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Tempo permettendo, quest’anno mi sono ripromesso di “esplorare un po’ di zone della mia regione in cerca di specie nuove (per me ). Può essere un occasione per chi, come i “romani” non è molto distante, di visitare quest’area molto interessante
Borgo Cerreto (Pg) 08 05 2012
Immagine: 88,5 KB Una delle zone più belle e conosciute della regione, è l’area percorsa dal fiume Nera, che nasce nelle Marche, sui M.ti Sibillini e scorre poi nell’Umbria, per terminare nel Tevere all’altezza di Orte . il fiume scorre incassato in una gola profonda, sormontata da montagne calcare ripide e verdissime: in un posto così le specie di farfalle che è possibile incontrare sono molte, alcune poche frequenti in Italia centrale, come l’antiopa,la limenite camilla, l’Apatura ilia, la Coenonimpha dorus, e molte altre, queste, comunque, difficili da trovare anche qui.Il tratto del fiume che scorre nei pressi del paese di Borgo Cerreto, presenta tratti di prati, circondati da vegetazione ripariale che fanno presagire incontri interessanti. La stagione, qui è appena all’inizio, essendo un area abbastanza fredda che riceve poche ore di luce al giorno, queste un po’ di specie incontrate ieri..... Borgo Cerreto (Pg) 08 05 2012
La protagonista sui prati ieri mattina, è stata l’Euphydryas aurinia (Rottemburg, 1775) o Euphydryas provincialis Boisduval, [1828] a seconda di quale “ scuola di pensiero”tassonomico si voglia adottare. Fatto sta , se si sfoglia il Tolman, ancora si legge che la sua distribuzione in Italia centrale è limitata ai Monti Aurinci nel Lazio, e al Matese tra Abruzzo e Molise. In realtà nonostante sia descritta come specie rara , la farfalla in questione, è in questo periodo, la specie più comune in regione, al di sopra dei 700 mt : vi sono zone dove si assiste a concentrazioni impressionanti, cosa tra l’altro molto piacevole, data la bellezza della specie
Anche qui in Val nerina, nonostante l’ambiente non sia quello tipico ce ne sono molte, radunate intorno al timo fiorito, insieme alle altrettanto comuni Boloria dia
Speravo in un colpo di fortuna, e d’incontrare un’antiopa che qui si riproduce sui salici che crescono lungo le rive, ma mi sono dovuto accontentare di una grossa Nymphalis polychloros che banchettava su un biancospino...
Il clou della stagione dei Ropaloceri,per quanto riguarda la zona, è sicuramente l’estate avanzata, ma anche adesso non mancano specie interessanti, come il Cupido (Everes) alcetas
Mai visto prima: grande come un “grosso” icarus, e con un colore azzurro molto chiaro: la fascia arancio continua penso che non lasci dubbi nell’identificarlo come un, Plebejus (Plebejus) argyrognomon che comunque per me è una novità
Lasciato il corso del fiume,ho cambiato zona,. Dal paese di S. Anatolia di Narco sale una Strada fantastica, in direzione di Monteleone di Spoleto che attraversa una gola tra i contrafforti dei Monti Aspra e Coscerno
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Su queste montagne nidificano l'Aquila reale e il Lanario, lupi e gatti selvatici si muovono furtivi nei boschi, e, fino allo scorso anno, aveva preso dimora qui, un grosso maschio di Orso marsicano
Modificato da - stefanovet1958 in data 09 maggio 2012 12:53:25
Superato il Paese di Gavelli, inizia una zona interessantissima per le farfalle ( e non solo). Tra i boschi di faggio e cerri a circa 1200 mt. S.l.m. si aprono prati fantastici.........
Nella zona,abbastanza umida , i così detti “Laghetti di Gavelli”danno ospitalità a tritoni crestati e punteggiati: fino a qualche anno fa la zona ospitava anche l’ululone appenninico