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Chalybion
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Città: Bagnacavallo
Prov.: Ravenna

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Inserito il - 20 gennaio 2023 : 14:38:17 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Salve a tutti,
talora, anzi spesso, nelle identificazioni si fa riferimento a termini morfologici in uso corrente agli addetti ai lavori ma ovviamente non a tutti gli appassionati di foto in ambiente nei vari campi; a questi e a chi vuole districarsi un poco in tali termini entomologici, appronto un elenco alfabetico dei principali, che hanno il precipuo scopo di evitare l'uso di più parole per indicare una parte morfologica degli insetti. L'elenco è necessariamente incompleto e non comprende anche i termini anatomici che si riferiscono alle parti interne di un insetto, e solo alcuni relativi agli apparati copulatori (di solito invisibili nelle foto) od anche ai dettagli più microscopici e la cui terminologia varia in relazione agli ordini di insetti. Ho successivamente aggiunto anche i più frequenti termini lessicali usati nelle identificazioni.

I moderatori di sezione potranno a piacere aggiungere termini (o modificare eventuali imprecisioni) senza avviso allo scrivente; chi non può farlo può suggerire l'aggiunta di opportuni termini non inclusi o segnalare note.

Alcune specifiche preliminari sono opportune:

COLLEMBOLA, PROTURA e DIPLURA, un tempo considerati Insetti Apterigota (ossia primitivamente privi di ali) sono Esapodi (HEXAPODA) ma da tempo non più inclusi nella classe degli Insetti veri e propri (INSECTA), che comprendono una trentina di Ordini; dei "vecchi" Apterigota sono tuttora considerati INSECTA solo gli Zygentoma ed i Microcoryphia, in precedenza riuniti nell'artificioso ordine Thysanura ma in effetti profondamente differenti fra loro;

Ogni "insetto", almeno in uno degli stadi vitali, presenta caratteristiche uniche tra i viventi: una sola di queste basta a dire che l'essere che vediamo è un "insetto", ovvero:
- se ha il corpo (soma) diviso in tre parti (tagmi) distinti, e cioè capo, torace e addome; nessun altro tra gli invertebrati (e non solo questi) è così formato e per molte delle parti degli altri invertebrati si utilizzano in genere altri termini;
- se ha sei zampe;
- se vola in modo attivo e controllato e non è un uccello o un pipistrello.

Inoltre:

- il capo porta appendici (tra le quali le appendici boccali e le antenne) gli occhi composti e gli ocelli (se presenti);

- in particolare, il torace è distinto in tre parti e si utilizzano i prefissi pro- (parte anteriore), meso- (parte mediana) e meta- (parte posteriore), prefissi in uso anche per le zampe o parti di esse;

- il torace porta le tre paia di zampe (un paio per segmento) e negli Pterygota (insetti alati) le ali, un paio nel secondo e un paio nel terzo segmento; a seconda degli ordini, le ali membranose possono avere differenti aspetti o presentarsi altamente modificate; nei coleotteri le anteriori sono trasformate e molto chitinizzate e chiamate elitre che a riposo proteggono ali posteriori e l'addome; nei ditteri le ali posteriori sono trasformate in organi stabilizzatori detti bilancieri, mentre negli strepsitteri maschi le anteriori sono ridotte a rudimenti in forma di bacchette; talora possono essere fortemente ridotte o assenti, non di rado con dimorfismo sessuale (in questo caso sono di solito le femmine, più di rado i maschi, a presentare ali più o meno ridotte, fino alla loro totale scomparsa);

- per i tarsi, si usa anche numerare i tarsomeri con i numeri 1-4 a partire da quello articolato nella tibia; nei tarsi pentameri, per il quinto tarsomero è di solito usato il termine onichio, che indica comunque sempre quello portante le unghie; la cosiddetta formula tarsale, riferita al numero di tarsomeri di pro-, meso- e metatarso, si indica con tre numeri, da 1 a 5, ed è un parametro utilizzato, con altri, per distinguere le famiglie, in particolare dei coleotteri ma non solo; ad esempio i coleotteri tenebrionidi hanno formula tarsale 5,5,4 mentre nei cerambicidi è 4,4,4, ecc.;

- a seconda del sesso o dello stadio vitale, le appendici del capo o quelle toraciche possono essere ridotte o mancare o le tre parti del corpo essere indistinguibili a prima vista;

- anche l'addome è plurisegmentato in larve e adulti; nei segmenti terminali possono trovarsi in vari ordini i cerci, spesso pluriarticolati. Inoltre negli imenotteri apocriti (Apocrita) l'addome è composto da un propodeo (primo segmento, fuso col torace) ed un gastro, separati da una strozzatura (“vita di vespa”), talora con un segmento intermedio, il peziolo, ben differenziato dal gastro, cui può far seguito un secondo segmento pure differenziato, il postpeziolo. Per questo motivo, molti autori attualmente utilizzano per gli imenotteri Apocriti (icneumoni, vespe, api) i termini mesosoma per il complesso torace + propodeo e metasoma per il gastro. Negli menotteri Sinfiti (sirici, tentredini, ecc.) il propodeo, sebbene notevolmente modificato rispetto ai successivi segmenti, non è separato dal resto dell'addome da alcuna strozzatura e viene contato a tutti gli effetti come primo segmento addominale.

