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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 19 maggio 2009 : 21:32:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di cedrone:
..... ora in agosto verranno fatte 2 mattine per cercare di vedere i piccoli e dare un ulteriore indice di natalità per il 2009 ....


ti rinnovo i miei complimenti per l'accuratezza del monitoraggio complessivo che effettuate ... ad esempio da noi manca la valutazione dei nuovi nati, ... che abbastanza incomprensibilmente (dietro direttiva dell'ISPRA) vengono però inseriti nei piani gestionali stilati a fine Aprile, ... quindi prima che siano nati

Messaggio originario di cedrone: Qui non usiamo il metodo della battuta anche perche ci sono difficolta a reperire i battitori e i caprioli alle poste passano troppo velocemente vanificando così ogni tipo di determinazione del capo e fornendo solo un dato numerico ....

Condivido in toto queste osservazioni, ..... e poi, anche se utilizzi solo un battitore e un paio di rilevatori alle poste, ... il metodo sovrastima sempre ... probabilmente per "difetto genetico"

Messaggio originario di staka:
.... il primo maggio, con l'apertura della caccia (becco classe c) corrisponde ad un netto calo delle possibilità (mie!) di osservare cervi in ore favorevoli per essere fotografati in spazi aperti (dove li provo a beccare). Ti dirò di più: frequentando una riserva confinante con zona a Demanio (la foresta del Latemar) e raccogliendo le impressioni di cacciatori e contadini del posto con l'apertura della caccia i capi si ritirano volentieri nella zona protetta abbandonando in parte i territori aperti alla caccia e uscendo a pascolare con il buio ...


Anche su queste osservazioni (peraltro molto corrette e precise di Cristiano) mi sento di dover condividere le perplessità di Stefano, ... e invitare tutti a considerare che la minor osservabilità degli ungulati selvatici ad iniziare da fine Maggio è dovuta anche (e forse prevalentemente) alla concomitante azioni di molti fattori di vario genere:
la disponibilità di vegetali freschi (più appetiti e nutrienti) diventa gradatamente maggiore nel bosco (e relativo sottobosco), rispetto agli spazi aperti (germogli e foglie nuove da un lato ... grano ed erbe che "invecchiano" e induriscono dall'altro); cambiamento del clima ... con notti più gradevoli delle assolate ore diurne (esattamente il contrario di quanto avviene fino a fine Aprile);
fasi dei cicli biologici annuali decisamente "delicate" e peculiari del periodo, ... con le femmine che si isolano per i parti (tutte le specie), ... maschi con i palchi in ricrescita (cervo e daino) in fase territoriale più "blanda" (dopo il tour de force di Marzo Aprile) per il capriolo.
Pur essendo quindi convinto che l'attività venatoria determini una maggior prudenza della fauna selvatica in senso lato, ... e una maggior propensione alla fuga immediata, ritengo non sia la principlale causa (o comunque non la sola) della difficoltà di osservazione della fauna selvatica a fine primavera-inizio estate.
Ciaooo.

P.s per Pigrofalgo: dal momento che la sentenza che tutti i censimenti (scientificamente parlando) sono delle boiate e che l'unico metodo infallibile è il fototrappolaggio, ...... mi sembra sia inappellabile .... e dal momento che a me piace comunque disquisire su queste ... "boiate" ..... e spero che qualcun'altro sia dello stesso avviso, ... ti comunico che continueremo a parlarne, ... scusaci quindi tutte le "nefandezze" che diremo ... e se proprio non riesci a sopportarle ... agisci di conseguenza

Messaggio originario di pigrofalco:
... perdonami, quale lavoro meno "datato" afferma che i censimenti 'a vista' e 'in battuta' rispettivamente NON sottostimano e NON sovrastimano il numero effettivo? ....


