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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 PALEONTOLOGIA DEL MEDITERRANEO
 Il Mediterraneo durante il Pliocene
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Inserito il - 16 novembre 2011 : 20:27:56 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia


UN VIAGGIO NEL TEMPO
Immaginate di trovarvi nella Val d'Orcia senese e di poter tornare indietro nel tempo fino ad
oltre tre milioni di anni fa: il paesaggio che vi circonda cambierebbe all’istante!
Dopo un attimo di incredulità, sentireste sprofondare la terra sotto i piedi e, compiendo un
tuffo di oltre 600 metri, vi trovereste a galleggiare in un mare popolato da balene e da squali
dalle dimensioni pari ad autobus di linea.
Avreste così iniziato la vostra avventura nella preistoria che vi consentirebbe di scoprire
come il clima sia cambiato in questi ultimi milioni di anni, ma soprattutto, come le terre toscane siano riuscite a prendere il sopravvento sulle acque del mare tirrenico.
Questo viaggio comincia con una catastrofe, con un momento di grande crisi nel mondo
biologico mediterraneo. Crisi provocata da un piccolo cambiamento nella disposizione dei
continenti avvenuto poco meno di 6 milioni di anni fa. Bene, in questo istante geologico
l’Africa ruota in senso orario e va a toccare l’Europa all’altezza di Gibilterra interrompendo
il flusso di acqua dall’Oceano Atlantico al Mediterraneo. Questo fenomeno ha avuto una
ricaduta importantissima sulla vita perché il Mediterraneo è un mare piuttosto particolare.
Infatti, il Mare Nostrum è una grande tinozza che viene continuamente riempita dall’acqua
portata dai fiumi, dalle precipitazioni (come la pioggia o la neve) e dall’acqua dell’Oceano
Atlantico. Se togliessimo l’acqua atlantica, il contributo fornito da fiumi e precipitazioni sarebbe
inferiore all’acqua persa per evaporazione. In sostanza, senza l’acqua portata dall’Atlantico,
il Mediterraneo evaporerebbe in maniera pressoché totale.
Ebbene, secondo alcuni studiosi, è proprio questo che è successo quando l’Africa, toccando
Gibilterra, ha interrotto le comunicazioni con l’oceano Atlantico: senza l’acqua oceanica,
il Mediterraneo è andato incontro ad un processo di disseccamento. Il livello del mare è
calato bruscamente e il Mediterraneo è diventato una specie di grande laguna di acqua salmastra
nella quale precipitavano enormi quantitativi di cristalli di gessi. Alcuni studiosi
hanno ipotizzato che il Mediterraneo si sia totalmente disseccato; secondo altri, il disseccamento
non è stato mai completo e una certa quantità di acqua è rimasta comunque presente.
In ogni modo, a prescindere dalle questioni degli studiosi, è chiaro che uno
sconvolgimento importante si è realizzato in Mediterraneo tra 5 milioni e 960 mila e 5 milioni
e 330 mila anni da oggi. Ed è anche chiaro che nello stesso periodo si assiste a quella
che molti scienziati hanno chiamato la completa “sterilizzazione” delle specie marine mediterranee.
Quello di questo periodo è un Mediterraneo infernale, un ambiente assolutamente inospitale
per la maggior parte degli organismi marini che infatti si estinguono in massa. Fortunatamente,
questa crisi dura relativamente poco, solo 500 mila anni, passati i quali l’Africa torna
a ruotare in senso antiorario consentendo all’acqua dell’oceano Atlantico di rientrare a
riempire la tinozza mediterranea. Alcuni studiosi hanno immaginato questo momento come
una sorta di scenario epico caratterizzato dalle più alte cascate mai viste sul nostro pianeta.
I geologi utilizzano la fine della crisi di salinità mediterranea per stabilire il momento di
inizio del periodo denominato Pliocene che va appunto da 5 milioni e 330 mila anni fa a
1 milione e 800 mila anni fa. Il Pliocene è caratterizzato inizialmente dal ripristino di condizioni
francamente marine nel Mediterraneo che si è andato riempiendo grazie all’indispensabile
apporto dell’Oceano Atlantico.
Le estinzioni ed il raffreddamento climatico nel Mediterraneo
Per spiegare le estinzioni plioceniche in Mediterraneo bisogna dunque cercare una o più
cause globali. Il Pliocene medio, diciamo tra 3 milioni e mezzo e 2 milioni e mezzo di anni
fa, è un periodo di intensi sconvolgimenti climatici e geologici.
Prima dell’inizio della crisi del Pliocene medio, la geografia terrestre era un po’ diversa da
quella che conosciamo oggi. Intanto, dopo la crisi di salinità, l’America del nord non era
connessa all’America del sud perché l’America centrale non esisteva. C’era una unica corrente
equatoriale che passava indistintamente dall’Oceano Pacifico all’Oceano Atlantico.
Tra 3 milioni e mezzo e 3 milioni di anni fa, l’America del sud e l’America del nord sono
entrate in collisione con la conseguente formazione dell’America centrale. Questo processo
ha interrotto definitivamente le comunicazioni tra Oceano Atlantico e Oceano Pacifico interrompendo
anche la corrente equatoriale di cui dicevamo prima. Pensiamo a che tremendo
sconvolgimento deve essere stato: due oceani improvvisamente vengono divisi
dall’emersione di un piccolo continente. Con l’emersione dell’America centrale si attiva
quella che noi oggi conosciamo come Corrente del Golfo che porta acque calde fino all’Europa
settentrionale garantendo un clima temperato alle medie latitudini. Il momento
della chiusura delle comunicazioni tra Oceano Atlantico e Oceano Pacifico, però, è contemporaneo
alla formazione di una calotta glaciale artica perenne. E’ probabile che i due
fenomeni siano collegati da un rapporto di causa-effetto? Tra 3 milioni e mezzo e 3 milioni
di anni fa, dunque, un meccanismo a catena che comincia con l’emersione dell’America
centrale attiva una estesa glaciazione nell’emisfero nord culminante con la deposizione di
una calotta glaciale artica, e innesca il circuito delle correnti che oggi caratterizza il nord
Atlantico e dal quale dipende il clima in Europa. In quello stesso periodo si assiste alla
scomparsa di un gran numero di specie marine in Mediterraneo. Possibile che ci sia un legame?
Possibile che la scomparsa delle specie tropicali dal Mediterraneo sia dovuta ad un
generale raffreddamento dell’emisfero nord dovuto sostanzialmente all’emersione dell’America
centrale? Si direbbe di sì. Infatti questa complessa sequenza di eventi è la migliore candidata
per spiegare un grande sconvolgimento climatico verificatosi nel Mar Mediterraneo
quando le acque marine avevano il predominio sulla terraferma.



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