Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
Infatti... oggi (martedì 27 agosto), durante la pausa pranzo, sono stato al limitare del Parco delle Orobie a 1086 metri e precisamente in comune di Albosaggia, località S.Giacomo, dove c'è l'omonima chiesa che domina la Valtellina:
Queste altre mi erano sfuggite .
Le prime 2 foto ritraggono una maschio di Psophus stridulus, forma nera, mentre la foto 4 ne ritrae una femmina nella forma ocracea. Come da te indicato, possiede le ali posteriori rosso-arancio e nerastre verso l'apice. Come ben illustrano le foto, lo si trova tra le erbe di prati e pascoli montani, fino ad oltre 2000 m di quota. Il nome specifico risale alla caratteristica del maschio di emettere uno stridìo quando si alza in volo.
Per la foto 3, visto che sei sempre attento nell'osservare il colore delle ali posteriori (in questo caso azzurre), ti confermo che si tratta ancora della Oedipoda caerulescens.
Le 2 foto successive ritraggono due Stauroderus scalaris.
Poi 2 foto di un maschio di Platycleis cf. grisea (unica presente).
Infine, una femmina e un maschio di Omocestus rufipes.
Carmine
Dare un nome agli organismi che osserviamo, identificarli, riconoscerli, è innanzitutto un esercizio che appaga l'innato desiderio di scoperta e conoscenza, insito nell'animo umano (Fontana - Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto).
Grazie, un altro lotto di cavallette finalmente ha un nome. Spero di riuscire a fotografare il Barbitistes che è sempre abbondante sulla rosa davanti alla scala di casa, in montagna. E' tipo il B.alpinus che ho già messo, ma quella foto veniva da Piateda. Mi sa però che questa specie sia più precoce. Comunque la prossima settimana faccio un giro nelle Orobie del Morbegnese e spero così di fotografare qualche cosa di nuovo. Una domanda a Carmine: ci sono degli habitat particolari dove conviene che io cerchi? Sin'ora sono andato per prati e pascoli ad istinto, ma forse sarebbe meglio impegnarsi in ricerche mirate. Nei boschi ci sono ad esempio dei mini-grilli che forse meritano attenzione...
----------- "La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes)
...Una domanda a Carmine: ci sono degli habitat particolari dove conviene che io cerchi? Sin'ora sono andato per prati e pascoli ad istinto, ma forse sarebbe meglio impegnarsi in ricerche mirate. Nei boschi ci sono ad esempio dei mini-grilli che forse meritano attenzione...
----------- "La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes)
Scusa Paride, leggo solo ora la tua domanda. I piccoli grilli di cui parli, molto probabilmente si tratta di Nemobius sylvestris, molto comuni e abbondandi nella lettiera, peraltro anche segnalato in quelle zone. Per quanto riguarda il Barbitistes, oltre a B. alpinus, che preferisce i ripidi pendii sassosi e soleggiati, non molto boscosi, potresti provare a trovare il più orientale B. serricauda. Non avendo però esperienze dirette, mi limito a suggerirti gli ambienti presi dalla "solita" letteratura, dalla quale leggo che questa specie predilige in genere ambienti submontani, e lo si può reperire su vegetazione arborea e arbustiva, come rovi, nocciolo, carpino nero, delle cui foglie si nutre, oltre ad avere una dieta parzialmente zoofaga. E' maggiormente attivo al crepuscolo e di notte, dove nelle ore serali è stato spesso osservato scendere su vegetazione erbacea. Forse si fa ancora in tempo a trovare qualche adulto.
Carmine
Dare un nome agli organismi che osserviamo, identificarli, riconoscerli, è innanzitutto un esercizio che appaga l'innato desiderio di scoperta e conoscenza, insito nell'animo umano (Fontana - Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto).
Questa femmina è stata fotografata oggi dall'amico Giorgio a San Luigi di Sazzo (versante delle Orobie in comune di Ponte Valtellina) mentre piombava su un tavolo.
Immagine: 67,1 KB
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Inserito il - 25 agosto 2009 : 00:33:07
Classe: Hexapoda Ordine: Orthoptera Famiglia: Meconematidae Genere: Meconema Specie:Meconema thalassinum
Sempre nelle Orobie, in comune di Caiolo, loc. Bariletti, m 710. Mi scuso per la qualità della foto, ma c'era il sole radente sul balcone e mi è praticamente volata sulla carta assorbente che avevo messo ad asciugare.
Meconema thalassinum 211,71 KB
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Modificato da - Mantis in data 12 settembre 2010 14:46:47
Ciao Paride, tutte le foto dei Barbitistes (1-6 e 8) ritraggono, a mio parere, l'obtusus (= alpinus per Fontana et al., ma quest'ultimo è considerato, ad oggi, ancora un sinonimo).
La foto 7 ritrae un maschio di Meconema thalassinum, specie arborea, a distribuzione piuttosto puntiforme e difficilmente individuabile, occupando la parte alta delle chiome degli alberi. E' prettamente zoofaga.
Lultima specie, il Tetrigidae, è ancora un giovane, ma direi si tratti quasi certamente di Tetrix bipunctata.
Carmine
Dare un nome agli organismi che osserviamo, identificarli, riconoscerli, è innanzitutto un esercizio che appaga l'innato desiderio di scoperta e conoscenza, insito nell'animo umano (Fontana - Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto).