo a mo' di minacia verso le cornacche, gazze e ghiandaie troppo curiose. un caro saluto alla mia terra d'origine Edmondo
Modificato da - Edmondo in data 28 febbraio 2008 22:17:02
nascono intorno alla metà di giugno, dopo circa 15 giorni iniziano a muoversi tra i rami intorno al nido, il primo volo lo effettuano dopo circa 35 giorni dalla nascita e si allontanano definitivamente non prima di 45 giorni dalla nascita. è scioccante ascoltare i lamenti delle prede vive che gli portano i genitori in modo che imparino ad uccidere. al momento, la costruzione del nido è intorno al 35-40%; è facile vederli in volo mentre volteggiano alti, in zona. stamattina il maschio ha regalato alla femmina un verdone già morto, che lei ha spennato e mangiato a pochi mt dal nido. Edmondo
cova solo la femmina e quando nascono i piccoli e il maschio porta le prede al nido, deve essere molto svelto a "mollarle" perchè la femmina è molto aggressiva e lo assale. La femmina è capace di abbandonare momentaneamente il nido, sia che abbia le uova o i piccoli, per arrivarti in testa con un volo molto radente; figurati che l'anno scorso una volta mi è arrivata addirittura sulla testa, picchiandomi contemporaneamente con le due ali; mi sono preso paura per davvero. Edmondo
Messaggio originario di Edmondo: figurati che l'anno scorso una volta mi è arrivata addirittura sulla testa, picchiandomi contemporaneamente con le due ali; mi sono preso paura per davvero.
Pauroso! A che distanza eri dal nido?
Ciao, Laura
Link "per viverli nella loro totale indifferenza. Oltre c'è il disturbo. E il disturbo significherebbe una cocente imperdonabile sconfitta" [D.Ruiu "I miei rapaci"]
Modificato da - Gyps in data 01 marzo 2008 22:11:22
ero distante una decina di mt; il bello è notare che dopo "l'assalto" si posa su un ramo poco distante, in vista, che ti guarda fissoe sei tu ad andartene per primo.
La femmina dominante in zona nido è una situazione abbastanza comune nei rapaci. Nel Lanario, per esempio, la femmina cede il posto, nella cova, raramente al maschio.
Tuttavia è lei sola che si occupa di imbeccare di imbeccare i pulli.
Manfredonia Ventura Talamo
Modificato da - ventura in data 01 marzo 2008 22:29:19
con il ritorno del bel tempo, riprendono i lavori; ecco cosa ho visto stamattina verso le h 8,00 come potete notare c'è la femmina che continua nella costruzione del nido
mi scuso per la qualità della foto, ma se sono fortunato ad avere il tutto a pochi mt dalla finestra, sono sfortunato con il sole che mi è quasi di fronte
Tanto per dimostrare che uno Sparviere adulto di diversi anni fa una bella iride arancio...
Lo sparviere, in particolare nel bolognese, si sta adattando a situazioni periferiche cittadine. Dei passeri ne mangerà pochi, dato che è registrabile un crollo della popolazione e di certo non a causa dei rapaci. Un mezzo mistero analogo forse a quello nord europeo.
Io sono del parere che se esistono i rapaci, esistono le prede. E' vero che la loro presenza causa una pressione sui passeriformi e il loro numero temporaneamente diminuisce. Ma poi quelli che sopravvivono e imparano a temerlo gli rendono la vita un pò più dura e si riprendono numericamente. Sono dinamiche che in natura esistono, anche se in parte l'uomo le altera a vari livelli.
Quest'inverno uno sparviere (probabile) è stazionato nei pressi di casa mia qualche giorno e si è pappato i merli maschi. La femmina è rimasta sola, ma da un mese si è maritata con un merlo giovanotto che non si era mai visto prima.
C'est la vie...
Fabribor. Gli uccellini nel vento non si fanno mai male, hanno ali più grandi di me... [F.De Gregori]