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 Amanita battarrae (Boud.) Bon
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Enzo Musumeci
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Inserito il - 21 giugno 2007 : 18:21:43 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Amanita battarrae (Boud.) Bon, Docums Mycol. 16(no. 61): 16 (1985)

Position in classification:
Pluteaceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Basidiomycetes, Basidiomycota, Fungi
Basionym:
Amanitopsis battarrae Boud. 1902
Current Name:
Amanita battarrae (Boud.) Bon, Docums Mycol. 16(no. 61): 16 (1985)
Synonymy:
Amanita inaurata var. umbrinolutea Gillet, Les Hyménomycètes ou description de tous les champignons (fungi) qui croissent en France (Alençon): 42 (1874)
Amanita umbrinolutea var. flaccida D.A. Reid, Notes R. bot. Gdn Edinb. 44(3): 517 (1987)
Amanita vaginata var. battarrae (Boud.) E.-J. Gilbert [as 'battarae'], Le Genre Amanita Persoon (Lons-le-Saunier): 147 (1918)
Amanitopsis battarrae Boud., Bull. Soc. mycol. Fr. 18: 272 (1902)
Amanitopsis vaginata var. umbrinolutea (Secr. ex E.-J. Gilbert) Wasser, Ukr. bot. Zh. 45(6): 77 (1988)
DATI : INDEX FUNGORUM




ECOLOGIA – HABITAT


Rodersdorf (CH) 20 Ottobre 2006

Temperatura: 12°-18° Umidita’:100-69 %

HABITAT : Zona collinare pianeggiante 440 m.s.l.m.
Limite boschivo, margine sentiero naturale in tratto subtermofilo con (Quercus-Fagus-Carpinus), su terreno calcareo-argilloso, substrato misto argilloso-sassoso povero di carbonati, superficie molto compatta con breve strato di lettiera in rapida decomposizione , parzialmente colonizzata da muschi, presenza di graminacee e piccole piante boschive. Rinvenuti 4 esemplari vegetavano nelle vicinanze di Quercus.

Altre specie rinvenute nelle vicinanze: Amanita ceciliae (Berk. & Broome) Bas – Psilocybe crobula (Fr.) Singer – Coprinopsis acuminata (Romagn.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo.


Altre raccolte studiate : Rodersdorf (CH) 16.6.2007. 1 esemplare sotto Fagus
Rodersdorf (CH) 16.6.2007. 1 esemplare sotto Abies alba




DESCRIZIONE MACROSCOPICA :


Cappello : 3-8 cm, inizialmente subconico-campanulato poi campanulato espanso infine disteso con umbone brevemente accennato, superficie solitamente liscia senza residui del velo, debolmente umida-untuosa. Negli esemplari maturi si notano delle brevi depressioni o leggeri avvallamenti. Margine sin dall’inizio marcatamente scanalato-pettinato. Le colorazioni variano dal bruno-olivastro, grigio-olivastro fino a ocra-brunastro, le tinte sono disposte a zone, evocanti delle pseudozonature concentriche.

Lamelle : abbastanza fitte frammiste a lamellule,sottili e di fragile consistenza, moderatamente arcuate e libere al gambo. Filo lamelle con evidente colorazione brunastra disposta in modo discontinuo (tratteggiata) lungo il tagliente.

Gambo : 8-16 cm, lungamente cilindrico,subfistoloso, leggermnte ingrossato in basso con base conglobata alla volva. Caulocute rugosetta rivestita interamente da una fine squamettatuta fioccosiforme brunastra ben presto dissociata e formante delle minutissime zigrinature o screziature uniformi.

Volva : lacera in due-tre lobi, moderatamente persistente, inguainante ma anche membranosa e libera al gambo. Inizialmente biancastra infine puo’ assumere delle tinte ocraccee-aranciate a dipendenza delle variabili condizioni meteo.

Carne : molto tenera, poco rilevante, piuttosto fibrosetta nel gambo. Odore e sapore poco rilevante. I corpi fruttiferi dopo la raccolta vanno molto rapidamente in decomposizione , anche se conservati nel frigo. Le analisi micro vanno effettuate il piu’ rapidamente possibile.



