Inserito il - 10 giugno 2007 : 17:55:57
Classe: Dicotyledones Ordine: Solanales Famiglia: Solanaceae Genere: Atropa Specie:Atropa bella-donna
E' una pianta molto pericolosa se ingerita ed i cui derivati sono ancora adesso di larghissimo uso in medicina per tantissime patologie, alcune anche particolarmente gravi. Un uso molto frequente (e senz' altro più "tranquillo") è nel corso delle visite oculistiche, dove abitualmente vengono messe alcune gocce di atropina sul globo oculare per provocare la midriasi (ovvero la dilatazione delle pupille), per consentire una migliore visione della retina. E' questo anche il motivo per cui la pianta viene chiamata belladonna, in quanto la midriasi pare fosse particolarmente apprezzate un tempo, in quanto si riteneva conferisse allo sguardo delle donne un particolare fascino. Sconsiglio decisamente qualsiasi uso della belladonna sia "estetico" che di altro tipo. Tenete anche presente che il nome del genere deriva dal greco "Atropos", che era il nome di una delle tre Parche, cui era affidato il compito di recidere il filo della vita dei comuni mortali, proprio ad indicarne gli effetti letali.
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marz
Modificato da - Centaurea in Data 27 maggio 2019 16:17:21
Conosco l'uso dell'atropina per il trattamento vagolitico d'emergenza, per contrastare le aritmie acute dopo infarto del miocardio... un ruolo triste insomma... seppure utile... può salvare la vita... anzichè troncarla...
Certo non si può dire che la bella-donna non abbia dei bei fiori... anzi... fotografati bene peraltro
Grazie marz.
Ciao Monia
Il comando divino di dominare la natura non è a scopi distruttivi (Giovanni XXIII)
Grazie Monia per il tuo intervento. Ovviamente sconsigliavo l' uso "fai-da-te" dei principi attivi dell' Atropa bella-donna e non quello medico, anche perchè in alcuni casi l' atropina è considerata un farmaco salva-vita. Posso aggiungere a proposito della belladonna che nel medio-evo era conosciuta come erba delle streghe e pare fosse usata dalle nel corso dei Sabba, in quanto a dosi sub-letali provoca fuga di idee, irrequietezza, tremori agli arti, allucinazioni acustiche e visive.