Stavo preparando la risposta, .... ma domattina purtroppo devo andare a lavorare

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Luciano54
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Città: Forlì
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4961 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 maggio 2009 : 22:01:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cominciamo a parlare (descrivendolo sommariamente) proprio del censimento in battuta:
Il censimento in battuta viene utilizzato quasi esclusivamente in ambiti caratterizzati da elevata copertura vegetativa, dove quindi gli altri metodi (più economici e/o efficaci) risultano di difficile applicazione.
Consiste solitamente nel delimitare un’area campione, il più possibile rappresentativa dell’intera area di studio, individuando e "segnando" i punti in cui sistemare "le poste" (una serie di osservatori muniti di binocolo ed apposite schede di rilevamento) ed i rispettivi limiti di osservabilità (di solito con nastro colorato) in modo tale che il limite sinistro di una posta coincida con quello destro della successiva; si procede poi a delimitare la linea di partenza del fronte dei "battitori", in numero adeguato alla larghezza del "fronte di battuta" ed in funzione della necessità di essere in contatto visivo l'uno con l'altro.
Ad inizio operazioni, il fronte di battitori si muove all’unisono e il più possibile "in linea", sospingendo gli animali verso le poste dove verranno censiti e, per quanto possibile, classificati.
Il numero complessivo di operatori deve essere calibrato in funzione delle caratteristiche morfo-vegetazionali dell’area e da quelle comportamentali della specie censita (distanza di fuga); questo secondo parametro è di solito di scarso peso, in quanto spesso si verifica la necessità o opportunità di censire tutti i selvatici presenti nell’area.
L’estensione dell’area campione deve essere individuata in funzione di quella complessiva dell’area di studio (di norma non inferiore al 10%) è comunque sconsigliabile una superfice molto vasta (superiore ai 200 ettari) per ovvi problemi logistici, organizzativi ed economici che comporterebbe l’utilizzo di un elevato numero di operatori. Se ne deduce che l'area da indagare deve avere un'estensione possibilmente non superiore ai 2000 ha.
Nel prossimo post analizzeremo vantaggi esvantaggi di questo metodo, .... se nel frattempo qualcuno vuole iniziare l'analisi .... ben volentieri!
Ciaoo.


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cedrone
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Flora e Fauna

Inserito il - 21 maggio 2009 : 21:04:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
[quote]Messaggio originario di Luciano54:

Cominciamo a parlare (descrivendolo sommariamente) proprio del censimento in battuta:
Il censimento in battuta viene utilizzato quasi esclusivamente in ambiti caratterizzati da elevata copertura vegetativa, dove quindi gli altri metodi (più economici e/o efficaci) risultano di difficile applicazione.
Consiste solitamente nel delimitare un’area campione, il più possibile rappresentativa dell’intera area di studio, individuando e "segnando" i punti in cui sistemare "le poste" (una serie di osservatori muniti di binocolo ed apposite schede di rilevamento) ed i rispettivi limiti di osservabilità (di solito con nastro colorato) in modo tale che il limite sinistro di una posta coincida con quello destro della successiva; si procede poi a delimitare la linea di partenza del fronte dei "battitori", in numero adeguato alla larghezza del "fronte di battuta" ed in funzione della necessità di essere in contatto visivo l'uno con l'altro.
Ad inizio operazioni, il fronte di battitori si muove all’unisono e il più possibile "in linea", sospingendo gli animali verso le poste dove verranno censiti e, per quanto possibile, classificati.
Il numero complessivo di operatori deve essere calibrato in funzione delle caratteristiche morfo-vegetazionali dell’area e da quelle comportamentali della specie censita (distanza di fuga); questo secondo parametro è di solito di scarso peso, in quanto spesso si verifica la necessità o opportunità di censire tutti i selvatici presenti nell’area.
L’estensione dell’area campione deve essere individuata in funzione di quella complessiva dell’area di studio (di norma non inferiore al 10%) è comunque sconsigliabile una superfice molto vasta (superiore ai 200 ettari) per ovvi problemi logistici, organizzativi ed economici che comporterebbe l’utilizzo di un elevato numero di operatori. Se ne deduce che l'area da indagare deve avere un'estensione possibilmente non superiore ai 2000 ha.
Nel prossimo post analizzeremo vantaggi esvantaggi di questo metodo, .... se nel frattempo qualcuno vuole iniziare l'analisi .... ben volentieri!
Ciaoo.