DESCRIZIONE MICROSCOPICA :


Polvere sporale : Biancastra in massa

Spore : 10-13 x 10-12,5 my, (alcune macrospore 15x15), ialine, liscie, inamiloidi, globulose-rotondeggianti fino a quasi sferiche di solito con grossa guttula centrale, membrana mediamente spessa con apicolo prominente marcatamente evidenziato.

Basidi : 38-55 x 10-18 my, tetrasporici, prevalentemente subclaviformi.

Cheilocistidi : non osservati, cellule marginali subpiriformi-claviformi o subsferopedunculate.

Pleurocistidi : non osservati

Subimenio: composto da cellule irregolarmente angolose-cilindroidi fino a subglobose,nella trama imeniale sono presenti le ife Oleifere ?, Laticifere ?.

Epicute : rivestimento pileico gelificato, primo strato di ife esterne in parte collassate immerse nello strato glassato-gelificato. Secondo strato fi ife suferficiali larghe 2,5-7 my, a struttura tricodermica, disposte parallele o confusamente intrecciate con pigmento brunastro intracellulare, presenza di ife Oleifere ? Laticifere ?.
Subcute differenziata con ife lungamente cilindriche-suballantoidi a tratti rigonfie-subvescicolose.

Velo generale : ife di raccordo larghe 2-8 my, lungamente cilindriche con parete mediamente spessa senza giunti a fibbia,poco ramificate. Cellule terminali tipologicamente molto variabili, da irregolarmente cilindroidi-suballantoidi, claviformi-ovaliformi o sferopedunculate fino a marcatamente sferociformi a volte con pigmento brunastro intracellulare. Le misure sono 30-110 x 22-52 my.

Giunti a fibbia : Assenti in tutti i tessuti.






OSSERVAZIONI :



Le raccolte documentate collimano perfettamente con l’entita’ descritta da Mido Traverso nella sua opera „IL GENERE AMANITA IN ITALIA“, impreziosita dai disegni al tratto realizzati superbamente dal grande Ernesto Rebaudengo.
Nella verifica dettaglio-comparazione sull’intrigante complesso delle specie confluite nella Sezione Vaginatae, vedi ( A.spadicea, A.umbrinolutea, A.badia )…per citarne alcune. Amanita battarrae secondo la mia impressione appare una entita’ ben differenziata, tuttavia come spesse volte accade nella Micologia, esistono opinioni divergenti oltre a differenti interpretazioni. Mentre alcuni autori non condividono l’idea di concedere alla specie un’ampia autonomia, in quando ritengono che non abbia delle caratteristiche specifiche di differenziazione dalle sue consimili, per altri autori invece il taxon rappresentato, possiede delle peculiarita’ sufficientemente evidenziate e la ritengono quindi una specie „buona“ a tutti gli effetti.
Nelle tre collezioni studiate con raccolte effettuate in diverse aree microclimatiche e in differenti stagioni, ho avuto modo di verificare l’assoluta stabilita’ dei caratteri morfocromatici e microscopici.
Nell’osservazione critica della specie, la prima differenza che risalta subito all’occhio sono le proporzioni decisamente inferiori, 3-8 cm,..inoltre la delicata fragilita’ dei corpi fruttiferi dal portamento esile-fragile, lo strato carnoso poco rilevante. Il cappello in superficie conformato da varie gamme di colorazioni ( bruno-olivastro, grigio-olivastro, ocra-brunastro), evocanti delle zonature concentriche, mentre sono molto piu’ sfumate o assenti in altre specie della Sezione e che conferiscono alla cuticola perennemente intrisa da leggera viscosita’ un aspetto davvero inconfondibile.
Il margine appare nettamente striato o meglio grossolanamente scanalato fino ad assumere negli esemplari maturi un aspetto di vere e proprie costolature.
Altro elemento eclatante di distinzione sono le lamelle con filo marcatamente colorato di bruno. Questa peculiarita’ sempre presente nelle tre raccolte effettuate, dimostra come questo sia un carattere costante e tipico della specie !
Le colorazioni bruniccie visibili sul tagliente, se osservate a ingrandimento x 1000 al microsccopio, si rivelano essere dei grumi addensati, probabilmente del fluido rassodato in granuli rilasciato dalle ife Oleifere ?..o laticifere ?,…(nella moderna classificazione delle ife escretrici proposta dal prof.Clemencon le ife vascolari riscontrate dovrebbero essere classificate come „Gloeopleurogene“ ma hanno un comportamento piu da ife laticifere) la cui presenza risulta molto difficile da individuare in prossimita’ dell’orlo lamellare, mentre appaiono molto piu’ evidenti nella trama imeniale all’interno.
Un’ultima considerazione riguarda la diffusione della specie che sembrerebbe essere decisamente rara nella flora micologica basilese, ma potrebbe benissimo essere localmente diffusa nelle foreste subalpine o appennine-supramediterranee.



















