Inserito il - 04 gennaio 2007 : 18:45:49
Nazione: Italia Regione: Abruzzo Provincia: CH Comune: Atessa Localitŕ: Monte Pallano
Parco archeologico-naturalistico di M.Pallano, così è denominata l’area di questo piccolo monte (1020 mt), situato nell’Abruzzo meridionale, a poco più di 20 km dal mare. Non è molto esteso, ma al suo interno vi si trova una sorprendente diversità di ambienti, piante e animali. Per questo è stato anche indicato come sito SIC. Ma per l’immaginario della gente del posto, è più che un semplice monte, nel corso del tempo il suo nome è stato avvolto da un alone magico e misterioso, con boschi popolati di folletti, tesori nascosti di briganti, gallerie segrete, muri in pietra eretti da uomini ciclopici, ecc. Di certo in passato, grazie alla sua posizione strategica da cui si poteva dominare un ampio tratto della costa adriatica, è stata abitata dall’uomo, che ha lasciato evidenti testimonianze. Nonostante il pesante impatto antropico, ha conservato nel tempo una buona naturalità, soprattutto riguardo la flora. Negli ultimi due anni, mi sono divertito nel rilevare le piante presenti, individuando finora 840 specie diverse, fra spontanee e spontaneizzate.
Inserisco alcune immagini, per dare un po l’idea degli ambienti.
4) un’impenetrabile lecceta, ricca di specie arbustive mediterranee (lentisco, terebinto, alterno, fillirea, corbezzolo, ecc), particolarmente suggestiva a primavera, quando è macchiata qua e la dalla fioritura rosa dell’albero di Giuda, e in estate, con la fioritura dei cisti.
5) a poca distanza, un’ambiente completamente diverso: la faggeta, con maestosi alberi. Crescono ad un’altitudine di 700-800 mt, al di sotto del limite inferiore vegetazionale per queste piante (nel centro Italia), ma evidentemente hanno trovato un microclima adatto. Importante è la presenza dell’Agrifoglio.
6) il bosco misto è la formazione arborea più estesa, in cui prevalgono, a seconda delle stazioni, il Cerro o la Roverella. Ad esse si accompagnano le diverse specie di Aceri, Frassini, Carpini, Sorbi e in maniera più sporadica il Tiglio e altre rosacee.
18) “Il lago che non c’è” La prateria ovale al centro è una parte del Lago Nero, una depressione carsica, dove, in occasione di annate con abbondanti piogge e nevicate, le acque si raccolgono formando un vero e proprio lago. La sua formazione pero è sporadica e temporanea.