come ti ho detto lo ritengo il piu dispendioso e quello che disturba di piu poi se non si può farne altrimenti.....
Io personalmente ho partecipato in ambo le vesti ad almeno una 15 cina di prove ma i risultati sono stati sempre mediocri

cedrone
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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 22 maggio 2009 : 07:07:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di cedrone:
come ti ho detto lo ritengo il piu dispendioso e quello che disturba di piu poi se non si può farne altrimenti.....
Io personalmente ho partecipato in ambo le vesti ad almeno una 15 cina di prove ma i risultati sono stati sempre mediocri

Anche in questo caso .... sono d'accordo! Diversi anni fa anch'io ho organizzato e partecipato ad alcune battute di censimento agli ungulati (un lavoro sull'alimentazione del lupo in base alla disponibilità di prede) ... e anch'io penso che i risultati non siano stati "il massimo".
A puro titolo descrittivo proviamo comunque ad individuare alcuni limiti di questa metodologia:
La prima considerazione negativa sulla battuta è l'inevitabile disturbo ... oltre che ovviamente alle specie da censire ..... anche alla restante fauna!
Un altro "fattore limitante" che mi viene in mente ... è l'elevato grado di preparazione che devono avere gli operatori .. (sicuramente maggiore di quello necassario ad esempio per eseguire censimenti a vista ) ... in quanto, nella maggior parte dei casi, si devono determinare animali in corsa .... spesso anche "precipitosa" ...... con tutti i problemi che questo comporta.
Se ad esempio in una scheda si riscontra il rilevamento di un animale che ha superato in corsa la linea delle poste ... classificato come capriolo ..... ma il sesso e la classe risultano indeterminati (succede spessissimo che venga identificata solo la specie) .... come posso io essere certo che quel rilevatore ha visto veramente un capriolo .... dal momento che non è riuscito a vedere neppure un carattere discriminativo del sesso o dell'età; ... inoltre un censimento di questo tipo (non in grado di determinare la struttura di popolazione) ... con quale criterio può essere utilizzato per studi o interventi gestionali?
Ciaoo.

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cedrone
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Inserito il - 22 maggio 2009 : 18:53:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Luciano54:

[quote]Messaggio originario di cedrone:
come ti ho detto lo ritengo il piu dispendioso e quello che disturba di piu poi se non si può farne altrimenti.....
Io personalmente ho partecipato in ambo le vesti ad almeno una 15 cina di prove ma i risultati sono stati sempre mediocri

Anche in questo caso .... sono d'accordo! Diversi anni fa anch'io ho organizzato e partecipato ad alcune battute di censimento agli ungulati (un lavoro sull'alimentazione del lupo in base alla disponibilità di prede) ... e anch'io penso che i risultati non siano stati "il massimo".
A puro titolo descrittivo proviamo comunque ad individuare alcuni limiti di questa metodologia:
La prima considerazione negativa sulla battuta è l'inevitabile disturbo ... oltre che ovviamente alle specie da censire ..... anche alla restante fauna!
Un altro "fattore limitante" che mi viene in mente ... è l'elevato grado di preparazione che devono avere gli operatori .. (sicuramente maggiore di quello necassario ad esempio per eseguire censimenti a vista ) ... in quanto, nella maggior parte dei casi, si devono determinare animali in corsa .... spesso anche "precipitosa" ...... con tutti i problemi che questo comporta.
Se ad esempio in una scheda si riscontra il rilevamento di un animale che ha superato in corsa la linea delle poste ... classificato come capriolo ..... ma il sesso e la classe risultano indeterminati (succede spessissimo che venga identificata solo la specie) .... come posso io essere certo che quel rilevatore ha visto veramente un capriolo .... dal momento che non è riuscito a vedere neppure un carattere discriminativo del sesso o dell'età; ... inoltre un censimento di questo tipo (non in grado di determinare la struttura di popolazione) ... con quale criterio può essere utilizzato per studi o interventi gestionali?



non lo chiedere a me!!!!!!
ciao


cedrone
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carolan
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Flora e Fauna

Inserito il - 22 maggio 2009 : 22:43:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Da quanto..mi sembra di capire,il censimento "in battuta" è quello più invasivo sia sulla specie che si vuol censire,sia sulle altre naturalmente presenti nella zona..,nonchè su altre specie che si venissero a trovare per caso(!)in zona..
Da non esperto,ma da curioso, il censimento "in battuta" mi spaventa un po'..,vorrei sapere se viene ancora eseguito,e se sì, per quali specie di animali(..a parte l'esempio presentato sullo studio della presenza di specie per l'alimentazione del lupo...).

ciao


Modificato da - carolan in data 22 maggio 2009 22:47:33
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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 23 maggio 2009 : 15:00:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di carolan:
.... Da non esperto,ma da curioso, il censimento "in battuta" mi spaventa un po'..,vorrei sapere se viene ancora eseguito,e se sì, per quali specie di animali ....


Che io sappia, per quanto riguarda i cervidi, viene applicato quasi esclusivamente per il capriolo (essendo l'unica specie legata al territorio in modo piuttosto stretto e costante nel tempo); come area credo che la Toscana sia ancora una delle poche regioni che lo applica.
Se devo essere sincero, spero che questa metodologia venga presto abbandonata un po' ovunque; con le attuali potenzialità informatiche .... può essere tranquillamente sostituita con altri metodi, sicuramente più "soft" delle battute.
Ciaoo.

P.s. avendone anche eseguite, ... condivido "lo spavento" per questo tipo di censimento.

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cedrone
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Flora e Fauna

Inserito il - 30 maggio 2009 : 18:54:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Luciano54:

[quote]Messaggio originario di carolan:
.... Da non esperto,ma da curioso, il censimento "in battuta" mi spaventa un po'..,vorrei sapere se viene ancora eseguito,e se sì, per quali specie di animali ....


Che io sappia, per quanto riguarda i cervidi, viene applicato quasi esclusivamente per il capriolo (essendo l'unica specie legata al territorio in modo piuttosto stretto e costante nel tempo); come area credo che la Toscana sia ancora una delle poche regioni che lo applica.
Se devo essere sincero, spero che questa metodologia venga presto abbandonata un po' ovunque; con le attuali potenzialità informatiche .... può essere tranquillamente sostituita con altri metodi, sicuramente più "soft" delle battute.
Ciaoo.

P.s. avendone anche eseguite, ... condivido "lo spavento" per questo tipo di censimento.


Big Luciano sembra che questo argomento non abbia trovato la giusta considerazione che merita....probabilmente siamo già tutti bravissimi per cortesia metti alcune lezioni dedicate esclusivamente a me!!
a parte gli scerzi ce ancora moltissimo da dire e per tutti questa potrebbe essere un occasione per venire a conoscenza di molte cose interessanti ti prego di non lasciar "scadere " nel nulla la discussione
ciao Stefano

cedrone
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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 02 giugno 2009 : 21:57:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di cedrone:
.... sembra che questo argomento non abbia trovato la giusta considerazione che merita....probabilmente siamo già tutti bravissimi per cortesia metti alcune lezioni dedicate esclusivamente a me!! .....
..... ti prego di non lasciar "scadere " nel nulla la discussione ...


Non lo farei mai ... la tua attenzione è per me più che sufficiente per proseguire la disquisizione, .... lezione mi sembra un termine improprio ... soprattutto nel tuo caso, poichè dimostri di conoscere l'argomento in modo piuttosto approfondito .... perciò: avanti tutta!!!

