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NGG
Utente V.I.P.

Città: firenze


332 Messaggi
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Inserito il - 03 marzo 2011 : 08:45:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' triste leggere che degli "appassionati" di orchidee sono responsabili di "sparizioni" di piante.. di offese alla natura..
Ed è anche triste che appassionati o meno, manchino di rispetto a persone che neanche conoscono..

---
I know, it's only flowers, but I like it.
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circus
Utente Senior


Città: Pisa
Prov.: Pisa

Regione: Toscana


1669 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 marzo 2011 : 14:58:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Innanzitutto complimenti a Saltimpalo per il ritrovamento !!
Probabilmente la specie era sfuggita a causa della fioritura
precoce rispetto alle altre specie del Castellare.

Riguardo alla polemica secondo me la state facendo troppo lunga,
io sono pienamente daccordo con quanto scrive Leonardo, ma
Simo come moderatrice ha il dovere di ricordare le regole,
tutto qui, anche se forse ha sbagliato nei modi
Recentemente e' capitato anche a me di rispondere alla sezione
uccelli con l'indicazione del sito dove avevo visto uno stormo
di gru, preso come Brunello dall'entusiasmo dell'avvistamento
e ritenendo che comunque si trattava di una specie "vistosa",
e sono stato prontamente "rimproverato" dal moderatore.
Il fatto e' che in un sito come questo, visibile a chiunque
con un semplice click e senza password bisogna abituarsi a non
diffondere le localita' se non in privato.

Invece e' interessante la questione delle coordinate fornite
nella pubblicazione del Giros, e' una cosa da approfondire,
anche a me sembra un po' azzardato, se non sbaglio pero'
anche li le coordinate GPS possono essere date in forma
semicriptata, ma non ne so molto...

Un saluto affettuoso a tutti e scusate se vi ho accusato di farla
lunga e... poi sono stato lungo pure io !!

Ciao,
Roberto

Modificato da - circus in data 03 marzo 2011 15:00:08
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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


21536 Messaggi
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Inserito il - 04 marzo 2011 : 15:40:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Monocotyledones Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Genere: Specie:
circus:


Riguardo alla polemica secondo me la state facendo troppo lunga,


La polemica non è mai abbastanza quando si tratta di far rispettare le regole e la salvaguardia di qualche specie.

io sono pienamente daccordo con quanto scrive Leonardo, ma
Simo come moderatrice ha il dovere di ricordare le regole,
tutto qui, anche se forse ha sbagliato nei modi



Vorrei ricordare che io sono moderatore solo nelle sezioni che mi competono, nelle altre sono un comune utente, aldifuori del forum forse sono qualcosa di più quando si tratta di proteggere e salvaguardare la natura.
Non credo assolutamente di essere stata scortese, forse sono altri che sono mancati di tatto, comunque questo avviene ovunque, in micologia, rettili e altro, compreso all'interno delle associazioni.....c'è gente che si iscrive solo ed esclusivamente per carpire i siti ...comunque anche dopo un caffè preso insieme e un faccia a faccia, come buona regola, mi riguarderei bene a trasmettere dei dati a sconosciuti...


Invece e' interessante la questione delle coordinate fornite
nella pubblicazione del Giros, e' una cosa da approfondire,
anche a me sembra un po' azzardato, se non sbaglio pero'
anche li le coordinate GPS possono essere date in forma
semicriptata, ma non ne so molto...


Questo mi sembra molto grave, perdipiù se fatto da una associazione di settore. Con ciò non voglio fare di tutta l'erba un fascio, ho amici esperti di orchidee, persone serie e affidabili, ma su altri ci andrei molto cauta...
Visto il comportamento di molte associazioni, ormai ci siamo abituati, l'importante è fare cassetta e cercare di raccimolare più soci possibili, si organizza convegni e giornate studio, solo con uno scopo, incrementare il lato economico, invece di essere gli organi rappresentativi sia per educare, sia per fare la voce grossa verso chi ci amministra per far si che questi abbiano un occhio di riguardo verso il nostro patrimonio naturalistico, mentre di salvaguardia se ne fa veramente poca, anzi proprio per niente!!



