Inserito il - 27 febbraio 2014 : 14:44:38
Nazione: Italia Regione: Liguria Provincia: GE Comune: Casarza Ligure Localitŕ:
Ciao a tutti
Oggi vi voglio raccontare un’escursione che ho fatto il 24/02/2014. I due monti dove vi porterò non sono molto conosciuti al grande pubblico, ed è proprio per questo che ve li descriverò molto volentieri. Questo perché non hanno nulla da invidiare a monti liguri ben più famosi.
Iniziamo…
Per raggiungere il punto di partenza dell’escursione bisogna uscire dall’autostrada al casello di Sestri Levante. Alla prima rotatoria girare a sinistra e seguire le indicazioni per Casarza Ligure. Una volta raggiunta Casarza la si supera proseguendo sulla strada principale. Dopo poco più di un chilometro si trova una strada che sale sulla sinistra con indicazione “Bargone”. Fate attenzione perché questa deviazione rimane subito dietro a una curva. Si raggiunge quindi l’abitato di Bargone e nel parcheggio libero si può lasciare l’auto.
Dopo avere fatto un pezzetto di asfaltata che passa in mezzo ad alcune abitazioni arriviamo al vero inizio del sentiero che si preannuncia con una piccola scalinata.
Continuiamo sul sentiero che è sempre in salita ma agevole e in una specie di scarpata sulla nostra destra possiamo notare una felce molto particolare e non propriamente comune. E’ la Felcetta lanosa (Notholaena marantae); questa felce oltre a vivere bene (a differenza di molte altre felci) su suoli secchi ed assolati si adatta a vivere bene su suoli serpentinitici che sono dannosi per molte altre piante contenendo metalli pesanti quali il magnesio. Non è questo il caso perché in questa stazione la troviamo sul diaspro rosso.
Arriviamo in breve al Passo dell’Incisa; non è molto evidente che sia un passo ad eccezione del fatto che ci troviamo in un quadrivio di sentieri. Quello da cui siamo arrivati, sulla sinistra si andrebbe al paese di Tassani, dritti si andrebbe verso l’agriturismo di Case Gromolo, noi invece proseguiremo a destra.
La vegetazione è molto particolare e si notano molti cespugli spinosi (in primo piano nella prossima foto). E’ la famosa ginestra di Salzmann (Genista salzmanni) che quando fiorisce (verso giugno) colora di giallo questi pendii. E’ una pianta endemica e assume la classica posizione a sfera per limitare l’evapotraspirazione.