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La specie, endemica dell'Italia centro meridionale, raggiunge in Umbria, nei pressi di Città di Castello, il suo limite settentrionale. Localmente, in regione, si trovano anche colonie consistenti di questa specie, la cui distribuzione, è maggiormente concentrata sul versante centro orientale
La Specie ha un'ampia distribuzione, in tutta la regione, dal piano, fino a quote molto alte ( oltre i 1500 mt. ) sull'Appennino, ma non è mai abbondante. Non è escluso che in Umbria possa volare anche l'E. crameri, ma ad oggi, nessuno ha mai trovato il bruco di quest'ultima.
La più grande tra le Pieris ma non la più comune. Soggetta a variazioni numeriche a seconda delle annate è comunque comune in tutti gli ambienti, sopratutto sui prati montani.
Inserito il - 25 maggio 2016 : 01:48:20
Classe: Hexapoda Ordine: Lepidoptera Famiglia: Nymphalidae Satyrinae Genere: Maniola Specie:Maniola jurtina
46-Maniola jurtina (Linnaeus, 1758) - Oasi"LaValle" ParcoReg. del Trasimeno S.Savino(Pg)-25/05/2016
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è in assoluto la specie più comune, e, sopratutto abbondante della regione, e credo proprio, di tutta la Penisola.....onnipresente. Sta cominciando adesso, e proseguirà, fino al termine dell'Estate
è una specie discretamente abbondante, che si trova dal piano fino a quote elevate. Un'altra appartenente al genere, la molto simile Lasiommata petropolitana, andrebbe cercata sulle montagne del settore orientale, visto che è stata trovata nel Lazio, in Abruzzo e nelle Marche ( probabilmente è presente anche in Umbria )
Inserito il - 29 maggio 2016 : 14:55:53
Classe: Hexapoda Ordine: Lepidoptera Famiglia: Lycaenidae Genere: Cyaniris Specie:Cyaniris semiargus
49-Cyaniris semiargus (Rottemburg, 1775)-Piani di Gavelli(Pg)-27/05/2016
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è una specie abbastanza comune in montagna, mentre sotto i 400 metri è in genere molto difficile da incontrare : i maschi hanno una colorazione blu cupo , tra le più appariscenti fra i Licenidi
Inserito il - 29 maggio 2016 : 15:05:01
Classe: Hexapoda Ordine: Lepidoptera Famiglia: Pieridae Genere: Anthocharis Specie:Anthocharis euphenoides
Una delle specie più difficili da avvicinare, è senza dubbio questa, che vola sui monti del versante orientale umbro, dove cresce la Biscutella ( sulla quale è posata questa femmina, dalle macchie apicali particolarmente aranciate
Inserito il - 31 maggio 2016 : 01:01:12
Classe: Hexapoda Ordine: Lepidoptera Famiglia: Riodinidae Genere: Hamearis Specie:Hamearis lucina
51-Hamearis lucina (Linnaeus, 1758)-Forra del Rio freddo-Costacciaro M.te Cucco(Pg)30/05/2016
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Nonostante il paesaggio umbro sia consono alle esigenze biologiche della specie, con boschi freschi ricchi di Primule, fatico sempre molto a trovare nuovi siti di di questa specie,che tra pochi giorni non volerà più....non è certo tra le più comuni, e vola in genere sopra i 500 metri.
La popolazione numericamente più abbondante che conosco è quella del Monte Ocre, tra i 1350 e i 1400 metri, in prati abbastanza aperti, ricchi di Primula veris; domenica scorsa ne volavano diverse, ci tornerò tra un po' per vedere se riesco a trovare le larve, che non ho mai visto.
..Credo che questa sia la specie più a rischio in Umbria : ad oggi conosciamo solo due siti certi , dove vivono altrettante colonie ridotte di numero. Questa della foto ( oggi erano solo due in volo) vive in un fazzoletto di terra di meno di mille metri quadri, ed è fortemente a rischio di estinzione...probabilmente da qualche parte, esisteranno altre colonie di questa specie che ama le zone umide, dove vive la Valeriana, ma ad oggi, nessuno le ha trovate....
52-Melitaea diamina (Lang, 1789)- Monteleone di Spoleto(Pg)31/05/2016
Il nome Polyommatus icariussembrerebbe proprio una forzatura: tutti lo conosciamo come Polyommatus (Polyommatus) amandus (Schneider, 1792) ma stando alle motivazioni, di Balletto&Co. ( e non solo ) la nomenclatura dovrebbe essere quella corretta, anche se non è mai stata usata, forse per la sinonimia con il P. icarus. Fu infatti Esper nel 1789 a descrivere la farfalla con il nome di Papilio icarius e, successivamente il nome di Papilio amandus, fu coniato da Schneider due anni dopo ( nel 1791 ). Anche qui l’ICZN dovrà decidere in merito…. In Umbria, come in molte parti dell'Italia centrale,la specie si trova sopratutto oltre i 1000 mt. nelle zone più fresche e umide, spesso ai margini delle faggete , in ogni caso in prossimità di prati dove cresce la Vicia pianta nutrice del bruco. Non è una specie che si incontra facilmente in Regione, raramente in colonie o in gruppi, quasi sempre si trovano individui singoli : la più sporadica nel genere Polyommatus
53-Polyommatus(Polyommatus) icarius(Esper, [1789])-Rocca Porena di Cascia-Fiume Corno(Pg)31/05/2016
Vola su tutte le radure, ai margini delle faggeta, delle Montagne della dorsale Appenninica umbra e, al di fuori di questa sul Monte Subasio. Dalla fine di Maggio a tutto Giugno, sulle nostre montagne, è il Papilionide più comune
55-Iolana iolas (Ochsenheimer, 1816)-Ponte Grande di Assisi(Pg) 03/06/2016
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Non è una specie facile da trovare, e ad oggi, sono pochissimi i siti dove è presente, sempre sul versante orientale della regione. Strettamente legata alla Colutea ( anche questa poco frequente), la femmina ( come quella della foto ) è tra i Licenidi, quella che raggiunge le dimensioni maggiori
56- Thymelicus acteon (Rottemburg, 1775)- Monte Melino (Pg) 05/06/2016
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Tra i Thymelicus è certamente il più comune, specie in montagna dove si riunisce in gruppi numerosi, vicino alle pozze d'acqua, ma vola, abbondante anche in pianura e in collina....
58-Satyrium w-album (Knoch, 1782)- Monte Melino (Pg) 05/06/2016
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Molto più difficile da incontrare rispetto al precedente,ma è forse più comune di quanto si creda, solo che ha l' abitudine di stare spesso fra le chiome degli olmi, rendendosi invisibile agli occhi. Si trova soprattutto in bassa collina