Inserito il - 12 dicembre 2011 : 15:15:34
Nazione: Italia Regione: Sardegna Provincia: OT Comune: Oschiri Localitŕ: Santo Stefano
Nella ridente campagna del paese di Oschiri, nella Sardegna nordorientale, c'è un sito con caratteristiche particolari, uniche nel suo genere. Con le immagini che mostrerò, ve lo voglio far conoscere. Immagine: 277,65 KB
"Non c'è nulla di più fragile dell'equilibrio dei bei luoghi". Marguerite Yourcenar
Ma la sua unicità è legata alla presenza di un altro tipo di monumento, unico nel suo genere: un "altare" rupestre di età ignota o supponibile solo attraverso dei dettagli non scritti. Immagine: 195,86 KB
"Non c'è nulla di più fragile dell'equilibrio dei bei luoghi". Marguerite Yourcenar
E' ovvio che il sito non si esaurisce in quest'unico elemento e nella chiesa costruitagli di fronte. Le origini dello sfruttamento del luogo da parte dell'uomo sono assai remote, almeno di 5000 anni. Si trovano infatti in questo sito 6 tombe databili al neolitico recente (3800-2500 a.C. circa).
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"Non c'è nulla di più fragile dell'equilibrio dei bei luoghi". Marguerite Yourcenar
Le tombe neolitiche della Sardegna di questa tipologia sono tutte scavate nella roccia, qualsiasi roccia, dall'arenaria al basalto, passando per graniti, calcari, scisti, trachite etc. In questa località ne troviamo 6, a fronte di circa 70 distribuite in tutto il territorio del comune di Oschiri.
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"Non c'è nulla di più fragile dell'equilibrio dei bei luoghi". Marguerite Yourcenar
Le tombe neolitiche della Sardegna hanno un nome particolare, molto suggestivo: Domus de Janas (case delle fate, ma anche, derivante da miti antichi, è molto probabile che il termine origini dal latino "Domus dianae" casa di Diana, la divinità latina deputata alla caccia e indicata come divinità silvestre).
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"Non c'è nulla di più fragile dell'equilibrio dei bei luoghi". Marguerite Yourcenar
La domus 5 è sicuramente la più suggestiva e particolare. La sua forma è definita "a padiglione" in quanto ricorderebbe la forma di un padiglione auricolare. La parete esterna sembra che sia stata scavata per ottenere l'aspetto che si ammira oggi, mentre l'interno è estremamente angusto. Una piccola coppella è stata scavata nel pavimento interno, appena oltre l'ingresso.
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"Non c'è nulla di più fragile dell'equilibrio dei bei luoghi". Marguerite Yourcenar
A un'età poco più recente rispetto a quella delle Domus de Janas dovrebbe risalire l'utilizzo di un dolmen. Come spesso accade nella Sardegna nordorientale, anche questo dolmen è stato costruito sfruttando la vicinanza di una rupe granitica dalla quale è stato fatto scivolare il lastrone di copertura.
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"Non c'è nulla di più fragile dell'equilibrio dei bei luoghi". Marguerite Yourcenar
Ma non di sola archeologia si respira passeggiando in questo sito. Bellissimi complessi granitici, multicolori per muschi, licheni, e piante rupicole, nonché dalla policromia del granito stesso, costellano il colle, intervallati da boschetti di querce e olivastri, frammisti a elementi della macchia mediterranea e a piccole aree umide con ristagno temporaneo.
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"Non c'è nulla di più fragile dell'equilibrio dei bei luoghi". Marguerite Yourcenar
Poi, mentre si cammina tra un prato alberato e qualche gruppetto di rocce, ecco che ci si trova davanti a delle sculture senza un significato apparente... Immagine: 155,56 KB
"Non c'è nulla di più fragile dell'equilibrio dei bei luoghi". Marguerite Yourcenar
Una delle undici rocce scolpite con elementi geometrici o simbolici presenti nel sito di Santo Stefano. Tre quadrangoli disposti in "scala". Immagine: 110,07 KB
"Non c'è nulla di più fragile dell'equilibrio dei bei luoghi". Marguerite Yourcenar