Accenniamo ora a una tecnica di censimento piuttosto ... in voga: "il distance sampling", .... la descrizione è piuttosto laboriosa .... probabilmente la farò in fasi successive.
Con il termine "distance sampling", più che un solo metodo, si indicano un serie di metodi di censimento utilizzati per stimare la densità e/o l’abbondanza di molte popolazioni biologiche.
I due metodi principali derivano dai tradizionali "line transects" e "point transects" (chiamati anche "variable circular plots").
Entrambi i metodi sono stati ampiamente utilizzati in una serie molto diversificata di taxa, che includevano alberi, arbusti ed erbe, insetti, anfibi, rettili, uccelli, pesci, mammiferi marini e, più recentemente, anche mammiferi terrestri.
In tutti questi casi, l’idea di base è la stessa. L’osservatore o gli osservatori registrano in maniera standardizzata ciò che vedono lungo una serie di linee o punti, cercando di individuare gli elementi di interesse, ... nel nostro caso animali o gruppi di animali ... (che nel "gergo" del distance .. vengono chiamati oggetti).
Il distance sampling non è però propriamente la stessa cosa dei "normali" censimenti su transetti ("line transects census" o "point transects census" ..... di cui magari parleremo in seguito) nei quali si classificano e si contano semplicemente gli individui della specie indagata, ... presenti in una determinata superficie definita a priori!
Con il distance sampling si introduce una ulteriore variabile da rilevare (molto importante ai fini dei calcoli statistici) che è la distanza perpendicolare alla linea del transetto o al punto, di ogni animale (o gruppo di animali) rilevato. Questo comporta la necessità di rilevare, oltre a specie e classe degli individui avvistati anche la loro distanza dal rilevatore (r) , ...... e siccome quest’ultimo non sarà praticamente mai sulla perpendicolare rispetto all’animale, ... occorre rilevare anche l’angolo che viene a formarsi tra la linea del transetto e la linea ideale che congiunge il rilevatore all’elemento rilevato (a). In questo modo si potrà poi calcolare la distanza perpendicolare (x) attraverso la formula:
x = r sin a

Per ora mi fermo qui
Ciaoo





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cedrone
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Flora e Fauna

Inserito il - 03 giugno 2009 : 15:50:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Luciano54:

[quote]Messaggio originario di cedrone:
.... sembra che questo argomento non abbia trovato la giusta considerazione che merita....probabilmente siamo già tutti bravissimi per cortesia metti alcune lezioni dedicate esclusivamente a me!! .....
..... ti prego di non lasciar "scadere " nel nulla la discussione ...


Non lo farei mai ... la tua attenzione è per me più che sufficiente per proseguire la disquisizione, .... lezione mi sembra un termine improprio ... soprattutto nel tuo caso, poichè dimostri di conoscere l'argomento in modo piuttosto approfondito .... perciò: avanti tutta!!!

Accenniamo ora a una tecnica di censimento piuttosto ... in voga: "il distance sampling", .... la descrizione è piuttosto laboriosa .... probabilmente la farò in fasi successive.
Con il termine "distance sampling", più che un solo metodo, si indicano un serie di metodi di censimento utilizzati per stimare la densità e/o l’abbondanza di molte popolazioni biologiche.
I due metodi principali derivano dai tradizionali "line transects" e "point transects" (chiamati anche "variable circular plots").
Entrambi i metodi sono stati ampiamente utilizzati in una serie molto diversificata di taxa, che includevano alberi, arbusti ed erbe, insetti, anfibi, rettili, uccelli, pesci, mammiferi marini e, più recentemente, anche mammiferi terrestri.
In tutti questi casi, l’idea di base è la stessa. L’osservatore o gli osservatori registrano in maniera standardizzata ciò che vedono lungo una serie di linee o punti, cercando di individuare gli elementi di interesse, ... nel nostro caso animali o gruppi di animali ... (che nel "gergo" del distance .. vengono chiamati oggetti).
Il distance sampling non è però propriamente la stessa cosa dei "normali" censimenti su transetti ("line transects census" o "point transects census" ..... di cui magari parleremo in seguito) nei quali si classificano e si contano semplicemente gli individui della specie indagata, ... presenti in una determinata superficie definita a priori!
Con il distance sampling si introduce una ulteriore variabile da rilevare (molto importante ai fini dei calcoli statistici) che è la distanza perpendicolare alla linea del transetto o al punto, di ogni animale (o gruppo di animali) rilevato. Questo comporta la necessità di rilevare, oltre a specie e classe degli individui avvistati anche la loro distanza dal rilevatore (r) , ...... e siccome quest’ultimo non sarà praticamente mai sulla perpendicolare rispetto all’animale, ... occorre rilevare anche l’angolo che viene a formarsi tra la linea del transetto e la linea ideale che congiunge il rilevatore all’elemento rilevato (a). In questo modo si potrà poi calcolare la distanza perpendicolare (x) attraverso la formula:
x = r sin a

