Carissimi si torna a parlare di Alvania. Il genere Alvania è già stato discusso in questo Forum. Ma poiché le specie sono tante e le difficoltà che si incontrano nella loro determinazione sono altrettanto numerose, penso che approfondire l’argomento non potrà farci che bene. In questo arduo compito so già che potrò contare sull’aiuto e sulla collaborazione di Italo, Myzar ed Ermanno, ma spero anche su tutti voi e pertanto vi chiedo di inviare o postare, via via,tutto ciò che potrà essere utile ad approfondire la conoscenza di questo genere. Anche per il genere Alvania, per ciascuna specie, insieme alle immagini saranno postate le relative descrizioni e queste ultime, quando sarà possibile, saranno quelle originali. Poichè riteniamo che il modo migliore per conoscerle sia quello di confrontarle fra di loro per cogliere differenze e somiglianze , le tratteremo secondo un ordine in cui le specie simili sono state raggruppate assieme.
A meno che l'ordine all'interno dei gruppi non abbia qualche preciso significato sistematico, suggerirei di inaugurare ogni gruppo con la specie che gli dà il nome e proseguire con le compagne di gruppo in ordine alfabetico.
A meno che l'ordine all'interno dei gruppi non abbia qualche preciso significato sistematico, .....
Beh, svernarci può essere una idea... L'ordine interno dei gruppi non ha valore sistematico, però non penso che un ordine alfabetico vada bene: ad esempio nel gruppo cancellata le tre specie subcrenulata, amatii, nestaresi almeno debbono essere vicine tra loro perchè morfologicamente affini. Quindi suggerisco di lasciar fare a Spanter che, visiondo le foto, avrà modo di suggerire l'ordine. myzar
Qualche premessa sul lavoro che si sta intraprendendo... La determinazione delle specie attribuibili al genere Alvania è quanto mai complessa e, allo stato attuale dei fatti, abbastanza approssimativa. In particolare esitono dei gruppi per i quali la nomenclatura vigente non sembra del tutto soddisfacente in quanto esistono numerose entità delle quali non è chiaro il livello sistematico: specie, sottospecie, forma, cline? Mi riferisco in particolare ai gruppi lineata, scabra, lanciae e, in misura minore, dictyophora e cancellata. Ci si chiede, infatti, se si sia di fronte a poche specie con una variabilità estremamente ampia o a tante specie, diverse per caratteri a volte impercettibili. La distinzione morfologica, as esempio, fra scabra, oranica, sororcula, sculptilis, clarae e lucinae può essere molto discutibile e per separarle si va spesso alla ricerca di elementi distintivi nascosti e discutibili. Se si seguisse lo stesso criterio su Nassarius costulatus dovremmo creare non meno di 10 specie. In questa situazione di incertezza, la scelta fatta è stata quella di separare il più possibile i vari morfi, non per mentalità splitter, ma solo perché in questo modo potremo meglio compararli ed, eventualmente, tornare ad accorparli. In quest'ottica nella lista sono presenti anche alcuni taxa che comunemente non sono ritenuti valide specie; mi accorgo, a tal proposito, che nella lista manca A. peloritana, da inserire nel gruppo lineata. Il risultato di questo lavoro non potrà avere neanche lontanamente la pretesa di essere conclusivo, ma servirà per mettere molta carne al fuoco e discutere insieme dei vari problemi. Chissà che alla fine di tanta fatica non se ne esca tutti un pochino più consapevoli.
Ciao, Italo
Le cose che sappiamo meglio sono quelle che nessuno ci ha insegnato.
Brava Mariateresa..., non ci si può stancare delle Alvania!
Domanda: sarebbe utile secondo voi creare un forum specifico sulle Alvania? Personalmente lo troverei utile perché ,anche leggendo quanto scrive Italo, il lavoro è complesso e sempre in espansione. Un forum specifico eviterebbe la dispersione di informazioni e permetterebbe di seguire passo passo il continuo evolvere della situazione, anche per chi, come me, riesce a seguire un pò a singhiozzo le discussioni. E' possibile secondo voi?
Sei ottimista ed è giusto così, però volevo solo darti una risposta a questa tua affermazione "quindi è un'ottima idea quella di domarle!"... SCORDATELO!
Il lavoro servirà "solo" a rendersi conto di quanto sono complicate queste fantastiche conchiglie!
Sei ottimista ed è giusto così, però volevo solo darti una risposta a questa tua affermazione "quindi è un'ottima idea quella di domarle!"... SCORDATELO!
Il lavoro servirà "solo" a rendersi conto di quanto sono complicate queste fantastiche conchiglie!
Link" onLoad=walkImages() border="0" alt="Rissoidae nel Mediterraneo: Genere Alvania" style='cursor:default' onClick='doimage(this,event)'>
Si preannucia quindi una dura lotta... La nostra Imperatrice nelle vesti di domatrice, pur se in gabbia non le conduce... di sicuro farà più "luce"!