L'elenco non comprende, per brevità, tutti i termini con prefissi pro-, meso- o meta- od eventuali suffissi.

a-: prefisso anteposto ad un termine, indicante "assenza"
aberrante: termine in uso per indicare una "deviazione" morfologica o cromatica del normale aspetto di un individuo
aberrazione: termine sottospecifico analogo a forma, indicante un aspetto insolito di un individuo
acetabolo: cavità articolare, di solito riferita, per il torace, alle zampe
aculeo: in genere riferito all'ovopositore modificato di femmine degli imenotteri aculeati (Aculeata) quali scolie, vespe, api, ecc., utilizzato per predazione o a scopo difensivo, ed atto a perforare cute e cuticole per introdurre sostanze paralizzanti o irritanti nel corpo della vittima
ala: "appendice" toracica con funzione di locomozione (volo); le due paia di ali, se presenti, sono poste nel meso- e metatorace; l'ala membranosa è percorsa da nervature di sostegno longitudinali e trasversali che formano cellule; se modificata, l'ala assume talora aspetto molto diverso e con funzioni diverse (ad es. elitra, bilanciere); in determinati gruppi di insetti, alcuni loro stadi o secondo il sesso, le ali possono mancare o essere fortemente ridotte
anale: nervatura alare longitudinale posta tra la cubitale e il margine alare posteriore interno
andro-: prefisso relativo a una caratteristica del sesso maschile
androconio: particolare squama associata a ghiandole odorifere selettive della specie, caratteristica delle ali dei maschi delle farfalle; gli androconi sono posti in "macchie androconiali" di varia forma ed estensione
androginia: anomalia nell'aspetto o forma del corpo di un insetto presentante caratteristiche sia maschili che femminili, spesso associata a sterilità
antenna: appendice pari pluriarticolata del capo, di varia forma, con funzioni sensoriali
antennomero: singolo articolo dell’antenna
apofisi: genericamente indica un prolungamento di una parte o segmento del corpo; perlopiù riferita a quella di parti sternali (pro-, meso- e metasterno), soprattutto nei coleotteri assume spesso importanza nella loro identificazione generica ma anche specifica
aposematico: indica aspetto e/o colorazione di "avvertimento", a scopo difensivo
arculo: breve venatura trasversa che, presso la base alare delle libellule, collega la radiale alla cubitale e da cui originano la mediana e tratti di rami della radiale stessa
arista: parte dell’antenna dei Ditteri, in forma di setola ricurva, articolata sul primo flagellomero
arolio: appendice impari lobiforme collocata tra le unghie del tarso
articolo: ciascuno dei pezzi, fra loro articolati e mobili, che costituiscono un'appendice
attero: totalmente privo di ali, anche dei loro pezzi articolari basali; il termine è però spesso usato impropriamente per molti coleotteri e altri insetti con ali membranose fortemente ridotte ma non del tutto assenti, da alcuni autori definiti genericamente brachitteri, e che più precisamente andrebbero distinti in brachitteri, con ali di dimensioni ridotte ma con alcune nervature ancora riconoscibili, microtteri, con ali vestigiali ridotte a una sorta di squamette, e subatteri, in cui dell'ala rimangono solo rudimenti dei pezzi articolari basali; fra gli insetti primitivamente alati sono ad es. attere in senso stretto le femmine degli imenotteri mutillidi, ma non i maschi delle specie in cui essi sono privi di ali, ma ne conservano i pezzi articolari basali, seppure ridotti e saldati al torace; casi tipici di atterismo sono anche alcune caste di isotteri (termiti) e di formicidi, ecc.
autotomia: capacità di autoamputazione di una appendice, a scopo difensivo, di solito una zampa, se afferrata da un predatore
basale: robusta nervatura alare che collega con varia incurvatura la radiale e la cubitale, ad es. negli imenotteri aculeati
basitarso: primo articolo (prossimale) del tarso
bifoveolata: di superficie cuticolare con punteggiatura di diametri diversi (2 in tal caso)
bilanciere: ala metatoracica modificata propria dei Ditteri, conformata a clava
bisettrice: linea mediana di una parte del corpo
brachittero: con ali membranose più o meno ridotte, talora fino a vestigiali (microttero o subattero), in ogni caso non adatte al volo, contrapposto a macrottero; vedi attero per ulteriori dettagli
bruco: termine in uso per gli stadi giovanili dei soli Lepidotteri
callo: ispessimento chitinoso di una zona del tegumento, in genere riferito al "callo omerale", ovvero l'angolo anteriore esterno di un'elitra
carena: linea in rilievo su una parte di tegumento
cellula: area alare racchiusa tra nervature, dalle quali prendono spesso il nome (discale, radiale, cubitale, ecc.); alcune cellule sono caratteristiche, come la cellula discoidale nell'ala dei lepidotteri, una delle più grandi per superficie; numero e forma delle cellule alari sono fondamentali nel riconoscimento delle famiglie o generi.
celoma: in zoologia indica la cavità corporea entro cui sono contenuti visceri ed altri organi e delimitata verso l'esterno da un derma (negli insetti, una cuticola chitinosa)
cercine: parte rilevata, di solito marginale, di una parte del corpo (ad es. il clipeo o il protorace)
cerco: appendice pari, formata da uno o più articoli, posta sugli ultimi segmenti dell’addome in vari gruppi di vari ordini (plur.: cerci)
cercomero: singolo articolo di un cerco
cestello: superficie tronca distale della tibia nel quale è inserito il primo tarsomero (il suo aspetto è utile nel riconoscimento di molti gruppi di curculionidi in particolare);
cheta: elemento filiforme inserito su varie parti del corpo, con funzione perlopiù tattile
chimera: individuo con somma di anomalie morfologiche del corpo
