Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
Prov.: Pisa
Regione: Toscana
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Inserito il - 09 aprile 2010 : 21:11:55
Seguo con grande interesse i vostri interventi scaturiti dal lavoro oggetto del titolo del post. Non oso esprimere opinioni perchè non ritengo di avere idee sufficientemente chiare in merito, devo anzi dire che il lavoro ha sconvolto un bel po' le mie modeste cognizioni conchigliologiche e le mie poche certezze sono andate un po' a farsi benedire. Come già qualcuno ha avuto modo di dire, risulta alquanto difficile accettare che tutte le "Marmorana" siciliane debbano ( con l'esclusione della sola platychela) essere chiamate muralis anche se eventualmente seguite da una denominazione sottospecifica. Alquanto più arduo è concepire che Tyrrheniberus sardonius altro non sia che un villicus ! Continuerò a leggere le vostre elucubrazioni con la speranza di capire qualcosa di più ma penso che dovremo abituarci a rivoluzioni più o meno comprensibili e condivisibili ma un sano spirito critico non deve mai cedere il posto ad acritiche prese d'atto !
Per facilitare la comprensione del discorso un po' complicato di questo post ho allegato il cladogramma di Marmorana pubblicato in Fiorentino et al. 2010.
Oltre le perplessità che tutti abbiamo nel digerire un discorso nuovo e molto complesso si può cercare di ricostruire in parte il puzzle è trarne delle indicazioni anche se per chiarire i particolari occorreranno altri studi su un maggior numero di campionamenti.
La cosa nuova che salta all'occhio è la successione temporale nella radiazione di Marmorana.
Per primo si distacca il genere Murella che nonostante le differenze nella forma delle conchiglie si mostra poco differenziato sia geneticamente che anatomicamente,le differenze genetiche appaiono molto maggiori in tutti gli altri gruppi.
La comparsa di un carattere apomorfico causa la separazione del genere Tyrrheniberus,in questo gruppo si ha la perdita del diverticolo del canale della borsa copulatrice struttura funzionale in cui viene digerita la spermatufora, questa funzione viene assunta dal canale della borsa copulatrice. I caratteri più antichi si riscontrano nel gruppo villicus/sardonius che mantiene il dardo con sezione ad ancora tipico di Marmorana. Il genere continua ad evolversi indipendentemente,la nuova variazione si osserva in T.ridens in cui compare la sezione del dardo a C. Anche qui nel gruppo villicus/sardonius si può vedere che il cambio di forma della conchiglia si può manifestare con trascurabile modificazione genetica.
Anche per la Marmorana continentali si può vedere una seguenzialità di separazioni che interessano per primo il gruppo M.signata seguita dal complesso fuscolabiata/saxetana e per ultime si distaccano dal complesso Sardo-corso le Marmorana calabro-peloritane.
Marmorana serpentina rimasta isolata nel complesso Sardo-corso continua ad evolversi indipendentemente formando la sezione del dardo a doppia C.
Come già visto precedentemente il passaggio del profilo del dardo da una forma all'altra non è improvviso ma graduale,in accordo con le tempistiche di separazione sopra esposte si può osservare che il dardo di M.saxetana anche essendo ancora considerato con profilo ad ancora è in realtà una forma intermedia tra l'ancora di M.signata e la doppia C di M.serpentina.
Queste variazioni sui grandi gruppi sono perfettamente compatibili con la teoria della migrazione delle placche di Alvarez.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
L'osservazione di Siciliaria mi fa venire in mente un aspetto curioso, parlo della morfologia della conchiglia. Si afferma che
ANOVA [= Analysis Of Variations] showed that ... T.sardonius and T.villicus ... were not significantlly different
e piu' oltre che sono "morphologically indistinguishable". Se la complicata macchina statistica non trova differenze e' perche' si sono misurate altezza e larghezza del nicchio, altezza e larghezza dell'apertura e poco piu'. Ma chi ha detto che tutta la variabilita' si debba ridurre a quei pochi parametri? Se ad occhio li distinguiamo benissimo, vuol dire che quelle misure non sono adeguate. Non vorrei che la sofisticazione dell'analisi matematica facesse perdere di vista il buon senso.
P.S. Penso che il problema sia molto serio: com'e' possibile tradurre la diversita' che osserviamo in parametri numerici? Questi articoli mi confermano nell'idea che resta veramente tanto da fare.
.... Non vorrei che la sofisticazione dell'analisi matematica facesse perdere di vista il buon senso.
Anche io ho avuto la stessa impressione.
Inoltre ero curioso di conoscere le precise località, dato che a pag. 29, Tab. 2 "Populations analysed for shell biometry", non figura alcuna popolazione di T. villicus, T. sardonius e T. ridens
La conchiglia carenata non mi sembra che in questo gruppo costituisca un carattere valido di differenziazione specifica,i dati ottenuti con diversi metodi sono convergenti. In Tyrrheniberus colpisce di più perché è la prima volta che si mettono in sinonimia T.villicus e T.sardonius, la stessa differenza c'è tra la forma molteni di Marmorana signata strigata che possiede una carena e la forma tipica che ne è priva ma il fatto è tranquillamente accettato.
Marmorana signata strigata (Férussac, 1821) f. moltenii, Gavelli (PG), gruppo del Coscerno foto ang
Marmorana signata strigataGubbio foto papuina
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