mercoledì 26 marzo inizieranno le interviste dell'Okkione.
cosa sarà?
un giro di orizzonte sullo stato dell'arte dell'ornitologia italiana fotografata in questo momento, ascoltando, parlando e chiacchierando coi maggiori tecnici del settore.
le interviste saranno proposte ogni mercoledì e saranno discussioni "bloccate". questo per rendere più fluida la lettura e dare spazio ad un approfondimento personale ed intimo per ciascuno di noi. va da sè che, nel caso sorgano questioni che meritano un chiarimento o una discussione tra di noi, sarà possibile aprire uno o più topic riguardanti uno o più aspetti del punto di vista dell'ornitologo che ci onora della sua presenza in N.M.
Alla fine della serie di interviste sarà prodotto un file in formato .pdf scaricabile da tutti, dove le risposte (le stesse ai 12 ornitologi intervistati) saranno proposte in sequenza a mo' di tavola rotonda.
Mentre realizzavo questo progetto mi son reso conto che l'esperienza mi cresceva tra le mani e credo davvero possa essere un elemento di crescita per i neofiti, gli appassionati ed anche per i più esperti di noi. già da ora sappiamo che questa nostra impresa avrà una risonanza ampia nel contesto italiano e ciò può farci solo un immenso piacere.
Volutamente ho scelto di non sentire professionalità più che valide che frequentano il ns. forum, per aprirci ad opinioni diverse, per sentire altre campane, per avere un panorama più ampio e con una visuale la più policentrica possibile.
Scrivo qui per non "rovinare" la prima intervista: interessante, stimolante, mi ha fatto anche sorridere il particolare delle ortensie... grazie okkione, aspetto le prossime!
proprio interesante la tua chiachierata con il 'terribile' toscano.
Sono molto curioso di leggere le prossime. Spero elaborerai sul livello dell'ornitologia in Italia. Nicola ha molto ragione ma penso abbia (volutamente?) taciuto sul mancato ruolo dell'universita`......
x umberto: secondo te alla fine delle interviste dovrei tracciare un bilancio personale? credo di non essere in grado, oppure è la stima per gli amici intervistati che mi "condiziona", anche se mi piacerebbe fare qualche chiosa e qualche considerazione finale, non so se sistematica o buttata a vanvera. mi piacerebbe si... tuttavia è anche vero che la lettura polifonica ci fornirà il quadro. se volete però posso tracciare dei lineamenti finali cmq. :)
rinnovo l'invito se qualcuno trovasse un elemento da voler approfondire tra di noi, nel corpo della prima o delle prossime interviste di aprire un topic specifico nella subsezione che abbiamo creato. forse lo farò anche io, ma attenderei una partecipazione degli utenti e non di un moderatore interessato al progetto de iure e de facto. non voglio forzare nessuno, mi cascasse un vaso di ortensie in testa :) ma solo se si trovassero spunti che interessano.
:)
okkione
p.s. qualora gli ornitologi intervistati leggendo queste righe, trovassero la voglia di iscriversi a NM, sarebbe a tutti gradito. un invito sommessissimo il mio.
Caro Angelo. Penso che sia opportuno aprire un dibattito (io non so se riuscirò ad intervenire, per la mia incompetenza) tra tutti, così come dovresti Tu alla fine trarre alcune conclusioni. Umberto mi ha dato comunque uno spunto che vorrei approfondire. E' vero l'Università (parlo in generale) troppo spesso è sorda verso alcune problematiche naturalistiche. Nello specifico con riferimento all'ornitologia, ho trovato parecchia ignoranza relativamente ad uno studio che sto portando avanti sugli impatti degli impianti eolici sull'avifauna, di cui Ti avevo anche accennato e per il quale stavo raccogliendo materiale bibliografico. Nessuno sapeva qualcosa o voleva dire qualcosa (ancor più grave nel secondo caso). Se non avessi trovato Laura (gyps) che mi ha dato non due mani ma di più, non so dove avrei parato. Ci sono più esperTi fuori dal mondo accademico (per fortuna altrimenti certe tematiche non sarebbero trattate) che all'interno Mi dispiace parlare così di alcuni Colleghi, ma non posso tacere
si alessandro, anche più di un dibattito, anche una serie di topic su argomenti specifici che ci vengono sollecitati dai colleghi.