chitina: sostanza analoga alla cheratina dei vertebrati e che negli artropodi riveste la parte esterna dell'esoscheletro conferendo ad esso minore o maggiore rigidità secondo lo spessore
clava: parte terminale (clava antennale) del funicolo antennale, presente in alcuni insetti, con antennomeri modificati e variamente espansi
clavata: forma di una parte che ricorda una clava (ad es. una antenna)
clavo: parte membranosa basale interna dell'emielitra
clipeo: parte del capo tra la fronte e il labbro superiore
coaptazione: unione, variamente conformata, tra due parti del corpo, di solito riferita alla "coaptazione elitrale" lungo la sutura di unione
collare: parte anteriore del pronoto, in genere rilevata a cercine
condilo: parte dell'articolazione di un'appendice che si inserisce in una cavità articolare
copula: atto dell'accoppiamento sessuale: può avvenire con i partner sovrapposti, affiancati (alcun i omotteri) o col corpo in opposizione (vari eterotteri cimicoidi)
corbicola: superficie piatta o incavata detta anche "cestella del polline", che si trova esternamente sulla metatibia di femmine di imenotteri apoidei (esclusi quelli parassiti)
cordato: aspetto cuoriforme di una parte del corpo, perlopiù riferito ai tarsomeri
corio: parte mediana basale dell'emielitra
corion: negli insetti, l'involucro esterno dell'uovo
cornetto o corno: sporgenza più o meno sviluppata e di forma varia, posta sul clipeo, sulla fronte o sul pronoto, raramente anche negli ultimi segmenti di larve di lepidotteri sfingidi
costa (o costale): nervatura longitudinale che percorre il margine anteriore dell’ala, mai ramificata
coxa: primo articolo di una zampa, articolata nel torace dal quale può sporgere o essere completamente adagiata in una cavità del segmento toracico
cremastere: insieme di uncini o altre espansioni per la sospensione perlopiù delle crisalidi di lepidotteri ad un supporto
crenellatura: aspetto microscopicamente denticolato (non lineare) del margine di una parte del corpo
crisalide: termine che indica la pupa dei lepidotteri, dalla quale origina l'adulto;
cubito o cubitale: nervatura alare longitudinale posta tra la media e l’anale
cuneo: parte dell'emielitra posta tra embolio/corio e la membrana apicale
cuticola: lo strato superficiale del tegumento del corpo
damigella: termine comune che indica ogni specie del genere Calopteryx e per estensione, degli altri odonati zigotteri (Zygoptera)
dente: espansione triangolare saliente dal profilo, di solito presente su varie parti del corpo (mandibole, clipeo, arti, ecc.)
diapausa: periodo di lunga inattività di un insetto o larva, in un luogo protetto
dicroismo: differenza di aspetto cromatico del corpo o parte di esso, spesso associato al sesso (dicroismo sessuale) o alla stagione (dicroismo stagionale)
dimorfismo: differenza di aspetto morfologico del corpo si solito associata al sesso (dimorfismo sessuale)
disco: area centrale di una parte del corpo (disco del pronoto) o dell'insieme di due appendici pari (disco delle elitre)
distale: parte più lontana dal corpo (apicale) di un'appendice o di un segmento
edeago: parte impari sclerificata dell'apparato copulatorio maschile, normalmente invaginato nell'addome e quindi non visibile e particolarmente importante a fini di riconoscimento della specie
elitra: ala mesotoracica profondamente modificata, con venature non più riconoscibili, e sclerificata, posta in riposo a protezione dell’ala metatoracica e dei tergiti sottostanti (coleotteri e dermatteri); nella maggioranza dei coleotteri, in riposo le due elitre sono unite da una coaptazione, impropriamente detta sutura elitrale, che ne aumenta la solidità; in molti coleotteri non volatori e brachitteri, ma anche in alcuni gruppi con ottimi volatori (ad es. in alcuni buprestidi), le elitre si saldano permanentemente lungo la coaptazione al momento dello sfarfallamento
embolio: stretta parte basale esterna dell'emielitra
emielitra: ala mesotoracica parzialmente sclerificata nella parte basale e membranosa in quella apicale, tipica degli Eterotteri
emolinfa: liquido circolante nel corpo degli artropodi, deputato a parte delle funzioni analoghe del sangue nei vertebrati; talora può volontariamente venir espulsa all'esterno in gocce, con funzione difensivo-repellente, ad es, in coccinellidi o crisomelidi
empodio: appendice impari lobiforme collocata tra le unghie delle zampe
epi-: in morfologia, prefisso che indica "sopra", "superiore", ma anche usato per parti laterali dei segmenti toracici (epimero, episterno)
epignato: di apparato boccale rivolto in alto (larve di neurotteroidei fossori come ascalafi e formicaleoni e carabidi come le cicindele)
epimero: parte laterale posteriore di un segmento toracico, adiacente al rispettivo episterno
epipleura: di solito riferita all'elitra come "epileura elitrale", indica una zona longitudinale a partire dall'omero, spesso molto stretta e invisibile dall'alto, che costituisce la parte ventrale ripiegata dell'elitra lungo la quale può decorrere interamente o in parte, separata da una carena dalla parte elitrale dorso-laterale
episterno: parte laterale anteriore di un segmento toracico, adiacente al rispettivo epimero
equilungo: dicesi di segmento del corpo (o parte di esso), avente lunghezza e larghezza simili (protorace, antennomeri, tarsomeri, ecc.)
esoscheletro: proprio di tutti gli artropodi, rappresenta la struttura scheletrica esterna di natura tegumentaria, resa solida da strati di chitina
estivazione: periodo di diapausa estiva, in genere dovuta a avverse condizioni climatiche
esuvia: esoscheletro "vuoto" dal quale è sgusciato lo stadio larvale di età successiva (esuvia larvale) o quello finale dell'insetto adulto (esuvia ninfale e esuvia pupale)
età: indica lo stadio di sviluppo della forma giovanile (neanide o larva), indicata con un numero progressivo crescente dall'uscita dall'uovo sino allo stadio di ninfa o di pupa