Sei ottimista ed è giusto così, però volevo solo darti una risposta a questa tua affermazione "quindi è un'ottima idea quella di domarle!"... SCORDATELO!
Il lavoro servirà "solo" a rendersi conto di quanto sono complicate queste fantastiche conchiglie!
Link" onLoad=walkImages() border="0" alt="Rissoidae nel Mediterraneo: Genere Alvania" style='cursor:default' onClick='doimage(this,event)'>
Si preannucia quindi una dura lotta... La nostra Imperatrice nelle vesti di domatrice, pur se in gabbia non le conduce... di sicuro farà più "luce"!
Caro Peter , non essere così pessimista e soprattutto non scoraggiare chi, con tanto entusiasmo, vuole conoscere queste deliziose e simpatiche bestioline così presenti nel nostro mare. Sicuramente ci daranno molto da fare e da pensare , ma sono certa che alla fine,anche se non tutte, moltissime le "domeremo"
Ed ora tanto per cominciare tratto da " Conchiglie di Bruno Sabelli Edizione 1997 e dalla rivista "La Conchiglia" marzo - aprile 1982, riporto i caratteri generali propri delle Alvanie
"Le Alvanie costituiscono un gruppo abbastanza compatto caratterizzato da una conchiglia conico-ovale ,generalmente spessa e robusta, appuntita ma non slanciata, molto piccola( con misure mediamente comprese fra i 2 e i 5 mm), con forte scultura spirale e assiale incrociata . Il peristoma è continuo; il labbro esterno, sovente ispessito da una varice, è internamente denticolato o lirato. La colorazione è variabilissima, ma generalmente sui toni del biancastro o del marrone Le Alvanie,come quasi tutte le Rissoa, sono molluschi microfagi che si nutrono di minuscole particelle, prevalentemente di origine vegetale che si incontrano nel detrito. Vivono su substrati duri ,nei piani infra e circalitorali, sino a profondità di 200 metri ( in taluni casi anche a profondità maggiori) L’opercolo è sottile , corneo con nucleo subcentrale".
Spanter
Modificato da - spanter in data 11 gennaio 2008 14:00:56
Sulla base delle caratteristiche della protoconca le Alvania potrebbero essere distinte in due gruppi che potremmo chiamare A e B: Gruppo A protoconca planctotrofica; comprende poche specie (cimicoides, punctura, zetlandica, cancellata, rudis, discors, geryonia, beani, lactea...) con distribuzione pressocché ubiquitaria in Mediterraneo. Si tratta di specie con grande variabilità morfologica, ma generalmente non esistono morfi caratteristici di determinate aree. Sono, in genere, specie di agevole determinazione. Gruppo B, protoconca lecitotrofica; comprende numerose specie, che tendono a formare popolazioni molto circoscritte, a volte addirittura puntiformi, morfologicamente molto omogenee al loro interno, ma molto diverse fra di loro. La protoconca lecitotrofica infatti, avendo una fase pelagica abbastanza breve, favorisce la costituzione di sottopopolazioni geneticamente "abbastanza isolate" che tendono a differenziarsi tra loro. Appartengono a questo gruppi le specie la cui determinazione crea, in genere, più problemi.
Ciao, Italo
Le cose che sappiamo meglio sono quelle che nessuno ci ha insegnato.
Domanda n°1 per Italo: le specie con protoconca planctotrofica sono solo quelle che hai citato sopra o ne manca qualcuna? (mi viene in mente la cimex per esempio). Giusto per iniziare a separare un po' un gruppo così numeroso.
Proprio perché temevo di dimenticarne qualcuna ho messo i puntini di sospensione... Credo che manchino cimex, carinata, testae, tenera (che forse collocherei in Crisilla) e... basta.
Ciao, Italo
Le cose che sappiamo meglio sono quelle che nessuno ci ha insegnato.
Modificato da - Italo in data 11 gennaio 2008 17:50:21
prima che si aprano le danze vorrei fare i complimenti a spanter per l'entusiasmo con cui ha proposto questa ennesima sfida e per la scelta di raggruppare le specie simili che renderà sicuramente più semplice seguire questa discussione che si preannuncia tanto lunga quanto interessante
in bocca al lupo!
ciao
ang
C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi - Alan Burdick
Mi unisco ad ang sia nei complimenti e auguri a spanter e soci, sia nelle aspettative relative alla ricchezza di quanto ne uscirà.
Quando ho parlato di 'svernare' non scherzavo: il genere Alvania comprende (almeno sulla base della lista di Peter) 71 specie e oggi mancano esattamente 71 giorni all'equinozio primaveriale: al ritmo di una specie al giorno ce la facciamo...