riferendomi anche al quesito di umberto, il discorso università/ornitologia è complesso. da una parte molte nuove e non nuove) leve formatesi all'università (pavia, milano, siena ad es.) hanno prodotto materiale di alta qualità soprattutto pubblicando su riviste estere (e questo non è un bene a mio avviso), dall'altra ancora una volta molte di queste ricerche sono rimaste patrimonio per superspecialisti (altro problemino).
d'altra parte è verissimo che una fetta rilevantissima di ornitologi opera al di fuori delle università in modo encomiabile e parimenti meritorio ed è più legato a filoni di ricerca faunistici e conservazionistici (ma non solo).
l'interfaccia di questi universi è l'INFS che ha problemi di sussistenza anche per l'ordinario, eccola la sensibilità naturalistica del nostro paese, ecco le promesse dei politicanti quotidianamente non mantenute. un problema di civiltà, non solo di esistenza e resistenza di un manipolo di coraggiosi scellerati.
ma ugualmente una piccola comunità come quella degli ornitologi dovrebbe avere più scambi osmotici per massimizzare i risultati.
mi ha mosso questa esigenza nel proporre e portare avanti questo forum e parlando e chiacchierando qualche barriera cade, del resto socrate e la maieutica son stati il motore della civiltà. parlare, ciacolare, dibattere, contrapporsi, trovare sintesi insomma fa bene.
ottima idea quella delle interviste, ottima scelta quella di iniziare dal "monumento" Baccetti e molto interessanti i temi trattati. In pratica "e bravo il ModerOkkione!"
r... secondo te alla fine delle interviste dovrei tracciare un bilancio personale? credo di non essere in grado, oppure è la stima per gli amici intervistati che mi "condiziona", anche se mi piacerebbe fare qualche chiosa e qualche considerazione finale, non so se sistematica o buttata a vanvera. mi piacerebbe si... tuttavia è anche vero che la lettura polifonica ci fornirà il quadro. se volete però posso tracciare dei lineamenti finali cmq. :)
Penso che l'intervistatore deve essere stimolante e in qualche caso 'pungente' ma non invadente. Se leggiamo un intervista e' per 'conoscere' meglio il personaggio intervistato anche se la conoscenza e' necessariamente mediata dall'intervistatore. E se questo e' bravo (come in questo caso) pone domande intelligenti e interessanti per il pubblico. Per quanto possibile (??) occorre separare i commenti dalla intervista vera e propria. Per questa ragione le interviste sono 'blindate' e le analisi/commenti sono apribili separatamente. Sarebbe bello avere gli intervistati coinvolti della discussione ma mi rendo conto che non sempre hanno il tempo o la possibilita` di farlo per questo.
x daniele: mi piacerebbe dire tutto il piano dell'opera ma meglio scoprire di volta in volta. cmq l'ordine degli intervistati è alfabetico. e abbiamo iniziato bene... ;) x umberto trovo codivisibile tutto il tuo intervento. avrei davvero usato le tue parole...
Bravo Okkione! Anche se il mio parere non è quello di un competente, ho trovato interessante l'intervista. Sicuro che più si andrà avanti più capirò questo mondo. Ciao dogy
Bella intervista anche questa! Essendo piemontese anch'io conosco Gion da qualche annetto (1983?) e devo dire che anche in questa intervista emerge bene la sua preparazione, profindita` e pacatezza.
Mi sono piaciute in particolare le sue risposte sui cambiamenti tassonimici e il commento finale sulla necessita` di capire che stiamo parlano di animali, non di francobolli da collezionare.