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Come vorrei un'ospite del genere sulle mie piante!!
Tiziana
"Osservare le farfalle è gioia pura: ...è un'attività che, se non sconfigge il tempo, almeno lo sospende, tutto il resto intorno si scolora e rimane solo l'attimo che stiamo vivendo." Vladimir Nabokov
Da queste parti d'Italia succede spesso: ho due caprifogli in giardino, piccoli, da talee prese in giro un paio d'anni fa, e trovo larve di reducta tutti gli anni, a volte anche 5 o 6 sulla stessa pianta.
Paradossalmente è più facile vederli quando sono molto piccoli, perché mangiano l'apice della foglia lasciando solo la venatura centrale intatta, appena posso metto qualche foto. Qui si intuisce nella prima foto, dove la larvetta è in muta.
Quella larve tra, ora infatti è come l'altra sia per coloro che per grandezza. Paolo, dopo la prima fase in cui mangiano l'apice delle foglie, dove vanno? Non vorrei perderle di vista. Grazie per le indicazioni
Di solito non si spostano molto e si impupano anche sullo stesso rametto, ma vengono parassitati e predati in gran numero, se le vuoi seguire faresti meglio a tagliare il ramo alla base, metterlo in un recipiente con acqua chiudendo l'imboccatura per evitare che i bruchi raggiungano l'acqua e affoghino, e tenerlo in casa, in un posto ben illuminato ma non al sole diretto, magari in una bacinella per raccogliere gli escrementi . Controlla soprattutto che non ci siano ragni o larve di sirfidi e simili...
Il caprifoglio con la base del rametto in acqua dura tantissimo e spesso mette radici (è così che ho fatto le mie talee, allevando bruchi ), i bruchi non lasciano la pianta e quindi non serve nemmeno un contenitore, è un allevamento decisamente facile.
Credo che la frequenza di L. reducta nei giardini dell'Italia centrale, paragonata alla relativa apparente scarsità della congenere L. camilla anche al nord, sia dovuta principalmente alle diverse preferenze ecologiche delle due specie:
- reducta è legata ai caprifogli rampicanti, inclusi gli ornamentali, che vegetano anche in pieno sole e in condizioni più aride, e depone spontaneamente anche sulle siepi di Symphoricarpus
- camilla è legata ai caprifogli a portamento arbustivo, come Lonicera xylosteum (e forse Lonicera nigra), specie più sciafila che vive in boschi di latifoglie e in contesti mediamente più umidi: Link
Forse è la preferenza di L. camilla per Lonicera xylosteum che ne limita la diffusione verso sud, mi piacerebbe sapere se i bruchi sono stati trovati da qualcuno su altre lonicere (in cattività non conta, si mangiano qualsiasi caprifoliacea o quasi, conta dove depone la femmina)
Voi nordici con giardino , piantate caprifogli pelosi (Lonicera xylosteum appunto) e vediamo se i camillini arrivano...
..straordinarie le forme della crisalide, non saprei per quali motivi possano avere tali protuberanze e a cosa possano servire, visto inoltre che la pianta nutrice non ha elementi di questo colore e forma da imitare. Ho notato anche che la pupa si muoveva, ogni giorno era in posizione diversa, piegata una volta a destra una volta a sinistra...
...oggi 17 giugno, mentre il primo bruco nella sua crisalide è ancora nel box, appena esco sul giardino il mio sguardo è catturato da questa meraviglia...
... la pagina superiore me l'ha fatta vedere solo una volta e difreta, si vede che ancora non era pronta a volare via. E' la prima volta che vedo la L.reducta, e vederla a casa in tutto il suo ciclo vitale è stato molto bello.