Inoltro una domanda a proposito di questo genere: tutti i suoi esponenti presentano le ornamentazioni in corrispondenza delle suture?
Quali parametri esistono per distinguere una specie dall'altra? In Sardegna con quell ornamentazioni dovrebbe esserci solo P. papillaris, qualcuno me lo può confermare? un carissimo saluto Frantzì
Ciao Sandro, secono le check-list in Sardegna è presente solo P. papillaris, personalmente confermo e aggiungo che non è nemmeno tanto frequente, anzi! Al momento non ho foto di Papillifera papillaris sarde, ma appena le avrò le posterò con piacere! un carissimo saluto Frantzì
ho aperto un post sul diverbio sorto sul nome di questa specie,Era sempre stata Papillifera papillaris ma ora pare sia stato riesumato il nome dato da Linneo ad una specie dubbia: Papillifera bidens (Linneo, 1758)
nella check list rimane come P. papillaris mentre nella check list europea è diventata P. bidens e tutto in nome della stabilità della nomenclatura zoologica. ciao
E' un piacere sentir parlare finalmente di notizie per l'identificazione, identificazione che diventa difficile quando si è privi di bibliografia privi di cultura specifica e in'esperti. Aprofitto subito per far controllare i miei campioni. Papillifera papillaris come ho visto dovrò cambiare nome della specie, non è Sarda ma di Vieste(Lecce) 11mm.
Immagine: 149,85 KB
Sergio -------------------- Indagare per conoscere la natura è vivere (Settepassi)
Inserito il - 20 gennaio 2007 : 18:20:01
Classe: Gastropoda Famiglia: Clausiliidae Genere: Papillifera Specie:Papillifera solida
Papillifera solida ,Monte Argentario, 14mm., contrariamente a quanto ho letto mi pare di notare minuscole ornamentazioni sulla linea suturale. Immagine: 160,66 KB La checklist cita anche deburghiae, mentre Cossignani si sbizzarisce nelle forme.....insomma..... non si è mai sicuri!
Sergio -------------------- Indagare per conoscere la natura è vivere (Settepassi)
BENISSIMO!!!! Ben fatto ragazzi, la collaborazione comincia a funzionare. Laser OK è Papillifera solida,forse le papille si intravedono ma cercando proprio il pelo nell'uovo. Siciliaria OK è proprio la Papillifera deburghie del Locus tipico della Paulucci, questa specie e stata spesso messa in sinonimia con P.solida, forse da chi non la conosceva,secondo me è una specie endemica dell'isola calcarea in cui si trova Palizzi superiore circondata dal cristallino di Calabria. Consiglierei di farne delle buone foto in tre posizioni: fronte,dorso e laterale e di inserirle in un nuovo post riempiendo le caselle del taxon in modo di poterla richiamare quando serve senza perdere ore a cercarle nel forum. Per quanto riguarda il nome di Papillifera papillaris io lo terrei ancora in uso seguendo la nomenclatura della check list in attesa della decisione dell'ICNZ, poi se i Soloni opteranno per P.bidens cambieremo il nome. Per ora l'importante è sapere che è la stessa specie.
BENISSIMO!!!!! anche per me, Alessandro tu ordina e io eseguo, sempre che siano acettabili le mie fotografie, di più per ora non posso fare con i mezzi a mia disposizione, dimmi esplicitamente cosa vuoi e in che posizione la vuoi. Mi pare che per la solida le tre viste ci siano anche se fanno parte di tre campioni diversi o sbaglio? Bravo Agatino, almeno adesso l'ho vista in fotografia, chissa perchè Cossignani non l'ha presa in considerazione.
Sergio -------------------- Indagare per conoscere la natura è vivere (Settepassi)
Ciao Laser, La tua foto va benissimo,anche se il terzo esemplare copre il secondo. In ogni modo la specie così illustrata è molto ben riconoscibile. Non mi dire tu ordini,non ne ho ne il potere ne la volontà, voleva essere un consiglio per far si che tutti possano avere un punto di riferimento per la determinazione di una specie. Siamo solo all'inizio, ma quando le specie illustrate saranno molte, le nostre discussioni saranno molto più interessanti e le ricerche più stimolanti. Ognuno di noi conosce una piccola parte della verità ed è solo collaborando che possiamo progredire molto più in fretta anche sfruttando la grande possibilità di comunicazione che ci offre il forum. ciao ed a presto
vi faccio i complimenti perché le papillifere erano proprio le prossime che volevo mandare. ottime immagini veramente. se vi è possibile metteteci anche qualche vista obliqua, aiuta molto nel caso delle clausilie a vedere le lamelle che spesso sono nascoste
buongiorno a tutti; visto che si parla di papillifere, vi mando le immagini di esemplari di bidens/papillaris raccolti in zone assolate, per avere un po' una panoramica delle forme S.Cesarea (LE) Immagine: 174,43 KB Gozo, isole Maltesi Immagine: 174,92 KB isola di Favignana (TP) Immagine: 194,77 KB Rocca Calatafimi (SR) Immagine: 181,84 KB
gli ultimi due campioni che ho mandato sono fittamente costolati e potrebbero essere attribuiti alle varietà peculiaris (Monterosato, 1893) e affinis (Philippi, 1836) rispettivamente. penso però che il campo di variabilità per la bidens/papillaris sia talmente ampio che mettersi a distinguere varietà e sottospecie sia tempo perso. vi faccio notare che nel più volte citato "Cossignani" ci sono a parer mio alcuni errori macroscopici favoriti dall'ampia variabilità della bidens/papillaris; infatti l'esemplare attribuito alla Stigmatica stigmatica maritima a me sembra solo un esemplare sbiadito di bidens/papillaris; stessa cosa per il primo attribuito a Stigmatica kobeltiana. questo è confermato dall'assenza della plica palatale inferiore che in queste due specie è presente e ben visibile dall'apertura
Salve pure io voglio dare il mio piccolo contributo a proposito di Papillifera solida. Ne sono in possesso di alcune provenienti dalla rocca di Talamone ,sopra il porto . Se ne trovano numerose . Un caro saluto a tutti. Oliv
Bene Oliv, anche il tuo contributo è molto utile per vedere la variabilità di questo controverso gruppo nel quale per il momento non c'è niente di sicuro. Per un quadro più completo ci occorrerebbero le immagini di P.solida delle popolazioni liguri e di P.affinis/papillaris di Sicilia ed anche di provenienze extraitaliane.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo