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 Qualche cenno sulla divisione sistematica storica e attuale del genere Arvicola
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MicheleM
Utente V.I.P.

Città: Cupra Marittima
Prov.: Ascoli Piceno

Regione: Marche


285 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 marzo 2020 : 22:25:05 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao,

sperando di fare cosa utile, visto che se ne accennava in certe discussioni, illustro brevemente (e spero in maniera semplice) qual è la situazione circa la divisione in specie del genere Arvicola, in particolare delle popolazioni presenti in Italia.
Faccio una brevissima panoramica storica, solo a grandi tappe, ignorando per ragioni di spazio moltissimi riarrangiamenti intermedi.
Metto tutti i riferimenti alla letteratura, alla fine del testo.
Chiunque trovasse errori di qualsiasi tipo e volesse segnalarmeli, sarebbe caldamente ringraziato dal sottoscritto.

Innanzitutto Arvicola è un genere di roditori con un'estensione vastissima; praticamente occupa tutta l'Europa continentale e parte dell'Asia.
In questa IMMAGINE vedete una mappa approssimativa dell'areale di questo genere.

Vista tale estensione, è già possibile immaginare l’esistenza di “forme” genotipiche e fenotipiche differenti.
In effetti, già nel 1912, Miller aveva distinto morfologicamente 7 forme, considerandole specie distinte: Arvicola sapidus, Arvicola amphibius, Arvicola terrestris, Arvicola italicus, Arvicola illyricus, Arvicola musignani, Arvicola scherman.
Negli anni a seguire molti ricercatori hanno ridenfinito e modificato la tassonomia di Arvicola, senza arrivare ad un compromesso accettabile.
Nel 1956, però, Matthey, dopo aver scoperto che una di quelle forme aveva anche un numero cromosomico differente, ha separato Arvicola sapidus (40 cromosomi) dalle altre possibili specie (36 cromosomi).
Nel 1970, Corbet e altri ricercatori hanno confermato Arvicola sapidus come specie distinta, presente solo negli ambienti acquatici di Francia e nella penisola iberica, e assegnato il nome di Arvicola terrestris a tutti gli Arvicola presenti nel resto dell’areale.
Fermandoci a quella classificazione l'areale di distribuzione delle specie di Arvicola, diventerebbe quindi pressappoco come illustrato in questa IMMAGINE.

Può sembrare cosa fatta... ma c'è una caratteristica particolare che continuava e continua a stuzzicare l'interesse degli studiosi. La presenza, cioè, di due forme morfologiche e comportamentali ben distinte (potremmo chiamarle morfotipi) all'interno di Arvicola. Una più adattata ad una vita fossoria, un’altra, più adatta ad una vita epigea e connessa più strettamente gli ambienti acquatici. La prima forma, più piccola e fossoria, è distribuita lungo una linea immaginaria che attraversa orizzontalmente l'Europa e copre grossolanamente le grandi catene montuose, dai pireinei fino ai carpazi. La seconda forma, invece, presente nel resto dell'areale.
Questa terza IMMAGINE mostra la distribuzione approssimativa dei due morfotipi.
Questa particolarità, sommata anche alla presenza di forme intermedie, ha fatto sì che la situazione rimanesse ingarbugliata per molti decenni, con una continua aggiunta e sottrazione di specie, nonché di sottospecie, al punto da dar vita ad una moltitudine di studi e pubblicazioni.

Arriviamo quindi dritti ai giorni nostri.
Nel 2005, in un capitolo del famoso "Mammals Species of the World", Musser e Carleton hanno sommarizzato le conoscenze del momento sul genere Arvicola ed hanno riconosciuto come valide tre specie. Quella dalla forma ipogea, chiamata già precedentemente Arvicola scherman, e le due più legate all'ambiente acquatico, Arvicola sapidus e Arvicola amphibius (che è il nome correntemente usato per Arvicola terrestris, ormai invece scarsamenente usato).
Basandoci su quel lavoro, quindi, la MAPPA di distribuzione delle tre specie non dovrebbe essere altro che la somma delle mappe già viste in precedenza.

