Grazie Ermanno, a dire il vero il numero di coste mi sembra più vicino a septangularis, se mi dici qual'è la differenza tra le due protoconche ci togliamo il dubbio...
tranne quella a destra che proviene dal litorale laziale e che a suo tempo avevo identificato con la septangularis, le altre sono giovani di malta, -30m viste così, tranne per l'esemplare in alto a sinistra, le protoconche somigliano molto a quella dell'esemplare di theco; come coste siamo a 7 per tutte tranne uno che ne ha 8...
ciao
ang
C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick)
Nella serie di lavori di revisione (Tutt'ora in corso) dei Conoidea fossili, del Plio-Pleistocene dell'Emilia-Romagna e della Toscana, Scarponi e Della Bella hanno focalizzato le principali differenze tra queste due specie. Riporto quanto da loro scritto:
"La protoconca papillosa in H.secalina e la protoconca costituita da 2,5 giri in H septagularis, costituiscono caratteri sufficenti per un'oggettiva distinzione a livello specifico. Qsserviamo inolntre che in H.secalina le coste sono costantemente meno prominenti e più numerose (9-11 contro 7-8 in H.septangularis)."
H.septangularis Immagine: 97,92 KB
H.secalina Immagine: 115,74 KB
Consiglio vivamente chi interessato a questa famiglia, di procurarsi questi lavori, molto utili per una migliore conoscenza delle specie tutt'ora viventi nei nostri mari. ( preciso che Mangelia e Raphitoma non sono ancora stati pubblicati)
Così ad una prima vista , sembra che nella foto di Ang, ci siano tutte e due ... ma ce lo dirà Lui.
aggiornamento riguardando le protoconche con l'ausilio delle immagini (addirittura SEM, non chiedevamo tanto!) che ci ha inviato ermanno devo dire che in quelle che avevo mandato ci sono entrambe, però forse sono tre... ho rifatto la foto considerando solo un esemplare per ogni forma
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in alto c'è l'esemplare delle coste laziali e corrisponde bene alla septangularis; quella in basso, maltese, corrisponde alla secalina; quella in mezzo, sempre maltese, è intermedia cioè ha la protoconca della secalina ma più grossa e non so se può rientrare nella variabilità di quest'ultima: terza specie?
ciao
ang
C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick)
Ho notato, in alcuni casi, una certa variabilità nelle dimensioni delle protonche in esemplari di una stessa località (gen. Mangelia)... per cui potrebbe trattarsi di un caso simile. Bisogna ricordare, che nel catalogo Chiarelli sono riportate altre tre specie dello stesso genere , tra cui.... mi viene in mente al momento, la flexicosta del Monterosato; per cui al momento tienila come cfr secalina , ma poterbbe trattarsi di altro.
ultimo aggiornamento le uniche informazioni sulle altre due Haedropleura le ho trovate sul BDD, di cui vi riporto le poche righe di descrizione differenziale con la septangularis liberamente tradotte Var. ex forma 1, secalina Phil. (...) più piccola ma più slanciata del tipo, con coste più prominenti, apertura proporzionalmente più piccola e la varice labiale meno sviluppata (...) Var ex forma 3, minor-flexicosta Monts. Più piccola del tipo, con coste longitudinali flessuose
quindi unica differenza con la descrizione di Scarponi e Della Bella sono le coste della secalina che non si sa se sono più o meno prominenti comunque riguardandole le maltesi si possono distinguere nettamente in due gruppi sulla base della protoconca e delle coste: 1) protoconca aguzza e coste prominenti, 2) protoconca tozza e coste obsolete
ringrazio ermanno per la sapienza e la disponibilità e chiedo scusa a theco se gli ho invaso il post ma l'argomento mi sembrava interessante dato che di queste due specie non avevo mai trovato nessun riferimento
ciao
ang
C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick)
Mah, la mia ha 1,5 giri di protoconca, interamente lisci e 7-8 coste sul giro. Il prmo giro di protocona è molto più piccolo e schiacciato del secondo, un po' come si vede nella foto 92.
Tutti a casa a rivedersi le Haedropleura. Fino a questa discussione pensavo che la secalina fosse solamente uno dei tanti fantasmi del mediterraneo. Ermanno sei grande, lasciatelo dire!!!! stefano
Ti ringrazio Stefano , ma se anche il Priolo , che di certo Splitter non era , scriveva che la secalina è molto più comune della septangularis , nella acque siciliane , qualcosa di vero ci doveva essere. Ma dobbiamo al lavoro di Scarponi e Dalla Bella la definizione delle differenze più macroscopiche. Io sinceramente aspetto con trepidazione i loro prossimi volumi, dove verranno trattate le Mangelie e Raphitoma e di sicuro, risolveranno parecchi dei nostri problemi .... guarda !... solo osservando te tavole di alcuni lavori su faune plioceniche, ho notato più di qualche specie molto simile, se non identica a qualche nostro rompicapo del mediterraneo orientale
Chiedo conferma della determinazione della conchiglia illustrata qui sotto. Io l'avrei determinata come Haedropleura secalina, cosa ne pensate? Quasi dimenticavo, arriva dalla Tunisia da circa -20 m.
Ciao Peter, ne possiedo anch'io alcuni esemplari come il tuo ... e provenienti dalla zona si Sfax ... li ho determinati come secalina basandomi sulla protoconca , ora , visto che l'area corrisponde a quella tipica di flexicosta dovrei fare un approfondimento