Per ora mi fermo qui
Ciaoo



Abbiamo fatto qualche prova simile dividendo un territorio in quadrati di pari misura............e stato molto impegnativo e il dato che ne scaturiva era un pò falsato dallo spostamento di gruppi di animali che in breve tempo si spostavano da un settore all'altro ...abbiamo rinunciato per usare il sistema "tradizionale"
comunque penso che per alcune speci la metodologia che hai illustrato possa dare degli ottimi risultati
ciao


cedrone
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carolan
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Inserito il - 03 giugno 2009 : 16:57:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ma "sin" nella formula(x = r sin a) cosa vuol dire?

Modificato da - carolan in data 03 giugno 2009 17:01:01
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Nessuno
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Inserito il - 03 giugno 2009 : 20:00:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Con sin si indica il seno (della trigonometria eh...)
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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 03 giugno 2009 : 21:29:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie ad Antonio per la simpatica spiegazione!
Per chi "mastica" male la matematica (come il sottoscritto) ... ho preparato un orrendo disegnino (abbiate pietà) ...con la speranza che sia almeno un po' esemplificativo della formula che ho precedentemente scritto:

Metodologie di censimento
82,81 KB


... in parole moooolto povere (e qui sono i matematici a dover avere pietà ) la formula descrive la funzione trigonometrica mediante la quale, conoscendo la distanza r e il valore in gradi dell'angolo a .... posso calcolare x (distanza perpendicolare dell'oggetto dalla linea del transetto).
Vedremo poi perchè x è un valore molto importante per il distance.
Ciaoo.

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Tetrao
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Inserito il - 03 giugno 2009 : 21:30:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Nessuno:

... (della trigonometria eh...)
Hai fatto bene a precisarlo !!!
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Tetrao
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Inserito il - 03 giugno 2009 : 21:32:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il rilevatore chi è ?
Dante Alighieri !!!!!!!!!!!!
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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 03 giugno 2009 : 21:46:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tetrao:

Il rilevatore chi è ?
Dante Alighieri !!!!!!!!!!!!


Stesso identico commento di Franca .... .... d'altronde non è impossibile che "nel mezzo del cammin di suo transetto ..... si sia trovato davanti un bel cervetto"
Ciaoo.

P.s. .... e poi speriamo anche che qualcuno ci prenda sul serio!!!

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Tetrao
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Flora e Fauna

Inserito il - 03 giugno 2009 : 22:03:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tornando giustamente nei ranghi,trovo per ora abbastanza complesso quest'ultimo metodo,non tanto per il sin,che è un pezzo che non mi spaventa più,ma per un mio scietticismo storico sui sistemi a transetto,lungo percorsi stabiliti,con i segni di presenza ecc. ecc.

Possono avere non nego la loro utilità,ma con grandi numeri...non mi convincono!
Ma neppure con piccoli,ovviamente esco di "traccia",ma so di conteggi di Galliformi su percorsi fissi prestabiliti!
E mi fanno sorridere!Se c'hai 2 Coturnici ... hai voglia a far transetti!!!

