ATTENZIONE! Considerata la situazione in cui versa la grande maggioranza delle acque pubbliche italiane, il Forum di Natura Mediterraneo ricorda che l’immissione non autorizzata di qualsiasi specie di pesce in acque pubbliche è illegale in quanto può mettere a rischio gli equilibri ambientali e minacciare gravemente la biodiversità. Particolare pericolo è rappresentato dall'introduzione di qualunque specie alloctona. In linea di principio sono da preferirsi immagini di pesci nel loro ambiente naturale o collocati temporaneamente in un acquario fotografico. Le foto di pesci morti sono in generale permesse solo in caso di individui deceduti per cause naturali (es: morie dovute a crisi anossiche o ad essiccazione di bacini, predazione, ecc.). Foto di individui morti dopo essere stati pescati sono ammesse solo in presenza di un reale interesse scientifico della cattura e comunque possono essere pubblicate solo dopo consultazione dei moderatori della sezione. Le foto di individui pescati (fotografati su nasse, retini o in mano) sono ammesse quando si tratti di individui in buona salute e ritratti nei pressi dell’ambiente di cattura, dunque non è possibile (in assenza di interesse scientifico, sempre previo consenso dei moderatori) pubblicare foto di pesci vistosamente feriti (eccettuate naturalmente le normali ferite dovute all’amo), colpiti con il raffio, tenuti tra le mani asciutte o fotografati in ambienti evidentemente lontani dal luogo di cattura (parcheggi, abitazioni, cucine, etc.). Non è inoltre consentito pubblicare nella sezione fotografie di pesci trattenuti in maniera scorretta (ad. es. per gli occhi).
Già sogno mentre il mio 91enne nonno racconta delle sue campagne e delle sue pescate...figuriamoci a fare un tuffo nelle limpide acque del 1844....mi rifaccio così, con tuffi cartacei, dopo i flop sul campo di quest'estate quando l'unico tuffo fatto è stato fatto dalle mie chiavi della Opel...perse nei tumultuosi flutti di qualche roggia cremasca....
Cenni sui PESCI D'ACQUA DOLCE della lombardia di F. De Filippi
Personalmente da anni ricerco sia nei mercatini sia nei robivecchi libri e quant'altro parlino di acque dolci. Spesso son andato anche più indietro nel tempo cercando documenti granducali e della Repubblica di Siena, spesso da annotazioni anche cinquecentesche si ha un quadro completo che aiuta l'ittiologo di oggi. Ad esempio su studi di certi carteggi si sa o meglio si capisce come certi pesci si siano diffusi o abbiano passato certe zone o semplicemente ci accorgiamo che adesso è tutto diverso.
Grazie, mi hai fatto un regalo! ciao
Massimo
------------------------ NO ALL'AEROPORTO,NO AMPUGNANO!
Mi aggiungo ai ringraziamenti! Questi documenti "d'epoca" sono assai preziosi per cercare di capire al giorno d'oggi cosa c'era e cosa è stato messo nelle nostre acque. Andrea
"Gli uomini raramente imparano ciò che credono già di sapere" B. Ward