simo






Osserva in profondità, nel profondo della natura, solo così potrai comprendere ogni cosa. - Albert Einstein
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Barbadoro
Utente Senior

Città: Casalecchio di Reno
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


2494 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 marzo 2011 : 17:28:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Siamo tutti d'accordo sulla necessità di preservare queste piante.
Vorrei però focalizzare l'attenzione sul territorio che le ospita.
Mi sembra d'aver capito dagli interventi che il sito in questione non ha alcun tipo di tutela e in più è soggetto a un qualche rischio ambientale.
Uno sbancamento o una colata di cemento, per una strada, una casa o una cava, mi sembrano altrettanto temibili, e sicuramente anche di più (almeno per me), dei collezionisti senza scrupoli. Anche perché la tutela del territorio circostante è la garanzia migliore, forse l'unica, per assicurare a queste piante, come ad altre della stessa specie potenzialmente presenti, un futuro.
Se c'è, come sembra, un rischio ambientale serio, questo ritrovamento, e soprattutto la sua pubblicazione, diventano ancora più importanti, direi essenziali.
Parlo per esperienza diretta, visto che ho assistito, impotente, alla distruzione per sbancamento del sito di una felce molto rara, che avevo scoperto qualche tempo prima (la storia è qui: Link e qui: Link ). Da allora temo sempre che il "segreto" su di una stazione a rischio sia un potenziale "male", possibilmente da evitare. Lavorare insieme per tutelare il territorio del Monte Castellare mi sembra l'idea che può accomunare noi tutti.
Lunga vita alla nostra orchidea e alla montagna che la ospita !

Franco

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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


4359 Messaggi
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Inserito il - 04 marzo 2011 : 17:31:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Monocotyledones Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Genere: Specie:
Credo di essere uno degli ultimi iscritti del Giros, e in questi pochi mesi ho avuto modo di conoscere soci - persone che hanno innazitutto saputo trasmettermi la loro passione e le loro conoscenze. Persone preparate, che dosano con giusto equilibrio tutela e diffusione delle conoscenze. A cosa servirebbe un gruppo di pochi eletti che conoscono le coordinate di n stazioni e che fanno di tutto per tenerle segrete? Completamente inutile, il primo trattore che passa, ara tutto e buonanotte! Come si può pretendere che una persona che va a fare una passeggiata la domenica non faccia un bel mazzolino di O. purpurea, se non sa che quella specie è protetta, e che dietro alla sua fioritura c'è tutto un fragile equilibrio ecologico? Le attività, così come il libro edito dal Giros, come tutte le pubblicazioni presenti in Italia sulle orchidee spontanee, a mio avviso hanno la potenzialità di avvicinare, trasmettere e diffondere queste conoscenze. Ma sappiamo tutti qual'è la differenza tra vedere un'orchidea in foto e vederla di persona.. l'emozione di vederla direttamente è unica! Solo vedendo di persona questi fiori sul campo si può imparare a rispettarli, apprezzando a pieno la loro bellezza e delicatezza. A mio avviso tutelare non vuol dire ritenersi detentori della protezione assoluta delle orchidee spontanee applicando regimi di oscurantismo e segretezza delle stazioni! Dobbiamo invece adoperarci per sensibilizzare chi ancora non conosce queste rarità floreali, affinchè possa comprendere l'importanza della loro tutela nel sito naturale in cui si trovano.. Credo quindi che sia importante organizzare convegni ed escursioni, per far conoscere alla gente le orchidee spontanee e far ammirare la bellezza di questi fiori nei loro siti naturali. Io sono per il condividere con buon senso e non per il nascondere.



Ciao!




