L'allocco 
      L'allocco è il più comune 
      e ampiamente diffuso degli Strigidi europei; in Italia si trova ovunque, 
      tranne che in Sardegna. 
      Lungo 38 cm., ha testa grande e rotonda con grandi occhi neri, che lo 
      distinguono dalla maggior parte degli altri Strigidi; dischi facciali 
      bruno grigi; parti superiori e petto variabili dal marrone al grigiastro, 
      striati verticalmente e con lievi onde orizzontali; parti inferiori fulve 
      striate di scuro. Si distingue dal barbagianni per le dimensioni maggiori 
      e il colore complessivamente molto più scuro. 
      Stanziale e strettamente notturno, vive in zone boschive miste di conifere 
      e caducifoglie. L'allocco non costruisce alcun nido ma utilizza cavità di 
      ogni genere negli alberi e nelle rovine, spesso occupa anche tane di tasso 
      e  di coniglio. Durante la cova (periodo riproduttivo: da marzo a 
      giugno) la femmina resta nel nido e il maschio provvede 
      all'approvvigionamento del cibo. Se la stagione è brutta e il cibo 
      scarseggia, il maschio non può tornare molto spesso al nido e anche la 
      femmina può essere costretta ad abbandonarlo. Quando ciò si verifica, le 
      uova, raffreddandosi non arrivano alla schiusa. In condizioni normali le 
      uova schiudono a intervalli di pochi giorni, in modo che il primo nato 
      sarà il più grosso, mentre l'ultimo il più piccolo. Se il cibo non è 
      sufficiente per l'intera prole, il più grande si accaparrerà la maggior 
      parte del pasto a scapito del più piccolo. Se vi fosse una equa 
      spartizione dell'alimento probabilmente tutta la nidiata morirebbe, mentre 
      cosi sopravvive almeno in parte. 
      Nei periodi di massima densità di popolazione ogni coppia di allocchi 
      occupa un area di circa 12-20 ettari. 
      Se la popolazione aumenta ulteriormente il territorio di ogni coppia può 
      ridursi fino a 4 ettari circa; in queste condizioni, nonostante 
      l'abbondanza delle prede (ratti, arvicole rossastre, arvicole agresti, 
      toporagni, talpe, piccoli uccelli, insetti e lombrichi), la specie non è 
      in grado di riprodursi. I piccoli volano dopo 5 settimane dalla nascita. 
   
  	  
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