etero-: prefisso indicante "diversità"
eu-: prefisso indicante "vero" (ad es. "Eumetazoi")
falena: termine generico con cui si indica una specie notturna di farfalla
femore: terzo articolo della zampa, fra il trocantere e la tibia
feromone o ferormone: sostanza emessa nell'ambiente prodotta per varie funzioni quali attrazione sessuale, aggregazione di individui, avvertimento; il recettore d'elezione è l'antenna
filiforme: di aspetto allungato e sottile (ad es. antenna)
flabello: lunga espansione laminare di articoli antennali (ad es. nei coleotteri melolontidi, ad es. i maggiolini)
flagello: parte antennale posta distalmente al pedicello, formata dagli articoli dal 3° in poi
flagellomero: singolo articolo del flagello antennale
forame o foro; di solito riferito al foro "occipitale" posto sul retro del capo, centralmente o eccentricamente
forma: termine di categoria subspecifica indicante un aspetto casuale o fenologico dell'aspetto di un insetto, abbreviato con f. o f.ma
fossoria: di zampa (prozampa) particolarmente modificata per funzioni di scavo (ad es. nei grillotalpa)
fovea: genericamente una zona depressa nella cuticola del corpo; negli imenotteri perlopiù, riferita ad una area oblunga posta verso il vertice del capo e internamente ad ogni occhio composto
frenulo: apparato spiniforme delle falene , posto nel margine anteriore dell'ala posteriore ed atto ad agganciare l'ala anteriore e rendere le due ali solidali durante il volo
fronte: parte anteriore del capo posta tra il clipeo e il vertice
funicolo: l'insieme di pedicello e flagello antennali, ma in antenne con clava, di solito essa ne viene esclusa
furca (o furcula): tipica dei collemboli, consente ad essi il salto ed è formata da due appendici allungate sottili poste nel tratto inferiore terminale dell'addome e, in posizione di riposo, ripiegate sotto il corpo
galea: ramo apicale esterno della mascella, in alcuni imenotteri (es. gli apoidei) molto sviluppato e avvolgente parte dell’apparato boccale
gena: genericamente, la parte laterale del capo tra il vertice e le mandibole, che su questa si articolano
genicolata: di antenna con scapo non in linea col funicolo (ad es. nei Curculionidi e molti Isteridi); in alcuni Meloidi solo uno o pochi articoli del flagello antennale sono piegati ad angolo.
ginandromorfia: anomalia morfologica o funzionale legata alla contemporanea presenza di aspetto femminile maschile nello stesso individuo
gino-: prefisso indicante una caratteristica del sesso femminile
guancia: sinonimo di gena
hamulo: spinetta uncinata che disposta in serie sul margine anteriore dell'ala posteriore degli imenotteri, aggancia l'ala anteriore in modo solidale durante il volo
ibernazione: periodo di diapausa invernale, in genere dovuta a avverse condizioni climatiche e/o mancanza di cibo
immagine: stadio e/o aspetto finale dell'insetto adulto
inter-: prefisso anteposto ad un termine, che indica "tra due", ad es. spazio interantennale, la superficie tra le due inserzioni antennali (toruli)
interstria: spazio tra due strie; nei coleotteri ad elitre striate, lo spazio fra due strie elitrali affiancate (detto talora anche "intervallo"): nei carabidi, le interstrie dispari, percorse da trachee o anche da rami nervosi che fanno capo a setole sensoriali, sono ciò che resta delle nervature alari della primitiva ala anteriore; come le strie si enumerano con un numero ordinale (prima, seconda, ...) a partire, salvo rare eccezioni (coleotteri isteridi), dalla sutura elitrale verso l'esterno dell'elitra
intervallo: vedi interstria
intra-: prefisso che indica "tra", quando il termine collegato indica più di due sostantivi, ad es. spazio intraocellare, ovvero lo spazio tra i tre ocelli
introflessione: collocazione all'interno del corpo di alcune parti, in generale riferita agli ultimi segmenti addominali, con possibilità di questi di venire "estroflessi" nella copula o ovideposizione
ipo-: prefisso che indica "scarsità" ma anche "in posizione sottostante"
ipognato: di apparato boccale rivolto perpendicolarmente in basso
jugale: nervatura alare longitudinale tra l'anale e il margine alare interno; non sempre evidente, la sua posizione viene talora resa immaginaria dall'eventuale presenza di un lobo jugale, che segue un eventuale lobo anale
labbro inferiore (o labium): parte boccale impari, derivante dalla fusione delle mascelle del secondo paio, che ricopre ventralmente l’apparato boccale
labbro superiore (o labrum): pezzo boccale impari, in genere ricoprente almeno in parte le mandibole e sporgente dal margine anteriore del clipeo, ma in non pochi casi ridotto e totalmente nascosto al disotto di questo
larva: termine genericamente in uso per i primi stadi giovanili degli insetti ma particolarmente per gli insetti endopterigoti (olometaboli) (vedi anche neanide e bruco)
lobo: porzione saliente del profilo generale di una parte del corpo o dell'ala (ad es. lobo alare anale)
lobo pronotale: parte lobiforme laterale del collare pronotale
macro-: prefisso anteposto ad un termine, indicante una dimensione o aspetto ben apprezzabile anche ad occhio nudo
macrottero: con ali membranose completamente sviluppate e potenzialmente, ma non necessariamente, funzionali; in non pochi coleotteri lo sviluppo delle ali non si accompagna a uno sviluppo corrispondente dei muscoli alari, cosicché l'insetto risulta, o diviene a un certo punto della sua vita adulta, incapace di volare
mandibola: appendice pari dell’apparato boccale masticatore, spesso con funzione di triturare grossolanamente il cibo, ma presente anche in insetti che allo stadio adulto non si nutrono o assumono solo sostanze liquide; può servire anche per aprirsi la via attraverso substrati solidi, per difesa o in combattimenti fra maschi (ad es. nei coleotteri lucanidi)