Luca




Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata. Albert Einstein

Non c'è niente come la paleontologia. Nessun piacere può essere paragonato a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo. Charles Darwin

Forum geologia e paleontologia - Forum orchidee spontanee

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Naturasiciliana
Utente Senior

Città: Troina

Regione: Sicilia


1220 Messaggi
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Inserito il - 04 marzo 2011 : 18:38:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Trovo che la considerazione di Luca sia perfetta, esprime quasi totalmente anche il mio pensiero.
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saltimpalo
Utente Senior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


2642 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 marzo 2011 : 20:44:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Barbadoro:

Siamo tutti d'accordo sulla necessità di preservare queste piante.
Vorrei però focalizzare l'attenzione sul territorio che le ospita.
Mi sembra d'aver capito dagli interventi che il sito in questione non ha alcun tipo di tutela e in più è soggetto a un qualche rischio ambientale.
Uno sbancamento o una colata di cemento, per una strada, una casa o una cava, mi sembrano altrettanto temibili, e sicuramente anche di più (almeno per me), dei collezionisti senza scrupoli. Anche perché la tutela del territorio circostante è la garanzia migliore, forse l'unica, per assicurare a queste piante, come ad altre della stessa specie potenzialmente presenti, un futuro.
Se c'è, come sembra, un rischio ambientale serio, questo ritrovamento, e soprattutto la sua pubblicazione, diventano ancora più importanti, direi essenziali.
Parlo per esperienza diretta, visto che ho assistito, impotente, alla distruzione per sbancamento del sito di una felce molto rara, che avevo scoperto qualche tempo prima (la storia è qui: Link e qui: Link ). Da allora temo sempre che il "segreto" su di una stazione a rischio sia un potenziale "male", possibilmente da evitare. Lavorare insieme per tutelare il territorio del Monte Castellare mi sembra l'idea che può accomunare noi tutti.
Lunga vita alla nostra orchidea e alla montagna che la ospita !

Franco

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Ciao!

Il sito in questione, se non sbaglio, fa parte di un A.n.p.i.l e quindi, per fortuna, credo che i pericoli siano rappresentati esclusivamente dalla quantità delle persone che lo frequenta.
Purtroppo, quando siamo nella natura, ci sono persone che sono a conoscenza si interessano, rispettano etc.
Però, come si sa, può capitare anche la massaia che, assieme al mazzolino degli anemoni o degli asparagi venga l'idea di piantare accanto alle tazzette anche questo bel fiorellino che non aveva mai visto...
E questo la Simo lo sa benissimo: ti ricordi quando andammo in quel prato di anemoni per fotografarli? Di anemoni sul prato ce ne erano pochissimi ma in compenso quella massaia ne aveva un centinaio in mano..
Allora...lasciare tutto al segreto..in questo caso ha poco senso. Secondo me.

Ciao Francesco


Oggi è molto difficile amare la natura planiziale perchè sai benissimo che ciò che vedi oggi....domani potrebbe essere coperto da asfalto o cemento; ma non demordo ed ho la certezza che questi signori stanno già arretrando e grande è la loro rovina!
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circus
Utente Senior


Città: Pisa
Prov.: Pisa

Regione: Toscana


1669 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 marzo 2011 : 23:23:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di saltimpalo:


Ciao!

Il sito in questione, se non sbaglio, fa parte di un A.n.p.i.l e quindi, per fortuna, credo che i pericoli siano rappresentati esclusivamente dalla quantità delle persone che lo frequenta.
...

Ciao Francesco



Esatto, si tratta proprio dell'ANPIL del Monte Castellare, creato
per proteggere la gariga con le sue orchidee, da questo punto di
vista ci sono molte pubblicazioni divulgative che ne parlano,
quindi è ben noto che la zona è ricca di specie di orchidee.
@Simo: non ho detto che sei stata scortese, ma che potevi
usare altri modi

Ciao,
Roberto

Modificato da - circus in data 04 marzo 2011 23:25:08
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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


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Inserito il - 05 marzo 2011 : 00:21:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Monocotyledones Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Genere: Specie:
saltimpalo:

E questo la Simo lo sa benissimo: ti ricordi quando andammo in quel prato di anemoni per fotografarli? Di anemoni sul prato ce ne erano pochissimi ma in compenso quella massaia ne aveva un centinaio in mano..
Allora...lasciare tutto al segreto..in questo caso ha poco senso. Secondo me.




Francesco, mi fa meraviglia che sia proprio tu a dire certe cose, qui la differenza è enorme, sai quanto ci mette un'orchidea ad arrivare alla prima fioritura?