Perdonatemi l'interruzzione!
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Luciano54
Moderatore


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4961 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 giugno 2009 : 07:11:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di cedrone:
Abbiamo fatto qualche prova simile dividendo un territorio in quadrati di pari misura............e stato molto impegnativo e il dato che ne scaturiva era un pò falsato dallo spostamento di gruppi di animali che in breve tempo si spostavano da un settore all'altro ...


In effetti questo è uno dei limiti del metodo (che poi vedremo meglio); ... è interessante però questa prova che avete fatto, ... magari terminata l'illustrazione ... ne possiamo riparlare (se ti va)

.... comunque penso che per alcune specie la metodologia che hai illustrato possa dare degli ottimi risultati


Essendo una metodologia relativamente nuova .... e attualmente molto utilizzata, .... credo valga comunque la pena che la analizziamo con attenzione ... così possiamo farci un'idea più precisa sulle modalità di attuazione ... e sui suoi limiti e potenzialità.

Messaggio originario di Tetrao:
..... trovo per ora abbastanza complesso quest'ultimo metodo,non tanto per il sin,che è un pezzo che non mi spaventa più,ma per un mio scietticismo storico sui sistemi a transetto,lungo percorsi stabiliti,con i segni di presenza ecc. ecc. ....


Nel caso dei transetti effettuati per avere delle stime di consistenza, ... condivido il tuo scetticismo ... sono invece molto utili per effettuare delle comparazioni (sia temporali .. che relative ad habitat diversi)

.... so di conteggi di Galliformi su percorsi fissi prestabiliti!
E mi fanno sorridere!Se c'hai 2 Coturnici ... hai voglia a far transetti!!!


In effetti i tradizionali "line transect census" e "point transect census" sono stati massicciamente impiegati per il censimento dell'avifauna .... (e mi sembra anche con notevoli risultati) ... in questo caso c'è però il grande vantaggio di basarsi sul canto ..... che si riesce ad ascoltare .... anche se chi lo emette non si vede ; ..... altrettanto vero che quando la consistenza di una specie è molto bassa .... è difficile censirla con questi metodi (ma ad essere sinceri un po' con tutti i metodi)
Ciaoo.

P.s. non ti devi scusare "per l'interruzione" .... hai parlato sempre di metodologie di censimento, quindi ...... nessuna interruzione ... per analizzare una metodologia non dobbiamo necessariamente riferirci solo ai mammiferi!

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Modificato da - Luciano54 in data 04 giugno 2009 07:13:41
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Nessuno
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Flora e Fauna

Inserito il - 04 giugno 2009 : 18:41:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Luciano...quel disegno è uno spettacolo!!E si capisce anche molto bene!!!Altro che i prof che cercano di spiegare la circonferza goniometrica,seni e coseni di pigreca etc etc...
Hai mai pensato ad una carriera parallela come tutor per i "ciucci" come me??Con i cervi forse capirei meglio!!
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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 04 giugno 2009 : 23:25:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Continuo la descrizione del distance sampling che, più che una effettiva metodologia di censimento, è secondo me una tecnica di elaborazione dati, applicata ad alcune consolidate metodologie di censimento ... con l’aggiunta di alcune importanti rilevazioni.
Abbiamo detto che i due principali metodi di censimento utilizzati per il distance sampling (Ds) sono i "line transects"(Lt), e i "point transects"(Pt); in entrambi i casi si tratta di transetti (percorsi lineari) la cui differenza consiste nel fatto che nel primo caso (Lt) si percorre un determinato transetto, a velocità il più possibile costante, rilevando ciò che si vede o si sente! Nel secondo caso (Pt) lungo il transetto si effettuano una serie di soste (punti) da ciascuno dei quali si rilevano gli oggetti presenti in quella porzione di transetto (con il termine oggetti si indicano sia animali, sia gruppi di animali). Ovviamente per "campionare" adeguatamente una determinata area non è di solito sufficiente un solo percorso ... ma sono necessari una serie di Lt o di Pt proporzionali alla grandezza (e influenzati dalla conformazione) del territorio da censire!
.......


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