mascella: appendice pari dell’apparato boccale; le mascelle del primo paio nell’apparato boccale masticatore sono mobili e servono a triturare finemente il cibo, in quello succhiatore sono modificate e unite a formare un canale (canale di suzione); quelle del secondo paio sono fuse a formare il labbro inferiore
media (o mediana): nervatura alare longitudinale posta tra la radiale e la cubitale
membrana: parte di tegumento sottile e flessibile che collega parti del corpo (segmenti o articoli) di cui consente il movimento reciproco ("membrana intersegmentale"); anche riferita alla membrana dell'organo di udito ("membrana timpanica/uditiva") ed anche alla parte terminale dell'emielitra
membranula: nelle libellule (Anisoptera), è un piccolo lembo dell'ala posteriore posto basalmente e internamente alla zona anale, talora diversamente colorato
mesonoto: parte dorsale del mesotorace
mesopleura: parte laterale del mesotorace
mesoscuto: spesso chiamato impropriamente mesonoto, negli imenotteri costituisce la sua parte anteriore
mesosoma: indica il torace ma negli imenotteri apocriti comprende anche il propodeo
mesosterno: parte ventrale del mesotorace
mesotarso: tarso della zampa mediana
mesotorace: segmento mediano del torace, portante le ali anteriori
metagnato: di apparato boccale rivolto in basso e posteriormente
metanoto: parte dorsale del metatorace
metapleura: parte laterale del metatorace
metasoma: indica l’addome ma negli imenotteri apocriti comprende il solo gastro, e se presenti peziolo e postpeziolo
metasterno: parte ventrale del metatorace
metatarso: tarso della zampa posteriore
metatorace: segmento posteriore del torace portante il secondo paio di ali
micro-: prefisso preposto ad un termine indicante una dimensione o visibilità perlopiù molto ridotte ad occhio nudo
microscultura: scultura tegumentale microscopica visibile tra i punti, che dona opacità alla superficie
microttero: con ali membranose estremamente ridotte a residui vestigiali basali
mimo: dicesi di specie "innocua" che imita per colorazione o aspetto altra specie dotata di pericolosità reale per i predatori potenziali
moniliforme: di antenna formata da articoli brevi e più o meno tondeggianti, simili alle perle di una collana
-morfo: suffisso relativo all'aspetto del corpo o parte di esso, ad es. andromorfo, ginandromorfo, eteromorfo, acc.
mucrone: la parte terminale, sporgente o appuntita, di alcune parti del corpo
natatoria/o: funzionale alla di natazione presente in insetti acquatici (zampa natatoria, peli natatori, ecc.)
neanide: stadio larvale (giovanile) degli ordini di insetti a metamorfosi incompleta e che in essi precede lo stadio di ninfa
nervatura: elemento di rinforzo sclerificato della membrana alare, a decorso longitudinale o trasversale, formante spesso un fitto reticolo sulle ali, che può essere anche molto o estremamente ridotto (ad es. limitato alla sola nervatura costale)
ninfa: stadio giovanile che precede la forma adulta degli insetti a metamorfosi incompleta (esopterigoti o eterometaboli) (vedi anche a confronto pupa)
nodo: punto di congiunzione tra nervature: caratteristico, quello posto circa a metà delle ali delle libellule (odonati), tra la costale e la subcostale
noto: parte dorsale di un segmento toracico
occhio composto: occhio formato da più ommatidi, di solito a contatto tra loro
occipite: parte posteriore del capo che porta il "foro occipitale" che collega il capo al protorace
ocello: occhio semplice, di solito in numero da uno a tre, posto sul vertice del capo in alcuni ordini di insetti
omero: di solito riferita alla parte basale esterna di un'elitra, angolosa o arrotondata (per analogia con la "spalla")
ommatidio: ciascuno degli elementi che formano l’occhio composto, dotato di singoli “cornea”, “cristallino” e “retina”
omero: parte antero-laterale dell'elitra dei coleotteri, generalmente più o meno angolosa
onichio: articolo terminale del tarso, portante le unghie; alcuni autori lo indicano come pretarso, considerandolo distinto dal tarso vero e proprio
ooteca: struttura prodotta con varie sostanze da vari gruppi di insetti (blatte, Ortotteri, mantidi, ecc.) e che protegge numerose uova; può essere aerea o infissa in un substrato
ortognato: di apparato boccale rivolto perpendicolarmente in basso
osmeterio: organo biforcuto estroflettibile posto tra il capo ed il torace delle larve di lepidotteri papilionidi, vistosamente colorato ed emettente sostanze odorose con azione repellente o distrattiva sui predatori; si evidenzia a seguito di disturbo della larva che si sente minacciata
ovopositore: struttura, perlopiù apicale, dell’addome, presente in molti insetti (ad es. odonati, ortotteri, imenotteri sinfiti, ecc.), formata da più valve (2-6), con funzione di deposizione delle uova, spesso idonea a inserirle all’interno di un substrato; in altri casi, ad es. in ditteri e coleotteri, la funzione è svolta dagli ultimi segmenti addominali, allungati e a riposo introflessi nell’addome, che formano il cosiddetto “ovopositore di sostituzione”
paramero (plur. parameri): i due parameri formano parte dell'apparato copulatorio maschile, posti lateralmente all'edeago e come questo fondamentali per il riconoscimento della specie; possono essere simmetrici o asimmetrici
palpo: appendice pari multiarticolata inserita su mascella e labbro inferiore
palpomero: singolo articolo del palpo
para-: prefisso che nell'accezione greca indica "vicinanza nello spazio", "affinità", "somiglianza" (paracerco, parapleura, ecc.)
paracerco: termine improprio per indicare una appendice impari terminale all'addome (telson) in alcuni ordini di insetti, come gli Zygentoma, Microcoryphia (ex Thysanura) e odonati (libellule)
