Salve a tutti, ho comprato al mercato del pesce un tambarello (Auxis thazard), è come un piccolo tonno. Mentre lo stavo pulendo ho notato dei nematodi (vivi) sia nel fegato che nella carne. La mia domanda è questa: se lo consumo previa cottura potrei avere problemi?
La cosa mi interessa molto, perché ho trovato parecchie volte dei vermi che, se ho capito bene, sono gli stessi di cui parliamo, I miei erano di colore rosso vivo, oppure arancione, lunghi alcuni centimetri, sottili e con un'infinità di pseudopodi (non so se sia corretto chiamarli così). Ho cercato su internet ed ho chiarito che non sono Anisakis, e mi sono rassicurato.
Li ho trovati sotto la pelle di una murena, raccolti a palla in una specie di cisti che sembrava un ematoma e, una volta, dentro la testa di una ricciola, dietro l'occhio (della ricciola fresca, non butto niente). In particolare, li trovo sempre dentro i sacchi ovarici delle femmine di pesce serra (Pomatomus saltator o saltatrix): sembrano vasi sanguigni, e invece risultano vermi; così, niente bottarga!
Di solito, io butto il verme e l'organo dove si trova, e mangio il resto del pesce, cuocendolo, perché sembra che bastino 70 gradi, mentre la salatura non dà garanzie. Oppure, congelo la parte sana se la voglio mangiare cruda, come nel caso della ricciola.
Il problema è se, oltre ai vermi adulti, ci possono essere vermi di dimensioni invisibili, e se sono pericolosi.
Sapete dirmi che vermi sono? Hanno una vita in due fasi, nel corpo di due ospiti diversi?
Non ho capito l'ultimo messaggio/faccina. E' un "bo!", oppure un "e a noi che ..." o qualcos'altro?
Io l'ho interpretato come uno scherzoso "sono morto dallo schifo", il che non sarà molto naturalistico ma gastronomicamente giustificato! Regaleco correggimi se sbaglio.
Tornando ai tuoi "vermi rossi" questa cosa degli pseudopodi mi suona strana, nel senso che escluderebbero i nematodi, ma allora cosa sono?
Potrebbero essere anellidi? Allora, sarebbero innocui, a parte lo schifo. Resta il fatto che ci siano anellidi parassiti, o almeno "ospiti" di pesci. Non ne sapevo niente. Nel caso degli ovari di Pomatomus, la pellicola esterna era dilatata e c'era un'intercapedine di liquido trasparente intorno alla massa delle uova; i vermi si muovevano liberi in questa intercapedine.
Se l'argomento è troppo disgustoso, mi fermo qui; veramente, pensavo che in un sito di vermi fossimo tutti a prova di schifo, ma capisco che, se si parla di mangiarli, può cambiare qualcosa.
A proposito, avevo posto il quesito anche in un forum di pesca sportiva e nessuno mi ha saputo dare dei chiarimenti.
Potrebbero essere anellidi? Allora, sarebbero innocui, a parte lo schifo. Resta il fatto che ci siano anellidi parassiti, o almeno "ospiti" di pesci. Non ne sapevo niente. Nel caso degli ovari di Pomatomus, la pellicola esterna era dilatata e c'era un'intercapedine di liquido trasparente intorno alla massa delle uova; i vermi si muovevano liberi in questa intercapedine.
Nei miei trascorsi di acquariofilo non ho mai sentito parlare di nulla del genere. Che siano Anellidi mi sembrerebbe molto strano, dai miei ricordi scolastici ci si dovrebbe fermare a Nematodi, Platelminti o, al massimo, Acantocefali. Un Nematode rossastro (red-brown) che vive in gruppi, ma, sembrerebbe, solo nell'intestino è segnalato per i pesci e noto col nome di Camallanus (sempre fra gli acquariofili, ma non dovrebbe avere pseudopodi). Credo proprio sarebbe necessario un contributo molto più qualificato del mio.
Messaggio originario di elleelle:
Se l'argomento è troppo disgustoso, mi fermo qui; veramente, pensavo che in un sito di vermi fossimo tutti a prova di schifo, ma capisco che, se si parla di mangiarli, può cambiare qualcosa.
Questo bisognerebbe chiederlo ai moderatori, personalmente non mi impressiona e poi non ci hai chiesto di ... assaggiare questi vermi !
Ho fatto una ricerca e con molta probabilità si tratta di Anisakis, come diceva Elleelle, che però sono Nematodi e quindi senza pseudopodi. Hanno come ospite secondario i mammiferi marini (Cetacei e Pinnipedi)e credo che il loro ciclo somigli un po a quella della Tenia.
Se consumato previa cottura il pesce non dovrebbe dare problemi, ma anche se viene congelato per 24 ore. Io l'ho congelato, ma non per mangiarlo io, lo do un po per volta alla mia Trachemys che si è appena svegliata dal letargo
Per quanto riguarda lo schifo, io ne sono abbstanza immune, basti pensare che il professore mi fece mangiare una larva cicciuta di Camola del miele (Galleria melonella)... non era affatto male
Non ho capito l'ultimo messaggio/faccina. E' un "bo!", oppure un "e a noi che ..." o qualcos'altro?
Io l'ho interpretato come uno scherzoso "sono morto dallo schifo", il che non sarà molto naturalistico ma gastronomicamente giustificato! Regaleco correggimi se sbaglio.
