Condivido l’ipotesi di Francesco, è sicuramente di corvide. La presenza di semi esclude chiaramente tutti i rapaci, diurni e notturni. I corvidi sono onnivori e mangiano sassolini per favorire (come in altri uccelli) la triturazione dei semi nel ventriglio. Uno studio spagnolo (Soler et al., 1993) ha dimostrato che nella taccola e nella cornacchia (in quel caso nera) la percentuale in volume di pietruzze all’interno della borra arriva rispettivamente fino al 45% e al 39% (molto meno nella gazza).
E’ difficile assegnare la borra alla specie. Tra taccola, cornacchia grigia e gazza, la prima è quella che le fa più piccole ovviamente, ma le dimensioni sono troppo variabili per avere un’identificazione certa.
Nelle borre di cornacchia e gazza è molto frequente trovare resti di piccoli vertebrati e la quantità di sassolini è proporzionale alla frazione vegetale ingerita (tieni presente che le percentuali che ho citato prima come esempio sono valori registrati in aree ricche di coltivazioni di cereali in Spagna).