Inserito il - 20 ottobre 2011 : 20:59:20
Nazione: Italia Regione: Lazio Provincia: RI Comune: Localitŕ:
Una sfilata di vette che sfiorano i 2500 metri tagliate da profondi valloni in cui l’acqua spadroneggia indisturbata creando fumose cascate, torrenti, piscine naturali e piccoli laghi. I monti della Laga sono un gruppo unico nel suo genere, costituito esclusivamente da rocce di arenaria, ovvero fango fossile che non lascia passare l’acqua che è costretta a scorrere in superficie creando un vero paradiso di acque sempre presenti, in ogni forma.
La scorsa primavera abbiamo suddiviso in due giornate la salita a tre delle principali vette della Laga: il monte Gorzano 2458 metri, la cima Lepri 2445 metri, il pizzo di Sevo 2419 metri.
Iniziamo con il monte Gorzano, la maggiore vetta di tutto il Lazio, che può essere conquistata da tre versanti. Noi questa volta abbiamo scelto quello abruzzese.
Superato il passo delle Capannelle, si raggiunge Cesacastina, un piccolo villaggio a 1140 metri di quota e si prende una strada sterrata che sale a monte del paese in località Le Piane, a circa 1300 metri di quota. In corrispondenza di una tabella si parcheggia e si inizia a salire.
Fin dall'inizio il paesaggio diventa interessante con la visione del Gran Sasso Immagine: 1 279,56 KB
Le stratificazioni di arenaria danno origine a vertiginose balconate sospese sulle profonde valli. Il rombare delle acque crea un continuo rumore di fondo Immagine: 2 282,15 KB
Noi abbiamo deciso di percorrere l'anello in senso inverso, ovvero al ritorno la fiabesca valle delle Cento Fonti e la salita iniziale senza via obbligata in mezzo ad una bellissima faggeta, raggiungendo la cresta sud-est, dal bizzarro nome di Costa delle Troie. Immagine: 3 245,36 KB
Le praterie d'alta quota, tinte di giallo-ocra e parzialmente ricoperte dall'ultima neve di maggio fanno da anteprima alla vetta del Gorzano. Immagine: 7 299,32 KB
Si scende verso la valle delle Cento Fonti in un tripudio di acque e fiori. Nella valle delle Cento Fonti, un copioso torrente ci regala suggestioni indescrivibili non soltanto costituite dalla continua presenza di cascate spumeggianti che danno spettacolo per svariati chilometri ma soprattutto dall’impressionante voce delle acque sotterranee che sentiamo sotto i nostri piedi camminando sui prati Immagine:10 290,52 KB
Lungo i cosiddetti scivoli di arenaria, le acque prendono velocità grazie all'assenza di ostacoli. Questi scivoli costituiscono una delle caratteristiche dei monti della Laga e possono essere lunghi svariate centinaia di metri. Suggestivo a volte il "silenzio" di alcuni torrenti che scorrono su scivoli particolarmente lisci.
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Modificato da - fabri64 in data 20 ottobre 2011 22:00:03
La destinazione, questa volta, è inizialmente Cima Lepri ( m.2445).
In circa due ore d’auto raggiungiamo Sant’Angelo di Amatrice e la zona pascoliva in località Macchie Piane (m.1580), dove parcheggiamo le auto. La giornata è fantastica: sole splendente, aria fresca che alleggerisce la fatica della salita, colori stupendi. L’escursione promette di essere molto remunerativa, sia per gli scorci panoramici, sia per le peculiarità della Laga.
Anche lungo questo itinerario le acque sono il comune denominatore dell'ambiente. L'arenaria le accoglie e le trattiene in superfice senza farne perdere neppure una goccia!
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------------ Socio WWF ------------
Modificato da - fabri64 in data 20 ottobre 2011 21:25:01
Il sentiero sale gradevolmente fino a raggiungere il Tracciolino di Annibale, che percorerreremo sino al Vado omonimo tra le elevazioni del Pizzo di Sevo (a sinistra) e della Cima Lepri (a destra).
Percorriamo la salita fino alla cima Lepri tra fantastiche scenografie offerte dei monti della Laga. Questa è la cima della Laghetta, 2369 metri. Dietro c'è il lago di Campotosto e la conca amatriciana. Immagine: 21 274,13 KB