Ciao Daria, ormai qui sul forum sono accumulate moltissime esperienze, con un po' di tempo a disposizione leggiti i vari post sull'argomento, questo compreso. Ti dico la mia: se hai spazio all'aperto e vuoi ottenere un preparato comprendente la ranfoteca macera il cranio in acqua fino a quando la ranfoteca non si sfila. Separa questa dal resto e conservala per poi reinserirla alla fine sul cranio pulito. Per pulire il cranio continuerei poi la macerazione in acqua. Una volta liberate le ossa da ogni residuo di carne le finirei con immersione in acqua ossigenata a 130 volumi STANDO ATTENTA TRATTANDOSI DI SOSTANZA ESTREMAMENTE CAUSTICA. Quest'ultima operazione sbianca il preparato e lo rende asettico, ma, ripeto, deve essere condotta con molta cautela
Concordo, in questa discussione abbiamo postato un po’ di consigli utili, in pratica tutto il fattibile! Personalmente i crani di volatili li preparo sempre per bollitura (circa 1 h), paziente scarnificazione a mano facendo attenzione a non danneggiare la ranfoteca, e successiva immersione per 24 h in perossido a 30 volumi. La macerazione è molto valida, la utilizzo per crani di grosse dimensioni a causa di mancanza di spazio.. ultimamente ho preparato 5 crani di cervo con ottimi risultati. Chiaramente alle prime esperienze è sempre più faticoso! Ma Pian piano prenderai la mano
Consiglio per la macerazione: se l’acqua diventa troppo scura, cambiala (ma non tutta) perché i batteri potrebbero macchiare le ossa, rendendo difficoltoso il successivo sbiancamento
Ciao Daria, ormai qui sul forum sono accumulate moltissime esperienze, con un po' di tempo a disposizione leggiti i vari post sull'argomento, questo compreso. Ti dico la mia: se hai spazio all'aperto e vuoi ottenere un preparato comprendente la ranfoteca macera il cranio in acqua fino a quando la ranfoteca non si sfila. Separa questa dal resto e conservala per poi reinserirla alla fine sul cranio pulito. Per pulire il cranio continuerei poi la macerazione in acqua. Una volta liberate le ossa da ogni residuo di carne le finirei con immersione in acqua ossigenata a 130 volumi STANDO ATTENTA TRATTANDOSI DI SOSTANZA ESTREMAMENTE CAUSTICA. Quest'ultima operazione sbianca il preparato e lo rende asettico, ma, ripeto, deve essere condotta con molta cautela
Concordo, in questa discussione abbiamo postato un po’ di consigli utili, in pratica tutto il fattibile! Personalmente i crani di volatili li preparo sempre per bollitura (circa 1 h), paziente scarnificazione a mano facendo attenzione a non danneggiare la ranfoteca, e successiva immersione per 24 h in perossido a 30 volumi. La macerazione è molto valida, la utilizzo per crani di grosse dimensioni a causa di mancanza di spazio.. ultimamente ho preparato 5 crani di cervo con ottimi risultati. Chiaramente alle prime esperienze è sempre più faticoso! Ma Pian piano prenderai la mano
Consiglio per la macerazione: se l’acqua diventa troppo scura, cambiala (ma non tutta) perché i batteri potrebbero macchiare le ossa, rendendo difficoltoso il successivo sbiancamento
Grazie mille ad entrambi per la gentilezza, proverò con il metodo della macerazione e quando avrò più tempo leggerò anche il resto del forum per informarmi su come procedere per le prossime volte
Buonasera a tutti, provo a riproporre la mia precedente domanda che forse si è persa nella conversazione.
Gentilmente, chi usa abitualmente l'acqua ossigenata potrebbe dirmi dove si acquista il prodotto, se la usate pura o diluita, quanto dura l'immersione e dove si smaltisce il liquido usato?
Buonasera a tutti, provo a riproporre la mia precedente domanda che forse si è persa nella conversazione.
Gentilmente, chi usa abitualmente l'acqua ossigenata potrebbe dirmi dove si acquista il prodotto, se la usate pura o diluita, quanto dura l'immersione e dove si smaltisce il liquido usato?
Grazie mille in anticipo!