pars stridens: parte dell'apparato stridulatorio di alcuni insetti, costituito di solito da strie o dentelli in rilievo sulla superficie di parti del corpo
pedicello: secondo articolo antennale
peri-: prefisso indicante una zona "attorno a...")
pettinata: forma o aspetto di un'antenna i cui antennomeri hanno esili espansioni laterali e che nel complesso ricordano un pettine (mono- o bi-pettinata)
peziolo: segmento di collegamento fra propodeo e gastro, separato da quest'ultimo da un'evidente strozzatura, tipico di molti imenotteri apocriti; può essere seguito da un secondo segmento, ugualmente ben distinto dal gastro, detto postpeziolo (ad es. in alcuni formicidi)
pigidio: di solito è riferito, nei coleotteri, all'ultimo tergite addominale, spesso non coperto dalle estremità elitrali
plantula: in alcuni imenotteri è una piccola appendice posta inferiormente e centralmente ad alcuni tarsomeri
placoide: piccola depressione sensoriale posta inferiormente su alcuni antennomeri dei maschi di alcuni imenotteri aculeati
pleura: parte laterale di un segmento toracico: le propleure in alcuni coleotteri, sono anche dette "parapleure" e sono poste sotto il pronoto, ai suoi lati e da esso separate dalla carena laterale pronotale
poli-: prefisso che indica "molteplicità" (poliginia, poliembrionia, polimorfia, ecc.)
poro setigero: infossatura sul cui fondo è inserita una setola sensoriale
postpeziolo: segmento addominale che segue il peziolo e come questo, di forma e dimensione diversa dai seguenti segmenti
postscutello: lo stesso che metanoto, usato negli imenotteri per la parte dorsale del torace che segue lo scutello
prepupa: stadio di sviluppo spesso inattivo e che in alcuni gruppi di insetti olometaboli precede lo stadio pupale (ad es. coleotteri meloidi)
pretarso: sinonimo di onichio
proboscide: termine ambiguo con cui si indica un prolungamento del capo o dell’apparato boccale
prognato: di apparato boccale rivolto in avanti
pronotale: appartenente al pronoto
pronoto: parte dorsale del protorace
propigidio: termine riferito nei coleotteri ad elitre tronche, al penultimo tergite, anch'esso talora scoperto assieme al pigidio
propleura: parte latero-inferiore del protorace, lateralmente al prosterno, spesso separata dal noto da una carena laterale e dallo sterno da un solco o una sutura
prosoma: il capo
prossimale: parte più vicina al corpo (basale) di un'appendice o di un segmento
prosterno: parte ventrale del protorace
protarso: tarso della zampa anteriore
proto-: prefisso indicante "primitività", "arcaicità"
protorace: segmento anteriore del torace
pseudozampa: appendice degli uriti larvali di lepidotteri e imenotteri sinfiti, con funzione di appoggio e ancoraggio del corpo
pterostigma: cellula sclerificata e variamente colorata situata nella parte preapicale dell'ala, fra la nervatura costale e uno dei rami del radio, con funzione di rinforzo della parte distale dell'ala, presente in vari gruppi di insetti; definito pseudopterostigma quando è formato da più cellule addossate (ad es. alcuni odonati o nei neurotteroidei)
pubescenza: rivestimento del tegumento formato da fitte setole
pulvillo: appendice membranosa impari, spesso pelosa, posta tra le unghie tarsali
punteggiatura: formata da punti infossati, determina l’aspetto di una superficie del corpo
punto: piccolissima infossatura di varia forma e dimensione sulla superficie corporea
pupa: ultimo stadio giovanile che precede la forma adulta degli insetti a metamorfosi completa (detti endopterigoti o olometaboli); la crisalide dei lepidotteri è un tipo di pupa detta exarata nella quale corpo e appendici, con poche eccezioni (ad es. la spiritromba di alcuni sfingi), sono contenuti nel comune involucro chitinoso pupale; in altri pterigoti olometaboli la pupa è definita obtecta se esternamente porta appendici in sviluppo ben distinte in quanto rivestite singolarmente da una propria cuticola; (vedi a confronto ninfa e pupario)
pupario: involucro pupale (ultima esuvia larvale) proprio dei ditteri brachiceri
radio (o radiale): nervatura alare longitudinale, posta fra la subcosta e la media, suddivisa in alcuni rami
raptatoria: di zampa (prozampa) modificata per afferrare la preda in alcuni insetti predatori (ad es. mantidi, alcuni emitteri acquatici)
rostro: di solito riferito ad una parte del corpo allungata; negli emitteri e negli omotteri indica l'apparato boccale perforante-succhiatore; nei coleotteri la parte "rostrata" di solito è il capo e porta le appendici boccali all'estremità
saltatoria: di zampa (metazampa) particolarmente atta al salto dell'insetto (ad es. ortotteri, crisomelidi alticini e alcuni curculionidi)
scapo: primo articolo antennale
sclerite: termine molto generico riferibile ad una parte più o meno sclerotizzata che concorre a formare l'esoscheletro, connessa agli scleriti adiacenti per mezzo di linee di sutura o da membrane; in rari casi può trovarsi anche sulla membrana alare
scultura: aspetto della superficie tegumentale (non liscia) del corpo
scutello: parte posteriore del mesonoto (mesoscutello) e metanoto (metascutello); usato perlopiù come sinonimo di mesoscutello, nei coleotteri è di solito piccolo e visibile (o invisibile) superiormente, tra il protorace e la sutura elitrale
scuto: parte superiore del mesonoto (mesoscuto) e metanoto (metascuto); usato perlopiù come sinonimo del primo
segmento: ciascuna delle suddivisioni consecutive di una parte principale del corpo, come torace e addome; nel capo i primitivi segmenti che lo formano sono fusi e profondamente modificati, non più riconoscibili a prima vista
seta (o setola): sinonimo di cheta
setola spiniforme: spina mobile, perlopiù collocata sulle zampe
sifone: struttura allungata di collegamento del corpo di insetti acquatici, ad uso respiratorio dell'aria atmosferica; di solito posto all'apice addominale