Modificato da - vladim in Data 20 gennaio 2016 11:35:03

Enzo Musumeci
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Ordine: Agaricales Famiglia: Amanitaceae Genere: Amanita Specie:Amanita battarrae
Amanita battarrae (Boud.) Bon

HABITAT : Zona collinare pianeggiante 440 m.s.l.m.
Limite boschivo, margine sentiero naturale in tratto subtermofilo con (Quercus-Fagus-Carpinus), su terreno calcareo-argilloso, substrato misto argilloso-sassoso povero di carbonati, superficie molto compatta con breve strato di lettiera in rapida decomposizione , parzialmente colonizzata da muschi, presenza di graminacee e piccole piante boschive. Rinvenuti 4 esemplari vegetavano nelle vicinanze di Quercus.


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Amanita battarrae (Boud.) Bon

HABITAT : Zona collinare pianeggiante 440 m.s.l.m.
Limite boschivo, margine sentiero naturale in tratto subtermofilo con (Quercus-Fagus-Carpinus), su terreno calcareo-argilloso, substrato misto argilloso-sassoso povero di carbonati, superficie molto compatta con breve strato di lettiera in rapida decomposizione , parzialmente colonizzata da muschi, presenza di graminacee e piccole piante boschive. Rinvenuti 4 esemplari vegetavano nelle vicinanze di Quercus.

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Cappello : 3-8 cm, inizialmente subconico-campanulato poi campanulato espanso infine disteso con umbone brevemente accennato, superficie solitamente liscia senza residui del velo, debolmente umida-untuosa. Negli esemplari maturi si notano delle brevi depressioni o leggeri avvallamenti. Margine sin dall’inizio marcatamente scanalato-pettinato. Le colorazioni variano dal bruno-olivastro, grigio-olivastro fino a ocra-brunastro, le tinte sono disposte a zone, evocanti delle pseudozonature concentriche.

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Cappello : 3-8 cm, inizialmente subconico-campanulato poi campanulato espanso infine disteso con umbone brevemente accennato, superficie solitamente liscia senza residui del velo, debolmente umida-untuosa. Negli esemplari maturi si notano delle brevi depressioni o leggeri avvallamenti. Margine sin dall’inizio marcatamente scanalato-pettinato. Le colorazioni variano dal bruno-olivastro, grigio-olivastro fino a ocra-brunastro, le tinte sono disposte a zone, evocanti delle pseudozonature concentriche.

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Cappello : 3-8 cm, inizialmente subconico-campanulato poi campanulato espanso infine disteso con umbone brevemente accennato, superficie solitamente liscia senza residui del velo, debolmente umida-untuosa. Negli esemplari maturi si notano delle brevi depressioni o leggeri avvallamenti. Margine sin dall’inizio marcatamente scanalato-pettinato. Le colorazioni variano dal bruno-olivastro, grigio-olivastro fino a ocra-brunastro, le tinte sono disposte a zone, evocanti delle pseudozonature concentriche.

