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paolofon
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paolofon
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 Inserito il - 04 novembre 2020 : 19:51:01
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Ho provato a identificarle, usando i libri "Manuale per il riconscimento dei macroinvertebrali delle acque dolci italiane", vol 1°, di S Campaioli, PF Ghetti, A Minelli e S Ruffo, Provincia Autonoma di Trento, 1994 e "Irudinei" di A Minelli, numero 1 delle Guide per il riconoscimento delle specie animali delle acque interne italiane, CNR, 1977. Ma ho trovato alcune difficoltà: non riesco a capire da quanti anelli è formato ogni segmento del corpo…
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… e nemmeno a capire come è la faringe…
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… dati essenziali per seguire le chiavi proposte dalla bibliografia.
Questo invece è il disco posteriore:
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Andando però in base all'aspetto generale e a considerazioni ecologiche, la mia impressione è che potrebbe trattarsi di Haemopis sanguisuga…
  
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PaoloFon |
Modificato da - paolofon in data 04 novembre 2020 20:05:18 |
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paolofon
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Inserito il - 04 novembre 2020 : 20:03:59
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Infatti, la pozza sottostante il getto non è abitata da vertebrati, il che esclude molte specie; è però ricca di friganee, planarie, "gamberetti" (verosimilmente Echinogammarus stammeri)…
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... e vi abbiamo trovato anche dei Niphargus, crostacei ipogei ciechi, diversi però dalla specie, Niphargus speziae sl, comunemente trovata nelle sorgenti della zona: più grossi, grigiastri e non rosei come lo speziae… sarà difficile dare loro un nome…
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Secondo me la scelta rimane tra Haemopis sanguisuga e la famiglia Erpobdellidae: ma le specie di questa ultima dovrebbero presentare una livrea più variegata, mentre i miei esemplari, come l'Haemopis sanguisuga, sono uniformemente grigiastri.
Aspetto vostri suggerimenti e ringrazio.
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PaoloFon |
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