Scherzi a parte, questo sarà un progetto che ci accompagnerà piacevolmente per parecchi mesi, sto già tirando fuori tutti le mie Alvania 'incertae sedis' per essere pronto al momento giusto.
Le oltre 70 specie fanno di Alvania il genere in assoluto più diversificato nel Mediterraneo. In un certo senso un'anomalia, visto che il secondo genere, in ordine di numerosità, conta appena appena la metà di questo numero di specie, e poi via via tutti gli altri.
Penso che un tale successo evolutivo significhi che Alvania rappresenta un modello biologico particolarmente bene adattato al nostro mare, però penso anche che forse Italo ha ragione quando dice che questo genere è stato trattato con una metodologia 'splitteristica'.
In ogni caso buon lavoro e buon divertimento a tutti.
Grazie Ang. Voglio comunque ancora ricordare che nelle decisioni e nel lavoro, fortunatamente, non sola sola
Ed ora si parte con il Gruppo cimex presentando insieme Alvania cimex e Alvania mamillata, due specie molto simili, che come vedrete differiscono principalmente per la protoconca.
Poichè non ho esemplari di questa specie mi servirò dell'esemplare e del relativo apice,postati da Peter nella discussione Alvania...Alvania...Alvania
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Cominciamo con:
Alvania cimex (Linné 1758 : Turbo) Riporto la descrizione originale di Linnè e la descrizione che ci da Verduin
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Traduzione dall'inglese Da Verduin, 1986: Neotipo designato: da Koromacno presso Labin, Istria, morto in detrito fangoso 4 m. Lunghezza 5.4 mm, 7.1 giri. Protoconca con circa 2.2 giri. Dimensioni dell’apice d = 0.08 mm e D0 = 0.14 mm.
Descrizione. — Le connchiglie di A. cimex s.s. possono essere distinte da quell di A. mamillata solo per le dimensioni dell’apice (d < 0.13 mm, D0 < 0.19 mm) e dal numero dei giri di protoconca, cioè 2.0-2.3.
Distribuzione. — Nota solo per le coste Mediterranee di Spagna e Francia, e dalla ex Jugoslavia. Ho trovato un esemplare di questa specie entro un grosso campione di A mamillata al Museo di Parigi, etichettato "Rissoa cimex L./Sfax/Voyage de M.P. Pallary en Tunisie.
Ed ora Alvania mamillata Risso 1826
Riporto la descrizione originale di Risso e la descrizione che ci da Verduin Immagine: 103,69 KB
Traduzione dall'inglese
Da Verduin, 1986: Lectotipo e paralectotipi al Museo di Parigi, senza indicazione della provenienza.
Descrizione. — A. mamillata ha il tipo di apice più grande (d > 0.12 mm, D0 > 0.20 mm) con una protoconca paucispirale (circa 1.3 giri). La protoconca non presenta una spalla. Le conchiglie sono molto variabili sia per la lunghezza (1.9 a più di 5.5 mm), che per scultura e solidità. Le conchiglie piccole possono essere notevolmente fragili, con scultura e varice labiale poco sviluppata. (ad esempio, un campione da Paphos, Cyprus).
Distribuzione. — Intero Mediterraneo
Foto di Peter di Alvania mamillata con relativo apice
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Un'altra A.mamillata proveniente da Cannizzaro
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Ed ora A. cimex e A. mamillata a confronto; sempre foto di Peter
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Inserisco ora questo disegno preso dal lavoro del Verduin esplicativo dei simboli d e Do, indicanti le simensioni della protoconca e precisamente: d= diametro del nucleo Do= diametro del primo giro della protoconca.
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A voi commenti , domande e considerazioni. Spanter
Modificato da - PS in data 18 maggio 2009 16:43:03
Riguardo ad Alvania cimex e mamillata, si potrebbe dire che sono un bell'esempio per evidenziare la differenza tra la protoconca con sviluppo planctotrofico (Alvania cimex) e lecitotrofico (Alvania mamillata).
Come esperienza personale, quindi non so se è sempre vero, posso affermare che tutte le Alvania cimex che ho trovato, non molte e tutte dall'Alto Adriatico, avevano una veste cromatica molto più sobria e meno variabile della Alvania mamillata. Preciso anche che questa non può essere una caratteristica per separare le due specie, visto che il colore della A. mamillata spazia dal bianco al bruno.
già la prima coppia di specie è stata per me una sorpresa: le cimex degli anni passati sono diventate mamillata vediamo se ho capito...
Immagine: 34,1 KB a sinistra mamillata e a destra cimex; la mamillata è alta 3.5 mm queste due provengono dalla Maddalena; di cimex ho trovato solo questa, peraltro immatura, però mi sembra corrispndere bene solo una cosa non mi torna: perché la mamillata è distribuita in tutto il mediterraneo mentre la cimex è localizzata? in base allo sviluppo larvale non dovrebbe accadere il contrario?