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Cappello : 3-8 cm, inizialmente subconico-campanulato poi campanulato espanso infine disteso con umbone brevemente accennato, superficie solitamente liscia senza residui del velo, debolmente umida-untuosa. Negli esemplari maturi si notano delle brevi depressioni o leggeri avvallamenti. Margine sin dall’inizio marcatamente scanalato-pettinato. Le colorazioni variano dal bruno-olivastro, grigio-olivastro fino a ocra-brunastro, le tinte sono disposte a zone, evocanti delle pseudozonature concentriche.

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Lamelle : abbastanza fitte frammiste a lamellule,sottili e di fragile consistenza, moderatamente arcuate e libere al gambo. Filo lamelle con evidente colorazione brunastra disposta in modo discontinuo (tratteggiata) lungo il tagliente.

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Lamelle : abbastanza fitte frammiste a lamellule,sottili e di fragile consistenza, moderatamente arcuate e libere al gambo. Filo lamelle con evidente colorazione brunastra disposta in modo discontinuo (tratteggiata) lungo il tagliente.

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Gambo : 8-16 cm, lungamente cilindrico,subfistoloso, leggermnte ingrossato in basso con base conglobata alla volva. Caulocute rugosetta rivestita interamente da una fine squamettatuta fioccosiforme brunastra ben presto dissociata e formante delle minutissime zigrinature o screziature uniformi.

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Gambo : 8-16 cm, lungamente cilindrico,subfistoloso, leggermnte ingrossato in basso con base conglobata alla volva. Caulocute rugosetta rivestita interamente da una fine squamettatuta fioccosiforme brunastra ben presto dissociata e formante delle minutissime zigrinature o screziature uniformi.

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Gambo : 8-16 cm, lungamente cilindrico,subfistoloso, leggermnte ingrossato in basso con base conglobata alla volva. Caulocute rugosetta rivestita interamente da una fine squamettatuta fioccosiforme brunastra ben presto dissociata e formante delle minutissime zigrinature o screziature uniformi.

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Gambo : 8-16 cm, lungamente cilindrico,subfistoloso, leggermnte ingrossato in basso con base conglobata alla volva. Caulocute rugosetta rivestita interamente da una fine squamettatuta fioccosiforme brunastra ben presto dissociata e formante delle minutissime zigrinature o screziature uniformi.

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Volva : lacera in due-tre lobi, moderatamente persistente, inguainante ma anche membranosa e libera al gambo. Inizialmente biancastra infine puo’ assumere delle tinte ocraccee-aranciate a dipendenza delle variabili condizioni meteo.

Carne : molto tenera, poco rilevante, piuttosto fibrosetta nel gambo. Odore e sapore poco rilevante. I corpi fruttiferi dopo la raccolta vanno molto rapidamente in decomposizione , anche se conservati nel frigo. Le analisi micro vanno effettuate il piu’ rapidamente possibile.

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Volva : lacera in due-tre lobi, moderatamente persistente, inguainante ma anche membranosa e libera al gambo. Inizialmente biancastra infine puo’ assumere delle tinte ocraccee-aranciate a dipendenza delle variabili condizioni meteo.

Carne : molto tenera, poco rilevante, piuttosto fibrosetta nel gambo. Odore e sapore poco rilevante. I corpi fruttiferi dopo la raccolta vanno molto rapidamente in decomposizione , anche se conservati nel frigo. Le analisi micro vanno effettuate il piu’ rapidamente possibile.

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Volva : lacera in due-tre lobi, moderatamente persistente, inguainante ma anche membranosa e libera al gambo. Inizialmente biancastra infine puo’ assumere delle tinte ocraccee-aranciate a dipendenza delle variabili condizioni meteo.

Carne : molto tenera, poco rilevante, piuttosto fibrosetta nel gambo. Odore e sapore poco rilevante. I corpi fruttiferi dopo la raccolta vanno molto rapidamente in decomposizione , anche se conservati nel frigo. Le analisi micro vanno effettuate il piu’ rapidamente possibile.

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