Tornando ai tuoi "vermi rossi" questa cosa degli pseudopodi mi suona strana, nel senso che escluderebbero i nematodi, ma allora cosa sono?
A proposito di questa vecchia discussione (e di gente "morta dallo schifo"), vorrei postare delle foto che ho fatto a degli ovari di Pomatomus saltatrix, per mettere sul "piatto" (tanto per metterci un carico da 90 sul fronte dello schifo!) qualcosa di concreto. Forse sono gli stessi vermi dei tonnetti.
Nella prima foto si vedono gli ovari integri; la fascia rosso scuro che si vede in trasparenza e che potrebbe sembrare una concentrazione di vasi sanguigni, indica invece l'ammasso dei vermi tra la membrana e le uova.
Immagine: 140,51 KB
Modificato da - elleelle in data 01 ottobre 2008 23:26:49
Infine, ho provato a fotografarli in acqua, per evidenziare meglio la postura dei vermi (che sono vivi).
Da notare che il pesce era in ottime condizioni fisiche ed appena pescato, e anche le uova sembravano maturate nel migliore dei modi. la mia idea è che questi vermi non sono parassiti aggressivi, ma semplici "ospiti" che si nutrono del liquido amniotico o qualcosa del genere, senza arrecare un danno grave al pesce. Probabilmente, se un uomo li ingerisce, non succede niente - niente a che vedere con l'Anisakis. Ma queste sono solo le mie congetture.
Chiedo aiuto agli esperti.
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Modificato da - elleelle in data 01 ottobre 2008 23:27:50
Provo a fare delle ipotesi: non sembrano Nematomorfa, e direi nemmeno Nematoda, perché mi paiono segmentati; forse Cestoda, proprio per la presenza di segmenti, e per la conformazione della parte anteriore. O forse Acanthocephala.
Tautò tèni zon kài tethnekós kai egregoròs kai kathèudon kai nèon kai gheraiòn tade gàr metapésonta ekéina ésti kakèina pàlin táuta.
Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
Effettivamente ingrandendo l'immagine sembrano piatti, quindi l'ipotesi Cestodi sembra buona. Però per le mie conoscenze più che ipotesi non posso fare.
Ciao Roberto
PS:
Messaggio originario di elleelle: Probabilmente, se un uomo li ingerisce, non succede niente - niente a che vedere con l'Anisakis.
Grazie delle risposte, anche se vedo che mi hanno risposto dei volenterosi tuttologi, non dei "vermologi". Non ne abbiamo? Mi lascia un po' perplesso che nessuno abbia studiato questi vermi, che sono comunissimi in certe specie di pesci (le femmine di Pomatomus ce li hanno praticamente sempre). Li ho trovati davanti a Fiumicino (Pomatomus), a Civitavecchia (Murena, Pomatomus), in Sardegna (Seriola).
Ho provato a contattare il servizio dell'ASL, ma non ho trovato nessuno che si occupasse di vermi.
Se mi capitano di nuovo, li potrei preparare per osservarli al microscopio? come dovrei fare?
Nel frattempo, ho rispolverato il microscopio di quando ero ragazzino (oculare di 4 mm) e ho fatto una foto con la tascabile. Comunque qualcosa si vede: i vermi sono lisci, apparentemente cilindrici, senza anelli e senza pseudopodi o ciglia. N.B.: la foto della "testa è ingrandita rispetto all'altra.
Molto in breve, dovresti fissarli, includerli in paraffina, farne delle fette seriali con un microtomo ed utilizzare una colorazione di contrasto*. Se non disponi di tutto ciò bisognerebbe riflettere per trovare una soluzione casereccia; intanto mi viene in mente che forse utilizzando dell'inchiostro di china potresti ottimizzare il contrasto. Poi io fotograferei anche l'altra estremità del verme. Forse anche l'acqua distillata potrebbe aiutare, dilatando per osmosi il corpo dell'animale.
*Sconsiglio vivamente di provare a seguire a casa protocolli del genere, se non si dispone di adeguati sistemi di sicurezza. Alcune delle sostanze che tali protocolli spesso suggeriscono di utilizzare (come la paraformaldeide) sono pericolose per la salute umana.
Tautò tèni zon kài tethnekós kai egregoròs kai kathèudon kai nèon kai gheraiòn tade gàr metapésonta ekéina ésti kakèina pàlin táuta.
Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
Come dici giustamente, non è il caso di cimentarsi in queste imprese in casa. Se è in linea qualcuno che conosce già questi vermi, li riconoscerà comunque; se non c'è, pazienza. Escluderei comunque che si tratti di una specie sconosciuta che meriti di essere studiata scientificamente; sicuramente, da qualche parte ci sono tutti gli studi del caso; il problema è che non sappiamo dove.
salve a tutti, questo è il mio primo messaggio. è un piacere essere entrato nel forum e mi complimento con tutti gli appassionati che gli dedicano tempo e risorse. mi scuso ma non ho trovato una sezione dedicata alle presentazioni! i vermi in questione sono Nematoda della famiglia Philometridae, il cui genere più diffuso è Philometra. generalmente parassitano gli ovari dei pesci ma si possono trovare anche negli esemplari maschi o nel resto della cavità viscerale. Sono relativamente diffusi in diverse specie ma non raggiungono quasi mai una prevalenza e una densità così impressionanti come nel pesce serra. è interessante notare come la maggior parte delle segnalazioni provengano dalla costa tosco-laziale mentre i serra sardi sono quasi tutti più "puliti" da questo punto di vista.