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Cinciallegra

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Cinciallegra Parus major

 
 
Femmina in cova di cinciallegra

uova di cinciallegra

pulli di cinciallegra

 

La cinciallegra

La cinciallegra è la più grande tra le specie di Paridi presenti in Italia.
La striscia nera con riflessi bluastri che attraversa il petto, in continuità con il nero del capo e del collo, la identificano in modo caratteristico. Presenta, caso singolare tra i Paridi, un apprezzabile dimorfismo sessuale; il maschio ha la striscia sul petto più lunga e più larga e la colorazione del capo più intensa e lucente rispetto alla femmina.
L'areale di riproduzione comprende vaste zone del Paleartico occidentale e del Nord Africa dove, pur essendo normalmente una specie di basse altitudini, si riproduce anche a 1850 m. È una specie stanziale ma alcune popolazioni possono compiere spostamenti verso zone riproduttive a più elevata altitudine o, nelle zone settentrionali dell'areale, piccole migrazioni verso sud e ovest.
La cinciallegra, al contrario della cinciarella, si nutre principalmente sui rami bassi e a terra; si ciba principalmente di insetti (importanti i bruchi di lepidotteri durante la stagione riproduttiva, quali la Tortrix viridiana), ragni, semi e frutta; sono state osservate cinciallegre nell'atto di nutrirsi di nettare ed altre usare aghi di pino per estrarre larve alle fessure del legno. Famoso è il caso di alcune popolazioni inglesi che "impararono" a cibarsi della panna condensata sotto i tappi delle bottiglie di latte; questo comportamento, forse comparso indipendentemente in varie popolazioni, si espanse per imitazione.
La cinciallegra non è attratta dai boschi di conifere e colonizza principalmente boschi misti non troppo chiusi ma anche parchi cittadini e vari altri ambienti purché siano presenti cavità adatte alla nidificazione. La femmina infatti costruisce il nido in cavità preesistenti utilizzando il muschio per costruire una coppa principale arricchita, poi, da foglie, fili d'erba, peli, lana e piume (meno usate rispetto alla cinciarella). Occupano con facilità le cassette-nido.
Più che in altri Paridi, la deposizione delle uova può iniziare prima della fine della costruzione del nido. In media la deposizione inizia tra aprile e maggio (in Italia centrale è stata riscontrata una settimana circa di ritardo rispetto alla cinciarella). L'inizio della deposizione è influenzato da vari fattori quali la temperatura, l'habitat e la disponibilità di cibo (bruchi). La cinciallegra depone, in media, dalle 6 alle 12 uova. Nei paesi nordici le covate sono più grandi rivelando una correlazione tra la dimensione della covata e la latitudine. Solo la femmina cova le uova, alimentata durante tutto questo periodo dal maschio. I pulcini della cinciallegra nascono con gli occhi chiusi, privi di piume, incapaci di nutrirsi e di termoregolarsi; la femmina provvede a riscaldarli e, insieme al maschio, a nutrirli (una coppia di cinciallegre può compiere più di 6-10 visite all'ora al nido per nutrire i pulcini). Dopo circa venti giorni i nidiacei si involano tutti insieme e continuano a ricevere cibo dai genitori ancora per qualche giorno.

Testo di Fabrizio Petrassi
Foto di
Aldo Marinelli

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Lo sapevate che...

La cinciallegra spesso depone una seconda covata e sono stati osservati casi anche di una terza covata.

Ascolta la cinciallegra

 

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