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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione  |
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theco
Utente Super
    

6117 Messaggi Tutti i Forum |
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elleelle
Moderatore Trasversale
    
Città: roma
Regione: Lazio
33212 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 03 ottobre 2010 : 21:57:55
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Lo spunto mi piace e l'aforisma del gatto è carino . Credo che i gatti domestici non si discostino poi così tanto dai loro colleghi selvatici - sicuramente, meno di quanto si discosta un cane da un lupo - e quindi si possano considerare dei soggetti etologicamente quasi naturali. La domanda "a che cosa serve ...." secondo me è viziata in partenza perché discende da una visione progettuale della natura (e qui spero che non ricadiamo nella solita diatriba! ). Secondo me, la domanda si dovrebbe riformulare in "come è inserito/in equilibrio/funzionale un gatto rispetto al suo ambiente?" o qualcosa di simile.
luigi
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theco
Utente Super
    

6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 ottobre 2010 : 22:58:16
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| Messaggio originario di elleelle: Secondo me, la domanda si dovrebbe riformulare in "come è inserito/in equilibrio/funzionale un gatto rispetto al suo ambiente?" o qualcosa di simile.
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No, no, Luigi, la domanda è proprio quella, anche se mi rendo conto che si corra il rischio di risvegliare l'Edo che dorme  
Non ho chiesto che 'fine' ha il gatto in una visione progettuale, ho parlato solo di 'funzione', che è termine ben noto in campo scientifico: la funzione di un organo, la funzione di un determinato adattamento, la funzione di un organismo in un determinato habitat, ecc. ecc.
Mi chiedevo solo che tipo di funzione possa avere il binomio gatto-uomo in una visione non progettuale della natura. Cui prodest?
Uscendo dalla metafora gattesca mi chiedevo se sia possibile immaginare l'esistenza di qualcosa privo di funzione, immagino di no. Visto che il meccanismo del cambiamento è su base adattativa, ogni 'cosa' che esiste dovrebbe essere il risultato di una freccia ben precisa.
Ciao, Andrea |
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elleelle
Moderatore Trasversale
    
Città: roma
Regione: Lazio
33212 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 ottobre 2010 : 01:05:24
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Se restringiamo il senso della domanda al "cui prodest?", si potrebbe rispondere semplicisticamente che l'uomo ne guadagna protezione contro i topi (almeno in origine, nelle civiltà agropastorali) e soprattutto qualcosa di soffice da accarezzare e che è contento di essere accarezzato. Non potendo più fare grooming con elementi della nostra specie per vari motivi, il gatto è un buon sostituto. Il gatto ci guadagna protezione e cibo e grooming anche lui. Soprattutto, migliora il suo successo riproduttivo; il che spiega perché è cresciuta nel tempo la popolazione di gatti domestici. Ma mi rendo conto che tu intendevi qualcosa di più sottile ...... Però, se escludiamo forme di progetto intelligente, il fatto che ciascuno ci guadagni mi sembra già un buon motivo statistico perché la simbiosi vada avanti. Ma credo di non aver ancora capito bene il tuo pensiero ...
luigi
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leonella55edo47
Utente Super
    
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 ottobre 2010 : 14:43:47
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Edo
Mi dispiace, ma mi avete svegliato: in una visione progettuale della natura, non occorre che una cosa serva ad altro che a se stessa ed al compiacimento del Progettista... |
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