soma: l’intero corpo
sperone: prolungamento spiniforme, in genere riferito allo "sperone tibiale" posto all'apice tibiale; spesso in numero di due, interno ed esterno
spina: sporgenza fissa o mobile (in quest'ultimo caso, definita più correttamente setola spiniforme) di una parte del corpo, di forma allungata e ad apice acuto
spiritromba (o spirotromba): apparato boccale succhiatore (raramente perforante) proprio dei lepidotteri, normalmente in forma di lunga proboscide e in riposo avvolta a spirale sotto il capo
squama: seta modificata di forma appiattita, spesso formante un rivestimento più o meno continuo
sterno: la parte ventrale dei segmenti del torace o dell’addome
sternite: sinonimo di urosterno
stigma: apertura respiratoria attraverso cui le trachee si aprono all'esterno; ogni segmento toracico e addominale ne porta un paio ai lati
stria: linea generalmente più o meno infossata nel tegumento di una parte del corpo; in particolare, nelle elitre dei coleotteri, se presenti, le "strie elitrali" si enumerano con un numero ordinale (prima, seconda,...) a partire da quella posta ai lati della sutura elitrale, e verso il margine elitrale, salvo nei coleotteri isteridi nei quali la numerazione di queste inizia, al contrario dalla prima posta internamente all'omero e verso la sutura elitrale
subcosta (o subcostale: nervatura alare longitudinale, non raggiungente l'estremità dell'ala, posta fra i tratti basali di costa e radio
subomerale: nei coleotteri isteridi in riferimento a una o più strie elitrali decorrenti esternamente all'omero e di soliti invisibili dall'alto
sutura: linea di unione tra due parti del corpo fra loro immobili, spesso infossata
sutura elitrale: zona di unione dei margini elitrali, posta dorsalmente al corpo dei coleotteri e che solo in pochi gruppi risulta particolarmente complessa da impedire la separazione delle elitre, cosa perlopiù necessaria (non nei cetonidi) al dispiegamento delle ali atte al volo
tagma: ciascuna delle principali suddivisioni del corpo di un artropode: negli insetti sono 3, il capo, il torace e l'addome
tanatosi: comportamento di difesa consistente nell'assoluta immobilità, solitamente con appendici serrate al corpo, a simulare una morte apparente
tandem: particolare volo di coppia nel quale i partner volano entrambi attivamente con maschio che trattiene la femmina grazie ai cerci (libellule)
tarso: parte terminale della zampa, dopo la tibia, formata da uno/cinque tarsomeri; alcuni autori considerano a parte l'ultimo articolo, quello che porta le unghie, detto anche onichio o pretarso
tarsomero: ciascuno degli articoli che formano il tarso
tautonimo: termine indicante omonimia di genere e specie in un binomio linneano (Cossus cossus, Melolontha melolontha, ecc.)
tegmina: ala anteriore di ortotteroidei e di vari omotteri auchenorrinchi, parzialmente sclerificata ma con venature ancora ben visibili, con funzione soprattutto di protezione delle ali posteriori durante il riposo
tempia: parte laterale del capo situata posteriormente agli occhi composti, o, in loro assenza, al punto dove questi dovrebbero trovarsi
terebra: tipica di imenotteri apocriti terebranti (sezione Terebrantia) è posta apicalmente all'addome ed è formata da valve che avvolgono il vero stiletto ovopositore, molto sottile; talora essa è più lunga del resto del corpo (gn. Megarhyssa ad es.)
tergite: sinonimo di urotergo
tegula: piccola espansione cuticolare a copertura dell'inserzione dell'ala anteriore nel torace (ad es. negli imenotteri)
tibia: quarto articolo della zampa, tra il femore ed il tarso
timpano: inteso più come come "apparato timpanico", è presente negli insetti che emettono suoni (devono anche udirli); negli ortotteri ad es. è posto nelle zampe anteriori e/o nel metatorace e registra i suoni tramite una membrana uditiva (membrana timpanica)
tipo o typus: esemplare di un insetto (o altro vivente) sul quale è basata la descrizione della specie; usato come suffisso anche in altri esemplari di riferimento della specie (olotipo, paratipo, sintipo, topotipo, ecc.)
torulo: la cavità entro cui si articola l’antenna
trachea: organo respiratorio degli insetti, consistente in un tubo comunicante all'esterno mediante gli stigmi respiratori e le cui ramificazioni terminali portano l'ossigeno ai vari tessuti
trasverso: dicesi di segmento (in particolare di pronoto e antennomeri) più largo che lungo
trico-: prefisso che fa riferimento alla presenza di peli, setole, ecc., ad es. ordine dei Tricotteri (ali pelose)
trocantellus: elemento soprannumerario della zampa posta tra trocantere e femore in alcuni imenotteri
trocantere: secondo articolo della zampa, tra la coxa e il femore
tubercolo: piccola protuberanza saliente posta su varie parti del corpo
tylo: piccola carena longitudinale posta inferiormente su alcuni antennomeri dei maschi di diversi imenotteri aculeati
unghia: appendice doppia o più raramente singola, articolata sull’ultimo tarsomero
unguicolo: riferito perlopiù ad alcuni imenotteri aculeati, ha l'aspetto di una piccola protuberanza toracica nella zona posteriore (unguicolo scutellare)
urite: ciascun segmento addominale
urosterno (o sternite): parte ventrale dell’urite
urotergo (o tergite): parte dorsale dell’urite
valva: uno degli elementi che compongono l'apparato ovopositore
ventrite: sinonimo di sternite
vertice: la parte superiore del capo, antistante l'occipite, sulla quale sono situati (quando presenti) gli ocelli
verticillo: disposizione ad anello, proprio di elementi piliformi su segmenti di appendici
zampa: appendice toracica pari segmentata con funzioni perlopiù locomotorie, se non modificata per altro uso (fossoria, raptatoria, natatoria, ecc.); ogni segmento toracico porta un paio di zampe.

