ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
Nel varesotto: Rospo = Sciàtt Salamandra = Roesascia o Bissa rosa (con la Umlaut sulla o") I nostri vecchi dicevano, ammazzando i condizionali: "Se l'Urbiseu gà videss e la Bissa rosa gà sentiss, poca gent al mund ghè sariss!" Raganella = Ranéta Natrici (ma anche biacchi e saettoni)= Ratèra Biacco = Bilurdùn Orbettino = Orbiseu (con la eu francese ) Girini = I Bòtul Ramarro = Ghèzz
Qui, dove si parla comunque un dialetto di tipo lombardo,
rospo = sciatt (poru sciatun, el me sciatun, si dice ai bambini piccoli per coccolarli) rana di qualsiasi tipo = rana (biott cume una rana) raganella = verderaca (si recitava un indovinello in cui la raganella era la protagonista: "sott al punt da ciff e ciaff gh'eva sott margnif margnaf, cun la vesta verdusina, cavalier chi l'induvina") salamandra = rusàscia
Per girini e tritoni non ho mai sentito denominazioni particolari, ma chiederò a mio papà (classe 1929 e cultore del dialetto locale).
Vedo solo adesso la discussione e do il mio piccolo contributo: Ziano Piacentino estremo nord-ovest dell´ex granducato di Parma e Piacenza ora Emilia, al confine con l´oltrepo pavese Rosp - rospo Ragna - rana Babi - raganella Scrolacü - girino Terejgula - tritone, le "e" si pronunciano come la "e" di Napule in dialetto napoletano. Anche se in ritardo spero di essere stato utile Renato
Segnalo un interesante articolo sui nomi della salamandra nell'arco alpino, tra dialetti tedeschi e neolatini:
Hubert Klausmann / Thomas Krefeld, Béttarmèndle und piovana. Zur Dämonisierung und Tabuisierung des Salamanders in Friaul und anderenorts, in Sive Padi ripis Athesim seu propter Amoenum. Studien zur Romanität in Norditalien und Graubünden: Festschrift für Giovan Battista Pellegrini, herausgegeben von Johannes Kramer, Hamburg: Helmut Buske Verlag, 1991, 196-205, qui: Link
Barbaxx
Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
Ciao, Mauro! Il mio contributo a questo post sui nomi degli anfibi sardi....in lingua gallurese : Raganella tirrenica: 'ranocchja', 'ranucchjeddha' discoglosso sardo: 'ruspu', 'ruspittu' rospo smeraldino: 'ruspu', 'ruspittu' euprotto sardo: 'tarrantula di moddhu' (trad. 'geco d'acqua') Spero di esserti stata utile. Un saluto! Caterina
Nel crotonese i rospi vengono chiamati "rùaspi", le rane "ranùnchie", le raganelle "raganeddre",i girini"tummariaddri" le lucertole "lacèrte" o "lucèrte", la vipera "vìpara" la variante melanica del biacco "curzùne", il cervone "mpasturavacche", i serpenti in genere "serpi", l'orbettino e la luscegnola "ciricìglia" o "ciricigghjia" i gechi "sasamìle'' ele tartarughe si chiamano "lióna" (Pl. lióne) ma è perlopiù riferito alle Emys.
Acc... che figuraccia ! Non sapevo che facessi il Guardiaparco !! Quindi fai il lavoro più bello del mondo nel posto più bello del mondo !!! Grazie ancora per le informazioni
Moh non esagerare...diciamo che è un bel lavoro e come tutti i lavori ci sono i pro e i contro...sulla zona non ci lamentiamo Se non ci sei stato la prossima volta ti consiglio di farti un giro nel bosco del Sasseto...quello si che è bello, confina con la riserva nella zona sud, presso la frazione di Torre Alfina, in primavera è magnifico.
Anfibi: rana-raina rospo-baggiu, probabilmente ha la stessa radice etimologica di babbi o babbio del dialetto piemontese; nei dialetti liguri il nesso BBI si trasforma in GGI come ad esempio gabbia>gaggia o rabbia>raggia. tutti i girini-giin salamandra-canfenestra, etimologia sconosciuta
Rettili lucertola-sgrivua, altre varianti liguri sono: sgrigura, grigua, sgrigiua, e a Taggia laguéta cioè piccolo ramarro ramarro-angoeu dal latino LANGURUS, con pronuncia francese lucertola ocellata-lagoeu, saettone e colubro lacertino-rataia