Tutto ha un senso ed una logica, partiamo dal presupposto e dal principio che noi dobbiamo essere i primi a dare il buon esempio, a tutelare e salvaguardare, poi il profano e l'inesperto se fa danno, non dev'essere mai per colpa nostra, soprattutto questo messaggio non deve venire ne ha attraverso questo forum, ne attraverso noi, perciò, meno diffondiamo i siti è meglio è!

Anche il Parco della Piana è un SIC, ZIP, ANPIL, ecc. però ci vogliono fare la pista parallela dell'aeroporto distruggendo qualche migliaio di ettari di zona umida.

Io il mio messaggio l'ho dato, ci vuol recepire recepisce, altri continueranno a dare cattivi esempi. Con questo non voglio più tornare su questa discussione.


simo






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saltimpalo
Utente Senior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 05 marzo 2011 : 00:35:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Appunto, quello dell'Aereoporto è un problema gravissimo come la terza corsia autostradale e la cementificazione di aree verdi in generale solo per aprire nuovo outlet ed ancora i vari centri commerciali come le Coop che spuntano come funghi andando a croprire sempre ampi spazi verdi. Cerchiamo di togliere le travi dagli occhi piuttosto che i bruscolini...

Ciao Francesco


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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


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Inserito il - 05 marzo 2011 : 12:27:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Monocotyledones Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Genere: Specie:
Messaggio originario di FOX:

perciò, meno diffondiamo i siti è meglio è!


Messaggio originario di Lucabio:

Io sono per il condividere con buon senso e non per il nascondere.



Ciao Simo,
evidentemente su questo argomento abbiamo due punti di vista e modi differenti di affrontare lo stesso problema, diametralmente opposti, dovuti molto probabilmente a diverse esperienze e realtà. Ma il bello del forum è anche questo: pluralità di vedute, per conoscere e imparare dalle esperienze degli altri!


Ciao!




Luca




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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


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Inserito il - 05 marzo 2011 : 14:25:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Monocotyledones Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Genere: Specie:



Ciao Luca, i nostri punti di vista sono molto, molto lontano, le mie esperienze, sia quelle nel forum e fuori, mi portano ad avere molte, molte precauzioni ed a prendere le distanze da molte persone avventate, spero che un giorno mi darai ragione, basta sapere aspettare.
Sono venuta a conoscenza che quanto da me scritto e detto ha portato a severe e gratuite critiche nei miei confronti. Chi mi conosce di persona sa che sono molto determinata, forse è più una questione di coscenza.
Sicuramente se ci sarà un mio potenziale prossimo ritrovamento mi rivolgerò ad altri organi competenti.

Riporto qui quanto scritto nel forum da Patrick-S, anche se se qui si tratta di anfibi, per le orchidee non è diverso, sperò che questo faccia riflettere...




Carissimi utenti del Forum, tempo fa si era discusso sull' improbabile commercio e bracconaggio di animali autoctoni quali rettili e anfibi: ebbene devo smentire!

Ho saputo di tizio di Hamm, Germania che praticamente va in giro per l'europa e raccogliere rettili e anfibi in quantitativi enormi per poi venderli!!!
Queste cose ESISTONO!!! Potrei darvi nome, cognome e via di questa persona! Che ha già avuto problemi con la legge..ma visto i suoi (sporchi) guadagni ha potuto pagare senza problemi...infatti questo commercio gli frutta ogni anno 60.000 Euro!!!!

Presto inizierò una "guerra informativa" contro questa persona...dichiarerò l'identità e cercherò di inibire possibili clienti.... è tutto quello che potrò fare!






Osserva in profondità, nel profondo della natura, solo così potrai comprendere ogni cosa. - Albert Einstein
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saltimpalo
Utente Senior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


2642 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 marzo 2011 : 14:37:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In questo caso è un problema legale: finchè la condanna per queste cose sono qualche taralluccio ed un pò di vino....

