ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
e come già detto, mentre Stefano cercava in tutti i modi di finire in acqua, Luca,Danio e Riccardo cercavano anfibi nelle vicinanze... ad un tratto,il rumore sullo foglie rileva la presenza del 2° smeraldino della nottata:
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alla fine, si sono viste più cose nel giardino di Danio che in tutta la piana!
Riposte le speranze notturne, si va a dormire verso le 3:00, con il pensiero alla mattinata successiva: la ricerca del Pelobate era appena iniziata!
Per adesso, pelobate trovato o no, vi dico che siete fantastici. E lo stagnetto di Danio quasi vale il viaggio...
Io ero alle prese con una conferenza di egittologia ("Le origini della scrittura nell'Antico Egitto"), tenuta dal mio amico dell'Università di Napoli Francesco Raffaele; evento per me davvero entusiasmante! Sabato e Domenica, però qualche escursione con lui l'ho fatta, in posti validi...
Tornando a voi, dall'entusiasmo con cui narrate, ho l'impressione che alla fine la bestiola l'avete trovata.
Tre-quattro ore di sonno, e si fa domenica mattina: di nuovo operativi! Rifornitici nel primo posto aperto (un pittoresco circolo ARCI di campagna, di quelli-che-solo-nella-Bassa-padana), ci siamo portati in un altro sito.
Una promessa m'impone di non precisare esattamente dove questo si trovi. Diciamo però che somiglia molto ad un posto che il Botticelli vedeva così.
Barbaxx
Modificato da - Barbaxx in data 04 aprile 2012 01:24:04
Ebbene sì, allo scoccare della mezzanotte del 1 Aprile 5 loschi figuri vagavano per le pianure della Bassa armati di idrofono, torce e retino, alla disperata ricerca dell'innominabile batrace con vanga... Andrea e Stefano hanno ben descritto l'atmosfera che si viveva quella notte, specialmente quando abbiamo iniziato a dubitare delle informazioni forniteci dalla nostra guida... In realtà ben presto abbiamo dovuto ricrederci, nonostante alcuni dei siti che abbiamo avuto il piacere di visitare appaiano davvero inusuali! Ma ecco qualche scatto ai protagonisti della serata, ovvero i rospi smeraldini!
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.....qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra.......
Modificato da - triturus in data 04 aprile 2012 22:54:13
"La distinction des espèces de limaces est extrêmement difficile, et aucun zoologiste n’est encore parvenu à quelque chose d’un peu satisfaisant sous ce rapport." H. M. DUCROTAY DE BLAINVILLE 1823
Caro Cmb, io non ho notato alcun Limax, solo qualche chiocciolina. In realtà il clima della nottata, secco e ventoso, era esattamente il contrario di quello che ci serviva.
Ma torniamo al giorno seguente. La nostra guida ci ha portati in un fantastico sito, stavolta dall'aspetto molto naturale (non era situato né in una zona malfamata, né in una periferia urbana, né in una campagna bonificata).
L'indicazione era molto, molto precisa: l'anno scorso qui è stato visto il pelobate (detto tra parentesi: quante volte avete sentito frasette come: "l'anno scorso qui era pieno di ululoni", "l'anno scorso qui ho trovato ventitré salamandre"?).
Avvicinandoci allo stagno, ci stupiamo felicemente: "ma questo stagno ha l'acqua!" (eravamo proprio messi male, la sera prima)! Tutt'intorno zampettavano felici tanti begli esemplari di rana agile, Rana dalmatina.
Nonostante la proverbiale agilità, che abbiamo potuto verificare, qualche esemplare ci ha concesso un primo piano...
Nel frattempo ciascuno di noi avanzava le proprie teorie sulla granulometria, la podologia, l'erpetocenosi... insomma: ci potrà stare il pelobate in questo posto qui? il suolo è sufficientemente sabbioso per la sua vanghetta? le rane agili saranno buone vicine di casa?
Rane Dalmatine ce n'erano davvero ovunque, tanto da stare attenti a non pestarle, e, grazie al loro mimetismo, potevano tranquillamente inserirsi "abusivamente" nel campo d'azione della macchina fotografica!
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.....qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra.......
detto tra parentesi: quante volte avete sentito frasette come: "l'anno scorso qui era pieno di ululoni", "l'anno scorso qui ho trovato ventitré salamandre"?
ogni riferimento è casuale vero???
Come già accennato dai compagni d'avventura, il posto del giorno seguente aveva finalmente un chè di normale l'atmosfera era magica, nonostante fosse giorno..un pò per l'ambiente circostante che valeva da solo il viaggio, un pò per il solito pensiero fisso....lo vedremo o non lo vedremo?
Intanto il bosco brulica di rane dalmatine....tante che, qualcuno decide di prendersela con calma....
la pozza però non smette di regalare sorprese.... oltre alla decine di rana dalmatine e qualche rana verde, Riccardo prende dall'acqua quello che pare un guscio di una noce di cocco....ma sarà???