Questa non l'ho capita: Calliostoma conulus ha apice ben granulato, per almeno tre giri. Mi piacerebbe capire per quale motivo a Blu sembra dubium: per i cingoli? myzar
Per fare fotografie biologiche, evidenziando tutti i particolare fisibili del soggetto, è quasi sempre indispensabile utilizzare 2 flash, cercando di bilanciarne la luce, senza creare fastidiose zone d'ombra troppo marcate.
Quindi in relazione alla grandezza della specie ripresa, alla distanza dal soggetto, dipendente dalla focale utilizzata, necessita posizionare adeguatamente i due flash, allargandoli e indirizzandoli di volta in volta, possibilmente prima di avvicinarsi al soggetto stesso.
Devo dire che questo es. mi ha molto incuriosito. Ho verificato tutti i miei conulus che tra l'altro provengono quasi tutti dalla Toscana e nessuno è fornito di cingoli tanto evidenti; anzi tra un cordone suturale e l'altro sono proprio perfettamente lisci e lucidi. Chiedo ai Trochidisti DOC: è proprio da scartare zizyphinum, forse un pò allungato? E se si perchè? paolo
Una domanda, la specie Calliostoma conulum è sinonima di Calliostoma conulus?
Quale nomenclatura è valida?
Stefano Guerrieri
Il nome C. conulum è proprio sbagliato, come tale non esiste e non è sinonimo di niente. Per quanto dice Paolo ctredo la cosa vada considerata, se non altro per il colore così rosso, mentre è molto più arancio in conulus. Certo che l'altezza è un po' esagerata per uno zyzyphinum myzar
L'ultimo esemplare illustrato è un giovane di Calliostoma conulus, lo si riconosce per la caratteristica scultura dei primi giri di spira della teleoconca.
Il primo esemplare illustrato è abbastanza particolare ... non ha nulla a che spartire con conulus e zizyphinus ... ricorda una "forma" piccola e allungata più comune lungo le coste spagnole, ma a giudicare dalle foto, la conformazione e scultura dei primi giri è diversa.
Da quanto riesco a distinguere, le prime due immagini porterebbero a quanto penso possa essere il T. dubius del Philippi ... una sua forma allungata, cosa peraltro già segnalata dal Monterosato ... unica caratteristica che non sembra quadrare è la colorazione ... per cui penso che l'ultima classificazione proposta da Paolo sia la più consona al momento.
ma quale è la colorazione tipica di dubius io a gallipoli ne ho trovati a centinaia tutti rosso mattone una tonalità un pò più scura di questi di stefano
blu
Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima. (Albert Einstein)
ma quale è la colorazione tipica di dubius io a gallipoli ne ho trovati a centinaia tutti rosso mattone una tonalità un pò più scura di questi di stefano
blu Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima. (Albert Einstein)
Non per tornare su una cosa detta e ridetta, ma qui sorge un problema serio, perchè si tratta di stabilire quanto la descrizione originale dell'autore debba essere presa alla lettera. Per C. dubium Philippi lo descrisse di color verde olivaceo, ed anzi aggiunse di non aver mai visto un C. conulus dello stesso colore verdastro, onde la differenza da questo risultava ovvia. myzar
ma quale è la colorazione tipica di dubius io a gallipoli ne ho trovati a centinaia tutti rosso mattone una tonalità un pò più scura di questi di stefano
blu Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima. (Albert Einstein)
Non per tornare su una cosa detta e ridetta, ma qui sorge un problema serio, perchè si tratta di stabilire quanto la descrizione originale dell'autore debba essere presa alla lettera. Per C. dubium Philippi lo descrisse di color verde olivaceo, ed anzi aggiunse di non aver mai visto un C. conulus dello stesso colore verdastro, onde la differenza da questo risultava ovvia. myzar
grazie della risposta myzar ma a questo punto vorrei capire se il colore può essere un carattere distintivo per li calliostoma zizyphinum non credo perchè va dal bianco tutte le gradazioni di giallo, arancio, rosso fino al viola
grazie blu
Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima. (Albert Einstein)
C'è una discussione sui Calliostoma, Link in cui si cerca di mettere qualche punto fermo a livello tassonomico. A quel che ho capito, il colore può essere un carattere indicativo, ma non si può prescindere dalle caratteristiche della conchiglia. Su C. dubium, qualche informazione è qui: Link
Personalmente ritengo che a livello dei Calliostoma mediterranei non si possono dire cose nette perché la situazione non è netta. Alcuni esemplari sono di semplice determinazione, per altri s'ha da sbattere la testa contro il muro. Al posto di Stefano, mi accontenterei in questo caso di un Calliostoma sp.
Per fare fotografie biologiche, evidenziando tutti i particolare fisibili del soggetto, è quasi sempre indispensabile utilizzare 2 flash, cercando di bilanciarne la luce, senza creare fastidiose zone d'ombra troppo marcate.
Quindi in relazione alla grandezza della specie ripresa, alla distanza dal soggetto, dipendente dalla focale utilizzata, necessita posizionare adeguatamente i due flash, allargandoli e indirizzandoli di volta in volta, possibilmente prima di avvicinarsi al soggetto stesso.
Senza avere la pretesa di dire una verità assoluta io propenderei ad inserirlo in un Calliostoma alexandrinum s.l. per l'apice bluastro e le incisioni sui giri anche se non ne ho mai visto uno con questa colorazione.