allora mi tenti...non così bella come la foto in bianco e nero ma mi è molto cara..scattata l'estate scorsa nello Yunnan nei pressi di Dali, si tratta di un gruppo di donne Bai che lavorano alla preparazione del batik che lì è solo in blu..con l'anziana signora sullo sfondo, che era singolarmente loquace e curiosa, ho intrattenuto una strana conversazione con DUE interpreti, uno dall'inglese al cinese Han (la lingua ufficiale) e uno che traduceva dall'Han al Bai (idioma locale parlato in zona)...argh magari più avanti vi posto un'altro po' di foto di posti strani, di una Cina un po' meno turistica, per così dire. salutoni Daniela
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"...invano tentiamo di ricondurre al conosciuto la variegata difformità naturale..."
questo forum ha dell'incredibile: metto una foto di un posto mai sentito prima e subito trovo qualcuno che ne posta un'altra....
troppo bello questo incrocio di idee, culture, esperienze di ognuno di noi!!!!
"Sai che chi si ferma è perduto ma si perde tutto chi non si ferma mai" La bellezza Niccolò Fabi
hai perfettamente ragione c'è un senso di "appartenenza" nella diversità, meraviglioso.. colgo l'occasione per mettere un'altra foto: questa rappresenta una venditrice di gamberetti essiccati. è stata scattata sull'isoletta Jinsuo sul lago Erhai, vicinissimo a Dali (foto precedente), sempre Yunnan quindi. Nonostante non sia tecnicamente perfetta è una delle mie foto preferite. Salutoni Daniela
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"...invano tentiamo di ricondurre al conosciuto la variegata difformità naturale..."
Ripromettendomi di farvi vedere altre immagini di questo luogo meraviglioso attraverso la mia home page (attualmente in costruzione) dove ci sarà anche il diario di viaggio, vi posto questa foto che in realtà è una schifezza (è un frame di una ripresa video) ma fotografa uno dei miei momenti più belli di questo viaggio e allora ve ne voglio rendere partecipi. la storia è questa: nei dintorni di Lijang (Yunnan, sud-ovest) visitiamo un villaggio. sulla strada principale un gruppo di suonatori. vedo che c'è un cappello con delle monete dentro e chiedo alla guida se effettivamente posso lasciare un'offerta (non si sa mai meglio chiedere..). Avuta risposta affermativa lascio qualche yuan e faccio per andarmene e qui accade l'incredibile: uno dei musicanti mi corre dietro e mi fa segno di seguirlo e di accomodarmi sulla panca davanti a loro, mi piazza in mano un coppia di cimbali e mi fa segno che..devo suonare! io mi siedo loro attaccano la musica e io dietro a seguire la musica col mio strumento...non ho mai capito cosa significasse tutto questo: sembrava che il mio obolo mi avesse dato una sorta di diritto a suonare con loro. fatto sta che è stato un momento intensissimo, lo scambio muto di un sentire comune con gente che non sapeva ne' chi fossi ne' da dove venissi e perché. meditiamo, gente, meditiamo... scusate questo intervento un pò off-topic ma desideravo tanto raccontarvelo. Un bacio Daniela
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"...invano tentiamo di ricondurre al conosciuto la variegata difformità naturale..."