Ciao Francesco


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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


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Inserito il - 08 marzo 2011 : 12:21:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Monocotyledones Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Genere: Specie:
Ringrazio FOX per la conversazione avuta ieri sera in chat, attraverso la quale abbiamo avuto modo di chiarirci, comprendendo entrambi le diverse realtà in cui viviamo.. per chiudere vorrei solo più riportare un articolo apparso sul primo numero del GIROS Notizie, nel 1995:

Diffondere conoscenze: la nostra paura, di Daniele Rodolfi

tratto da: Link


Diffondere conoscenze: la nostra paura, di Daniele Rodolfi

Prendo spunto da alcuni interventi fatti durante l’Assemblea Ordinaria del 27 novembre u.s. circa l’opportunità di diffondere attraverso l’operato della nostra Associazione la piena conoscenza delle orchidee spontanee. La mia riflessione si indirizza al neonato G.I.R.O.S., ma ha origine dall’esperienza maturata in molti anni di attività nel mio gruppo naturalistico di provenienza e di cui ancora oggi faccio parte. Premetto che, se avessimo davvero paura che la diffusione di nostre conoscenze e esperienze potesse in qualche modo sviluppare in molti un richiamo negativo per queste piante, non so proprio che cosa potremmo fare. Presi dal panico dovremmo distruggere le nostre stesse fondamenta, preoccupati che l’interesse che le orchidee suscitano in noi si trasformi in pericolo per la loro sopravvivenza. Per fortuna le cose non stanno cosi’. Credo che i fondatori di questa nostra nuova associazione si siano chiesti se creare un club privato di appassionati e studiosi aperto a pochissimi o cercare di costruire un gruppo che sia di riferimento ad istituzioni e alla intera societa’ italiana. Le mie esperienze finora sono state rapportate ad un gruppo che ha operato per anni in stretto ambito intercomunale nel comprensorio fiorentino e che solo di recente è riuscito ad imporsi all’attenzione del grande pubblico. La linea seguita da sempre è stata quella di far conoscere la natura a tutti nei suoi aspetti più evidenti, preoccupandosi di organizzare periodicamente mostre, proiezioni, concorsi fotografici, escursioni guidate su temi di Micologia, Botanica, Erpetologia, Mineralogia, ecc.; tutto grazie al lavoro gratuito di soci e simpatizzanti. Può darsi che questo prodigarsi di energie ha contribuito a formare, sia pure in ambito territoriale limitato, una maggiore conoscenza e coscienza ambientale, ma l’assurdo è che in questo sforzo manca quasi sempre ogni riferimento diretto all’ambiente, si finisce spesso per favorire una visione “utilitaristica” della natura: la conoscenza del rettile finalizzata alla non repulsione a toccarlo porta facilmente al desiderio di tenerne uno a casa propria, la conoscenza del fungo vi lascio immaginare a quale interesse possa portare. Il passo vi assicuro è breve (per me drammatico) ma sono molti a trovare plausibili giustificazioni al principio “conoscere e far conoscere con il possesso”. Quanti soci del mio gruppo tengono sul balcone o nel giardino di casa piante rare (anche orchidee) oppure rettili e anfibi in teche e terrari angusti? Piante e animali sottratti ai loro ambienti naturali, ridotti a cosa non so; piante e animali che poi muoiono e vanno sostituiti continuamente. Dove sta allora il danno? Ci dobbiamo porre per forza il problema della tutela dell’ambiente, nella nostra onestà di operatori e addetti ai lavori, finora liberi di soddisfare ogni curiosità e interesse in nome del naturalismo. Tutela che non va perseguita attraverso un esasperato protezionismo, ma esprimendola sempre nel modo più vivo e convincente quando facciamo conoscere agli altri i mille aspetti della natura, nel nostro caso le piccole vivacissime orchidee spontanee.




Ciao!