Puoi acquistarla in ferramenta (130 volumi). Il costo è molto variabile, sopra i 4€/L è un po’ un furto.. Io la utilizzo diluita (sui 35 volumi), allungando i tempi di immersione, per ridurre i costi. Oppure la usi pura imbevendo cotone e scottex e avvolgendo il cranio ;)
Tempi di immersione.. dipendono dal tipo di reperto! Un cranio vecchio molto impregnato di terra richiede tempi più lunghi rispetto a un cranio preparato da testa fresca. Direi che per un cranio medio piccolo (tasso, capriolo etc) bastino una mezzoretta a 130 volumi e una giornata a 35! Per un cranio grande (ad es un cervo), io lo lascio circa 3 ore in 130 e 2 giorni in 35
Buongiorno, ho trovato delle vertebre di gatto in campagna, sembrano abbastanza vecchie, sono totalmente secche e prive di qualsiasi residuo. Vorrei sbiancarle, ma ho provato a tenerle 24h nell'acqua ossigenata a 30 vol. E non è cambiato assolutamente nulla. Consigli? Grazie
Modificato da - Martapsy in data 08 giugno 2020 09:45:00
Buongiorno, ho trovato delle vertebre di gatto in campagna, sembrano abbastanza vecchie, sono totalmente secche e prive di qualsiasi residuo. Vorrei sbiancarle, ma ho provato a tenerle 24h nell'acqua ossigenata a 30 vol. E non è cambiato assolutamente nulla. Consigli? Grazie
Le ossa vecchie, ormai molto porose, sono davvero difficili da sbiancare perché spesso molto impregnate di terra. Lasciale in 130 volumi qualche ora, ma spesso oltre un certo livello di sbiancanento non si riesce ad andare
Buonasera a tutti!! Riapro questo post dopo un bel po' di tempo per chiedere un consiglio. Io ho a casa alcune vecchie carcasse di uccelli trovate nel tempo e volevo provare a ripulirle cercando di ricavarne (se possibile) lo scheletro. Sono senza piume ed organi interni e con la pelle praticamente mummificata in un sottile strato di cute attaccata agli ossicini. Ho letto con attenzione le vostre precedenti risposte e mi sembra di aver capito che in questi casi l'opzione migliore sia la macerazione in acqua fredda in modo tale che la sostanza organica si ammorbidisca e io riesca a staccarla dalle ossa. Secondo voi potrebbe essere la scelta più idonea? Mi chiedevo poi se con questo modo si rompessero i legamenti che tengono uniti gli ossicini. Nel Il naturalista preparatore di Gestro si dice :"far attenzione che le diverse parti che lo costituiscono rimangano riunite insieme dai legamenti, giacché il ricomporle sarebbe lavoro lunghissimo e difficile." Quindi questo metodo (macerazione) non porta lo scheletro a disgregarsi? Vi ringrazio per un'eventuale aiuto.
Buonasera a tutti!! Riapro questo post dopo un bel po' di tempo per chiedere un consiglio. Io ho a casa alcune vecchie carcasse di uccelli trovate nel tempo e volevo provare a ripulirle cercando di ricavarne (se possibile) lo scheletro. Sono senza piume ed organi interni e con la pelle praticamente mummificata in un sottile strato di cute attaccata agli ossicini. Ho letto con attenzione le vostre precedenti risposte e mi sembra di aver capito che in questi casi l'opzione migliore sia la macerazione in acqua fredda in modo tale che la sostanza organica si ammorbidisca e io riesca a staccarla dalle ossa. Secondo voi potrebbe essere la scelta più idonea? Mi chiedevo poi se con questo modo si rompessero i legamenti che tengono uniti gli ossicini. Nel Il naturalista preparatore di Gestro si dice :"far attenzione che le diverse parti che lo costituiscono rimangano riunite insieme dai legamenti, giacché il ricomporle sarebbe lavoro lunghissimo e difficile." Quindi questo metodo (macerazione) non porta lo scheletro a disgregarsi? Vi ringrazio per un'eventuale aiuto.
Secondo me è il metodo perfetto per il reperto che indichi! Puoi controllare la macerazione in modo che i tendini non si dissolvano e mantenere collegate le ossa!
Buonasera a tutti, oggi ho trovato un esemplare di Arvicola italicus deceduto e volevo chiedervi un consiglio sul come trattare i micromammiferi nella speranza di poter ottenere un buon risultato. Mi basterebbe ottenere il cranio del cricetide, ma se possibile vorrei provare ad ottenere lo scheletro intero. Ho già avuto a che fare con animali di taglia superiore e volevo quindi sapere se qualcuno avesse mai provato con essere così piccoli. Grazie in anticipo e buona serata!