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 Gruppo di Ophrys attaviria - Isola di Chios, Egeo orientale
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Cjargnel
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Prov.: Udine

Regione: Friuli-Venezia Giulia


823 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 01 maggio 2021 : 20:02:19 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Gruppo di Ophrys attaviria (fusca)


Concludo l’invio di foto relative alle orchidee dell’isola di Chios proponendone il gruppo più ostico! Certo, anche con altri gruppi, ci sono stati problemi, ma questo si è dimostrato inestricabile. Non si trova aiuto nelle pubblicazioni, le nuove di solito contraddittorie verso le precedenti, né da pur autorevoli blog in internet per la frequente incoerenza tra specie ed immagine postata. A complicare le cose la consapevolezza come, a volte, la determinazione sia impossibile per la presenza di elementi con vari stadi di introgressione.
Un orchidologo olandese che vive a Lesbos scriveva in un blog a questo proposito «This whole Ophrys fusca group is still a pain in the ass for me» riferendosi alla difficoltà di classificazione ma lanciando invettive sulla facilità che molti “ricercatori” hanno nel cambiare i nomi, cancellare specie e battezzarne di nuove, visitando le isole greche del Nord-Est Egeo una o due settimane di aprile (quando i primi charter volano direttamente sulle isole), essendo già molte fusca sfiorite dai primi di marzo. Senza contare l’influsso delle condizioni meteorologiche (inverni eccezionalmente miti, siccità, gelate tardive) che possono anticipare o posticipare l’antesi della stessa orchidea nello stesso habitat anche di un mese.

Sono descritte innumerevoli piccole Pseudophrys del gruppo fusca con labello marrone bordato di giallo! ANTONIS ALIBERTIS, nel suo bellissimo volume di 600 pagine (e migliaia fotografie) "The Self-Sown orchids of Greece" (2015) ne enumerava 21! Lavoro ammirevole soprattutto per l’ammissione «dopo 30 anni di studio non so con certezza dare un nome a tutte le varie specie di fusca».
I seguenti taxa, appartenenti al gruppo in questione, pare siano presenti sull’isola di Chios:
  • Ophrys sancti-isidorii: argomento già trattato in precedente discussione.

  • Ophrys parosica var. parosica e var. phaseliana: argomento già trattato in precedente discussione.

  • Ophrys attaviria var. attaviria: determinazione difficile e controversa a causa della sua variabilità che può portare ad alcune sovrapposizioni con specie affini. Per il colore intenso dei fiori ricorda O. iricolor però senza eguagliarne la taglia e la colorazione rossastra della superficie inferiore del labello. Vive normalmente a quote medie, in pinete aperte, radure di macchia mediterranea, garighe cespugliose. È caratterizzata da fiori (3-10) molto grandi, labello (13-18 x 9-13 mm) disposto orizzontalmente e relativamente piatto longitudinalmente ma con l’estremità apicale convessa, provvisto alla base di una profonda gola a forma di V con pelosità biancastra; di colore bruno-rossastro, è decorato con due lunule dal blu al grigio argento che disegnano un ω su una macula bruna e glabra; la sua faccia inferiore è verdastra. E’ delimitato da uno stretto margine giallo-arancio o rossastro, spesso difficilmente visibile per la convessità trasversale, fattore che impedisce pure di vedere chiaramente gli ampi seni tra lobi laterale e medio. Fioritura relativamente tardiva, durante il mese di aprile.

  • Ophrys attaviria var. cesmeensis: descritta da Kreutz nel 2003 da esemplari trovati nella penisola anatolica di Çesme, di fronte all'isola di Chios. È una pianta robusta, alta fino a 20 cm, distinta dalla var. attaviria da un portamento più tozzo, un'infiorescenza composta da 1-4 (-6) fiori molto più grandi (forse quelli di maggior dimensione tra gli Pseudophrys). Il labello è pendente, più grande, di dimensioni 14-20 × 9-15 mm, a volte quasi piatto con una leggera piegatura basale e a volte totalmente incurvato longitudinalmente e trasversalmente; è delimitato da un margine giallo più ampio della var. attaviria ma spesso difficile da distinguere se il lobo medio è ricurvo. Fioritura da fine marzo a fine aprile.

  • Ophrys lindia: taxon oggetto di controversia, considerato da alcuni come una specie separata e da altri semplicemente come una varietà di O. attaviria (Antonopoulos, 2009). Cresce in pinete aperte, coltivazioni abbandonate, garighe basse, macchia mediterranea, fino a 400 metri. Antesi: da metà marzo ad aprile. Pianta robusta ma non molto alta, 9-16 cm, raramente fino a 20 cm. Il fiore (1-4) è di medie dimensioni; petali e sepali verde-giallastri, incurvati in avanti; labello di 9-12,5 mm x 7,5-10 mm (quando è aperto), da quasi orizzontale a pendente, lievemente genicolato alla base, lobo mediano poco o niente convesso nella porzione maculare (a differenza di O. cinereophila che si presenta convessa pure al centro e, peraltro, con fiore più piccolo) mentre la parte apicale è abbastanza o fortemente piegata verso il basso (tipo O. omegaifera); i lobi laterali sono molto convessi in senso trasversale e possono ripiegarsi completamente dietro il lobo mediano con l’avanzare dell’antesi. Il colore è marrone-nocciola più vicino allo speculum ma diventa più chiaro verso i bordi ed ingiallisce con il progredire dell’antesi. Speculum leggermente depresso nella parte centrale, piuttosto corto, anche verso la cavità stigmatica dove termina piuttosto nettamente, spesso indiviso, da marrone a blu e con un segno ω dal blu chiaro al biancastro, glabro, che contrasta fortemente con il resto del labbro. Margine labellare giallo brillante, a volte rossastro, spesso ampio, che passa intorno ai seni. La cavità stigmatica è piuttosto piccola rispetto al labbro.