Luca




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bgiordy
Utente Senior


Città: Padova
Prov.: Padova

Regione: Veneto


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Flora e Fauna

Inserito il - 08 marzo 2011 : 15:32:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Stamattina, mentre ero inutilmente a caccia della mitica Barlia dei Berici, riflettevo su questa serie di interventi.
Secondo me, in questo forum, quando ci sono indicazioni troppo specifiche, basta che il moderatore cancelli quella parte del post, avvisando l’utente, senza scatenare eccessive polemiche.
Il problema della condivisione è invece serio. Sto cercando di censire le specie di orchidee presenti nel Veneto verificando quanto riportato nei diversi testi e mi sono accorto che in alcuni casi si stanno tramandando informazioni che non sono verificate o che sono a conoscenza di qualche misterioso appassionato.
Faccio alcuni esempi.
1. Epipactis microphylla è riportata come presente in una certa località dei Colli Euganei. In quella località da diverso tempo hanno fatto un ampio parcheggio. Ho chiesto ad alcuni esperti e mi hanno detto che “qualcuno sa che c’è ancora”, anche se nessuno l’ha vista. Se si stanno condividendo conoscenze scientifiche e non tramandando leggende, chi “sa”, perché non pubblica una bella foto e mi dimostra che esiste o si dichiara una volta per tutte che negli Euganei non c’è più? È meglio una comunicazione con una generica indicazione o che la sua esistenza rimanga un mistero praticamente per tutti?
2. Solo nel libro del Giros è indicata nella cartina la presenza di Orchis anthropophora. Mi basta questo per dire che esiste? Perché nessun altro testo la riporta? C’è qualche pubblicazione in merito? O si tratta di una conoscenza riservata a pochi eletti? O magari c’era tanto tempo fa, come nel terzo esempio.
3. Anacamptis coriophora è indicata come rarissima sugli Euganei e i Berici. “Voci” dicono che era presente una ventina di anni fa e ma non è stata più ritrovata. Qualcuno sa se c’è ancora? Perché viene riportata nei testi se si sa che è scomparsa da tantissimo tempo?
4. La Barlia dei Berici – e di questa ho visto la foto – esiste ancora o non è più spuntata?
Per chiudere, se questo forum fa divulgazione scientifica, mi piacerebbe avesse una check list, aggiornata annualmente, che riportasse l’effettiva esistenza delle diverse specie di orchidee presenti nel territorio italiano, divise per regione, senza indicare il preciso luogo di ritrovamento, come ho cercato di fare nei due precedenti anni.

ciao


bgiordy
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Lucabio
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Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


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Inserito il - 08 marzo 2011 : 19:04:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Monocotyledones Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Genere: Specie:
Messaggio originario di bgiordy:


Per chiudere, se questo forum fa divulgazione scientifica, mi piacerebbe avesse una check list, aggiornata annualmente, che riportasse l’effettiva esistenza delle diverse specie di orchidee presenti nel territorio italiano, divise per regione, senza indicare il preciso luogo di ritrovamento, come ho cercato di fare nei due precedenti anni.

ciao

bgiordy
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Ciao, ricordo con piacere la discussione che ci hai presentato lo scorso anno:
Link

Senza la pretesa di fare divulgazione scientifica, è un po' l'intento delle "mappe di distribuzione", che mi piacerebbe poter realizzare prima o poi per tutte (o quasi) le specie. Bisogna però tener conto che oltre alle normali variabili che ci sono in un lavoro di mappatura, usando solo i dati e le segnalazioni del forum, non si può avere una panoramica precisa e sicura, perchè certe regioni hanno meno iscritti orchidofili, altre non ne hanno proprio, per cui ci saranno regioni più battute e con dati più affidabili (vedi Sicilia, Puglia, Trentino), altre molto meno rappresentate..

PS: qui la E. microphilla è ancora segnata.. è dove hanno costruito il parcheggio?


Ciao!




Luca




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cianix
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Città: tarcento
Prov.: Udine

Regione: Friuli-Venezia Giulia


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Flora e Fauna

Inserito il - 08 marzo 2011 : 21:07:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Condivido pienamente quanto riportato da bgiordy, è un problema che riscontro anch'io qua in Friuli che credo dipenda da una certa mentalità un pò dura a morire, di persone che rifiutano il confronto e la condivisione di dati che invece, a mio avviso e come dimostrato dagli interventi precedenti, è assolutamente necessaria.
Riporto un solo esempio tra i tanti che potrei fare: da molti anni è segnalata in un quadrante in prov. di Udine la presenza di Anacamptis papilionacea, che è stata riconfermata pochi anni fa. Bene, i miei tentativi di verificare l'esistenza di questa stazione si scontrano ormai da molto tempo o con l'omertà più totale o in risposte tipo "sembra che..." "dovrebbe...""io non l'ho vista ma..." "chiedi a Tizio, chiedi a Caio..." eppure si tratterebbe di un ritrovamento eccezionale, l'unica stazione del Friuli Venezia Giulia... mah!