Negli anni più recenti, però, ci sono stati nuovi sviluppi.
Nel 2015, uno studio di Kryštufek e collaboratori, tramite un'analisi del DNA mitocondriale, ha stabilito che il morfotipo fossorio, finora attribuito ad Arvicola scherman, non è sufficientemente differenziato dal punto di vista genetico dal morfotipo acquatico che caratterizza Arvicola amphibius; per questo motivo, Arvicola scherman ha perso lo status di specie e tutte le popolazioni di Arvicola scherman sono state inglobate nella specie Arvicola amphibius.
L'anno successivo, nel 2016, prendendo spunto dal recente articolo di Kryštufek e i suoi colleghi, Castiglia e altri collaboratori, hanno voluto focalizzare l'attenzione sulle popolazioni di Arvicola italiane, fino ad allora generalmente considerate appartenti ad una mera sottospecie di Arvicola amphibius. L'indagine genetica ha permesso di stabilire che le popolazioni italiane appartengono ad una specie distinta, Arvicola italicus, che è la specie attualmente riconosciuta e distribuita su gran parte della penisola (la distribuzione esatta di questa specie è ancora da definire esattamente). Hanno altresì confermato quello che si evinceva dal lavoro di Kryštufek e collaboratori, ossia che i due morfotipi di Arvicola, il fossorio e l'acquatico, sono presenti in tutte e tre le specie attualmente riconosciute e sono solo sintomo di un'elevata "plasticità" fenotipica del genere Arvicola.

Stando alle ultime indagini, quindi, le specie del genere Arvicola sono tre: Arvicola sapidus, Arvicola amphibius e Arvicola italicus. Per quanto riguarda l'Italia, alcune popolazioni di Arvicola amphibius sono presenti lungo l'arco alpino, con un morfotipo prevalentemente fossorio; nel resto della penisola è distribuita invece la specie Arvicola italicus.
La mappa del genere Arvicola più aggiornata dovrebbe leggersi grossomodo COSÌ.

LETTERATURA DI RIFERIMENTO:


Le mappe di distribuzione sono state liberamente modificate utilizzando le mappe disponibili nel database IUCN: IUCN 2019. The IUCN Red List of Threatened Species. Version 2019-3. Link

Le informazioni sono da ritenersi aggiornate alla data odierna. Visto il proliferarsi di studi, spesso discordanti, per quanto riguarda questo genere, è possibile che in un futuro anche breve la situazione sistematica delle specie di Arvicola subisca modifiche.



Modificato da - vladim in Data 14 marzo 2020 12:05:27

domg
Utente Super

Città: villasanta
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


7041 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 marzo 2020 : 11:42:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un plauso per il lavoro fatto.

Domenico

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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4228 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 marzo 2020 : 12:21:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Grazie a Michele e anche a Vladimiro che ha messo il posto in rilievo!
Alberto

Modificato da - Albisn in data 14 marzo 2020 12:24:37
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MicheleM
Utente V.I.P.

Città: Cupra Marittima
Prov.: Ascoli Piceno

Regione: Marche


285 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 marzo 2020 : 14:57:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ringrazio entrambi per i ringraziamenti.
L'ho fatto con piacere, visto che questo genere di roditori, già comparso in qualche discussione, non era ancora rappresentato in galleria e le discussioni di riferimento sono ormai datate, non rappresentando quindi la situazione tassonomica attuale.


Michele

Modificato da - MicheleM in data 14 marzo 2020 15:32:08
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Alberto Gozzi
Moderatore


Città: Trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


25833 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 14 marzo 2020 : 16:47:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
bel lavoro


grazie Michele del tuo tempo messo a disposizione per tutti


un saluto…..Alberto

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