  • Ophrys pelinea: nel 2007 Delforge ha definito un nuovo taxon a Chios dal Monte Pelinaion, luogo da cui proviene l’orchidea. Il riscontro di foto di elementi con caratteristiche intermedie tra O. leucadica e O. Sitiaca ed una vaga somiglianza con O. omegaifera ma soprattutto un periodo di fioritura spostato ad aprile aveva portato inizialmente a etichettare la nuova specie O. leucadica/sitiaca tarda inserendola nel gruppo attaviria (=fusca). Ophrys pelinea cresce non oltre i 700 m di quota in pinete aperte, radure di macchia mediterranea, uliveti terrazzati, garighe, preferisce terreni asciutti e in piena luce. Antesi da metà marzo a fine aprile. Pianta piccola (8-22 cm) e tozza che porta 2-5 fiori abbastanza grandi; sepali 11-16 x 5-9 mm; petali lunghi 7-10 mm; labello 13-20 x 10-15 mm (bordo esterno del lobo laterale che forma un angolo di 27°-34° con l'asse longitudinale), sub-orizzontale, la base poco genicolata e con incisura profonda a forma di V più pronunciata alla base del labello e che prosegue lungo il lobo medio segnando l’ ω stesso, i lobi laterali e mediani spesso molto convessi, evocando quelli di O. omegaifera, bordati con un sottile margine glabro giallo; pelosità labellare uniforme, densa, lunga, scura, mogano-violacea, che sbiadisce in modo irregolare dopo l’antesi; macula che raggiunge il livello dei seni, da rossastra a blu-violaceo, spesso lattiginosa e screziata, la parte superiore solitamente decorata da un ω biancastro, largo, contrastante, generalmente non bisecato; retro del labello verde-biancastro.
    Fioritura: metà III-IV, piuttosto tardiva. Impollinatore: Andrena gravida.



Ophrys attaviria var. cesmeensis :
Gruppo di Ophrys attaviria - Isola di Chios, Egeo orientale
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Ophrys attaviria var. cesmeensis :
Gruppo di Ophrys attaviria - Isola di Chios, Egeo orientale
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Ophrys attaviria var. cesmeensis :
Gruppo di Ophrys attaviria - Isola di Chios, Egeo orientale
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Ophrys attaviria var. cesmeensis :
Gruppo di Ophrys attaviria - Isola di Chios, Egeo orientale
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Ophrys attaviria var. cesmeensis :
Gruppo di Ophrys attaviria - Isola di Chios, Egeo orientale
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Notare in quest'ultima la mancanza dell'onnipresente polline di Pinus brutia var. pityusa.

Ophrys pelinea? La pianta fotografata il 22 marzo è piccola e tozza, alta 20 cm, porta pochi fiori abbastanza grandi. Il labello, lungo 17 mm, è bordato di un sottile margine giallo glabro; la convessità dei suoi lobi ricorda i taxa del gruppo O. omegaifera; molto evidente l' ω grande, chiaro ed indiviso nella parte superiore della macula. Tali caratteristiche concordano con l’ipotesi di classificazione salvo per il colore labellare poco scuro (ma alcuni autori, contrariamente a Delforge, descrivono colori più chiari). Qualche dubbio per la sua somiglianza con O. lindia che però ha labello più piccolo (la lunghezza non supera i 12,5 mm) e fiorisce più tardi.

Gruppo di Ophrys attaviria - Isola di Chios, Egeo orientale
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Ophrys pelinea? :
Gruppo di Ophrys attaviria - Isola di Chios, Egeo orientale
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Ophrys pelinea? :
Gruppo di Ophrys attaviria - Isola di Chios, Egeo orientale
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Ophrys “fusca” non classificata
Gruppo di Ophrys attaviria - Isola di Chios, Egeo orientale
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Ophrys “fusca” non classificata
Gruppo di Ophrys attaviria - Isola di Chios, Egeo orientale
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Ophrys “fusca” non classificata
Gruppo di Ophrys attaviria - Isola di Chios, Egeo orientale
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Ophrys “fusca” non classificata
Gruppo di Ophrys attaviria - Isola di Chios, Egeo orientale
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Questa mostra qualche coincidenza con O. lindia, l'unica che mostra una macula depressa rispetto al labello. Con certezza non si tratta di O. iricolor decolorata per il colore verde-giallastro della pagina posteriore labellare (rossa in O. iricolor).
Ophrys “fusca” non classificata
Gruppo di Ophrys attaviria - Isola di Chios, Egeo orientale
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Gruppo di Ophrys attaviria - Isola di Chios, Egeo orientale
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Gruppo di Ophrys attaviria - Isola di Chios, Egeo orientale
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In attesa delle orchidee carniche: Mandi (saluto friulano)

bgiordy
Utente Senior


Città: Padova
Prov.: Padova

Regione: Veneto


3650 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 02 maggio 2021 : 11:34:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per l'eccellente documentazione dell'Egeo!

ciao

bgiordy
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