ciao ragazzi, guardate qua cosa mi hanno portato. Che dire? L'ignoranza tra i nostri simili dilaga e questi sono i risultati. Un nido sottratto a madre natura. Sigh!
Pullus di Fringillidi
Modificato da - Phobos in Data 10 luglio 2006 21:18:05
Sul fatto che siano fringuelli, ne hai certezza? Non importa granché, sono sicuramente fringillidi e quindi l'alimentazione a base di pastone all'uovo (ma anche pezzettini di lombrico, ti consiglio), va bene comunque. E' una mia curiosità poiché il nido e anche un pò il becco dei pulli mi ricorda più il cardellino. Beh, almeno questi sono nelle tue mani. L'imprinting con l'uomo non è molto forte e se riuscirai a svezzarli, potrai liberarli con successo.
Messaggio originario di rossella:
ciao ragazzi, guardate qua cosa mi hanno portato. Che dire? L'ignoranza tra i nostri simili dilaga e questi sono i risultati. Un nido sottratto a madre natura. Sigh!
Pullus di Fringillidi
Modificato da - Phobos in data 10 luglio 2006 21:19:19
..in effetti rivedendo qualche foto di pulli di fringuello, mi sono accorta che il beccuccio dei fringuelli è più sottile tipo da insettivoro. Un dubbio mi era venuto...ma non avevo pensato al cardellino, bensì al verdone! Ma io non mi ritengo molto esperta nella identificazione degli uccelli. Vi sarei grata se mi aiutaste. Ciao e grazie
help, mi hanno portato un altro disperso! C'è molta somiglianza con i piccoli nel nido..si tratta forse della stessa specie? Mi sembra un verdone o un verzellino...che ne dici fabri? Il becco è molto simile ai piccolini, forse dalla foto non si vede, ai lati è verde. E fa un verso tipo ZI ZI scusate per le mie indicazioni così grossolane..
Verzellino
Modificato da - Phobos in data 10 luglio 2006 21:22:15
L'ultimo rossella mi sembra come ipotizzavi un Verzellino, Serinus serinus. è molto prossimo all'involo, anzi forse già era uscito "precocemente" dal nido e qualche anima di buone intenzioni e di pessimo costrutto ha reputato si fosse "perso", quando invece per un paio di giorni i genitori lo avrebbero alimentato fuori dalla "struttura nido" come avviene normalmente in numerosissime specie di passeriformi. cmq a questo punto lo alimenterei artificialmente per due tre giorni (seguendo le istruzioni di fabrizio) e lo rilascerei nelle prossimità del luogo di ritrovamento.
Il verdone già nel primo piumaggio da nido ha bordi giallo vivo sulle penne delle ali e abbastanza giallo sulle penne della coda.
Questo fatto di raccogliere pulli è un problema che sottrae ai genitori migliaia di piccoli ogni anno. A parte gli atti di bracconaggio volontario, la stragrande maggioranza delle persone pensa di raccoglierli a fin di bene. A parte gli sfortunati implumi caduti per intemperie o casi fortuiti, la stragrande maggioranza dei pulcini è lì dove si trova perché il ciclo biologico lo porta ad essere vulnerabile per alcuni giorni dopo l'uscita dal nido. Lancio un appello per tutti coloro che leggono questo post e non hanno tanta esperienza, ma sono mossi da buone intenzioni: NEL DUBBIO è meglio LASCIARE un piccolo dov'è, piuttosto che portarlo via. Abbiamo tutti un cellulare: una telefonata ad un amico esperto può sciogliere il dubbio e aumentare la probabilità che il nostro gesto (raccogliere o lasciare) sia un'effettiva buona azione!
Sembra facile Fabri, ma sai quante volte ho consigliato alla gente di non raccogliere uccelletti come se fossero funghi, ma di valutare bene le situazioni....niente! Loro li vedono lì e credono che siano in difficoltà..e la storia si ripete..sempre! E oggi mi ritrovo con 1 passerotto, 1 verzellino (quasi pronto x esser liberato), 1 rondone(che va raccolto sempre!) e la nidiata che nel frattempo ho scoperto..son verzellini!
Modificato da - rossella in data 09 luglio 2006 03:26:36
E oggi mi ritrovo con 1 passerotto, 1 verzellino (quasi pronto x esser liberato), 1 rondone(che va raccolto sempre!) e la nidiata che nel frattempo ho scoperto..son verzellini!
L'asilo nido forse ?!
"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo (ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto) ... dobbiamo fare spazio alla natura nel nostro cuore." (S. J. Gould)
Questa è carina, Simo... I verzellini sono i... verzellini, in italiano! Il nome scientifico, per cui sono noti in tutto il mondo, è Serinus serinus. Parenti stretti del Serinus canarius, antenato del canarino domestico. Poi, localmente, dal dialetto si sono ereditati i nomi più fantasiosi (è appena uscito un dizionario ornitologico Italiano-Romagnolo, per intenderci...).
Credo in alcune regioni dell'alta Italia, vengano chiamati Verderin o qualcosa del genere. Per sapere cosa sono i Calenzoli, ci vuole qualcuno della tua regione che si esprima preferibilmente in dialetto...
e.. trovo simonetta in quella miniera di Ornitologia italiana di Arrigoni degli Oddi (1929) che Calenzuolo è il nome antico di autori italiani per il Verdone Chloris chloris :)
per il Verzellino Serinus serinus trovo delle chicche geniali del tipo: Verdolino, Raperino, Serino d'Italia, Raparedduni (in onore a andrea macrorus) :) e molti altri ;)
Lungi da me qualsiasi idea di fare polemica. Però rispetto al link da te portato, finalizzato soprattutto a chi i Verdoni li alleva in gabbia (è consentito solo se muniti di particolari autorizzazioni), mi sento di precisare che:
- il verdone ha un bel canto prolungato e variato ("pregiato" è un termine tipico degli allevatori di canarini da canto... e non solo), ma non ha niente a che vedere con quello linkato nella pagina che è solo uno dei possibili versi di contatto o un piccolissimo frammento - non è affatto un mediocre volatore, dato che dalla scandinavia scendono migrando nei paesi del mediterraneo per trascorrere l'inverno. E' invece un pò pesante e poco agile nel mangiare i piccoli semi a testa in giù come fanno cardellini e lucherini e il suo becco è grosso e robusto da poter rompere semi a preclusi ai due acrobati. Quindi la sua abitudine di nutrirsi a terra dipende da una scelta di "nicchia" nella quale ha pochi competitori.
Mi è capitato di osservare più volte che nella raccolta a terra del cibo per la nidiata, il maschio rimane su un ramo a fare la guardia mentre la femmina si riempie il gozzo di semi. Al primo accenno di pericolo il maschio lancia un trillo e entrambi fuggono. Non so se in qualche caso le parti si invertono ma ne dubito.
Se volete attrirarli per fare foto, abituateli con i semi di girasole (fra non molto saranno abbondanti). Attenti però che se siete in città, i Passeri imparano presto a mangiarli (i girasoli, non i verdoni... ).
Modificato da - Fabribor in data 09 luglio 2006 16:59:52
Nel palermitano il verzellino è il Rapparieddu, molto simile quindi alla dicitura dialettale di Andrea Corso che però abita dalla parte opposta della Sicilia!