Infine, dato l'interesse suscitato dall'argomento, aldilà del ritrovamento che ha dato inizio al topic, credo che lo stesso meriti uno spazio a se stante, come già precedentemente proposto da Leonardo, che ne dite?

luciano
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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


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Inserito il - 09 marzo 2011 : 09:35:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di cianix:


Infine, dato l'interesse suscitato dall'argomento, aldilà del ritrovamento che ha dato inizio al topic, credo che lo stesso meriti uno spazio a se stante, come già precedentemente proposto da Leonardo, che ne dite?

luciano


Assolutamente d'accordo, ormai siamo fuori topic rispetto al ritrovamento della Neotinea lactea in Toscana. Si potrebbe dividere la discussione e intitolare quella nuova: "Divulgazione e condivisione" o qualcosa di simile.





Ciao!




Luca




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NGG
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Città: firenze


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Inserito il - 09 marzo 2011 : 09:40:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di circus:

..
Invece e' interessante la questione delle coordinate fornite
nella pubblicazione del Giros, e' una cosa da approfondire,
anche a me sembra un po' azzardato, se non sbaglio pero'
anche li le coordinate GPS possono essere date in forma
semicriptata, ma non ne so molto...

Quando si parla di coordinate bisogna capire di quale incertezza si stà parlando.
Da quanto ho visto, gli articoli GIROS non forniscono mai le coordinate al metro. Ma le danno con un'incertezza di 100 metri o più. Che vuol dire un'area di 10.000 metri quadri.

E' un'informazione che da sola non permette di ritrovare la stazione. Necessita una ricerca sul campo che può dare risultati solo se vi si uniscono altre conoscenze che un malintenzionato dell'ultima ora non possiede.
Per i commercianti di natura come il tedesco i nostri discorsi sono fuori tema, lì ci vuole solo la magistratura.. Così come ci vorrebbe per quegli esperti che per scopi diversi dal commercio (produzione di articoli scientifici, lustro con gli amici, o semplice malattia mentale) offendono la natura, specialmente le specie più rare. Lo stesso termine "erbario" suona come oltraggio alla natura.

Personalmente del mondo delle orchidee, a parte la bellezza dei fiori in sè, la cosa che trovo stimolante è il fatto che devono essere ricercate nella natura. Per questo personalmente non sono interessato ad essere "portato" alla stazione (da un GPs o da una persona), piuttosto mi piace ricercarle sul campo sulla base di alcune informazioni. In maniera tale da imbattermi in più natura possibile, non solo orchidee.

Preciso che non sono socio GIROS e mi riferisco ad articoli che si trovano in rete.

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erpol
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Flora e Fauna

Inserito il - 09 marzo 2011 : 12:03:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di NGG:
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Per i commercianti di natura come il tedesco i nostri discorsi sono fuori tema, lì ci vuole solo la magistratura.. Così come ci vorrebbe per quegli esperti che per scopi diversi dal commercio (produzione di articoli scientifici, lustro con gli amici, o semplice malattia mentale) offendono la natura, specialmente le specie più rare. Lo stesso termine "erbario" suona come oltraggio alla natura.

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Frena. No, qui non ti seguo. I botanici devono produrre articoli scientifici. E' l'unico serio modo di produrre conoscenza.

Prendiamo la Dactilorhyza: il nome ci dice "radici digitiformi" (spero di non toppare troppo.. vado a memoria, nome compreso). Questo vuol dire che la pianta e' stata estirpata e le radici sono un tratto cosi' caratteristico da giustificare il nome del genere.

Gli erbari.. Ancora oggi sono l'unica testimonianza delle specie a cui hanno dato nome.
Lo studioso che vuole conoscere la pianta, deve andare a vederla. Come ribadito piu' e piu' volte, le foto non sono sufficienti a chiarire l'attribuzione di un nome ad una pianta. Un erbario ben tenuto, poi, dura secoli, al contrario delle foto che posso durare l'arco di un boot, (al boot dopo il computer si inchioda per rottura dell'hard disk) e allora.. ciao.

Ciao,
Ermanno che non e' un botanico.

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