Per altre info e termini tassonomici vedere qui (tassonomia degli Insetti): Link


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Inserito il - 21 gennaio 2023 : 11:54:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Chalybion:

... Al momento il topic è in COLEOPTERA ma alcuni termini sono propri ad altri ordini o gruppi...

forse sarebbe opportuno inserirlo (anche) in "elementi di entomologia generale"

p.s. ho fatto qualche ritocco qua e là, in particolare nelle parti riguardanti ali e addome, e poi in alcune voci del glossario, vedi se sei d'accordo

p.p.s. l'ho anche messo in rilievo


maurizio

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l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
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elleelle
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Inserito il - 21 gennaio 2023 : 12:05:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bellissima iniziativa!!!
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Inserito il - 21 gennaio 2023 : 19:09:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Luigi!

Messaggio originario di gomphus:

Messaggio originario di Chalybion:

... Al momento il topic è in COLEOPTERA ma alcuni termini sono propri ad altri ordini o gruppi...

forse sarebbe opportuno inserirlo (anche) in "elementi di entomologia generale"

p.s. ho fatto qualche ritocco qua e là, in particolare nelle parti riguardanti ali e addome, e poi in alcune voci del glossario, vedi se sei d'accordo

p.p.s. l'ho anche messo in rilievo



Grazie per i grassetti, lavoro risparmiato
Non ho mai copiato un topic in altre sezioni: quando vuoi fallo tu (o Luigi).
Aspetterei un po' però per eventuali integrazioni di altri. Se si corregge in una sezione, che fine fa la copia fatta altrove? Si aggiorna automaticamente?

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gomphus
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Inserito il - 21 gennaio 2023 : 21:19:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Chalybion:

... Aspetterei un po' però per eventuali integrazioni di altri. Se si corregge in una sezione, che fine fa la copia fatta altrove? Si aggiorna automaticamente?...

credo di no quindi direi che è meglio mettere nell'altra sezione un link a questa


maurizio

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Inserito il - 21 gennaio 2023 : 21:59:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non mi risulta che esista la funzione di copiare una discussione.
O ne apri un'altra copiando e incollando il testo (ma poi vanno aggiornate entrambe) o metti il link come dice Maurizio.
Eventualmente, si potrebbe anche spostare la discussione nella sezione Insetti e mettere il link qui.
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gomphus
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Inserito il - 21 gennaio 2023 : 22:43:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

... Eventualmente, si potrebbe anche spostare la discussione nella sezione Insetti e mettere il link qui.

mi sembra la soluzione migliore però meglio in elementi di entomologia generale e non genericamente insetti (quello dopo le singole sezioni), magari aggiungendolo anche nelle altre sezioni, almeno le più importanti (in particolare Hymenoptera)


maurizio

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Inserito il - 22 gennaio 2023 : 17:20:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Stavo per proporre la soluzione dei link ma ci avete già pensato. L'avevo messo in Coleoptera anche perchè è una delle due sezioni in cui posso modificare anche i titoli.
Ho messo poi un link in INSETTI.

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gomphus
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Inserito il - 22 gennaio 2023 : 18:00:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Chalybion:

...Ho messo poi un link in INSETTI...

ma hai dimenticato di metterlo in rilievo l'ho fatto io sennò fra un po' sparisce


maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
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Inserito il - 23 gennaio 2023 : 19:52:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono andate storte varie cose: alcune voci che avevo inserite non ci sono più e l'ultima parte è tutta in grassetto, le due ultime tutte in corsivo. Forse ci abbiamo lavorato in due contemporaneamente
Prima di fare modifiche meglio verificare che "si sia soli".
P.S: c'era un [/i] fuori posto: è bastato eliminarlo: vado a reinserire alcune voci.

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Inserito il - 23 gennaio 2023 : 20:15:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per chi si accinge a modifiche consiglio alcuni criteri di uniformità che semplificano le cose quando si lavora in "modifica" in cui le evidenziazioni sono poco "evidenziate":
- i rimandi ad altri termini nelle spiegazioni dei termini , meglio metterli in corsivo e solo se inusuali e non in grassetto, riservando questo ai soli termini elencati a sinistra;
- meglio evitare anche abbreviazioni se possono risultare equivoche o non comprensibili ai neofiti come (v.), dx, sx, ecc.
Diamo per scontato che se nella definizione vi è un termine complesso, l'utente lo cerchi in elenco.

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Inserito il - 12 febbraio 2023 : 18:11:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gomphus:

Messaggio originario di Chalybion:

...Ho messo poi un link in INSETTI...

ma hai dimenticato di metterlo in rilievo l'ho fatto io sennò fra un po' sparisce



Caro Lei, c'è un dettaglio: ci vuole un moderatore per farlo ed io lo sono solo in Coleoptera e Hymenoptera. Link in altre sezioni (ove è assente) dovrai metterli tu o elleelle che siete totipotenti, tra una pletora di altri che non frequentano più.

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