Alla fine degli anni 40 Canate era abitato da una trentina di famiglie per circa 150 persone, mentre nel 1951, i residenti erano ancora 96. Sul finire degli anni 50 con la costruzione della strada carrabile che raggiunge la frazione di Marsiglia, il borgo di Canate si spopola definitivamente e gli ultimi suoi abitanti si trasferiranno proprio a Marsiglia.
Sperando che questo racconto vi sia piaciuto vi do appuntamento al prossimo. Tanti saluti
Magnifico reportage. Con questi tuoi servizi restituisci vita e dignità a luoghi che fanno parte delle nostre origini e assolutamente trascurati trattandosi di "arte povera" da chi di dovere. Naturalmente è sempre una vergogna ma interessarsi di luoghi come questi "chi di dovere" lo considera spreco di tempo con ritorni nulli..lasciamo pure che scompaiano allora!!!!
Grazie a te ed a Ste87 per questo nuova documentazione su una Liguria "montana" e di grande fascino; mi sembra di vedere che le vigne intorno a Canate siano competamente scomparse: sai che vitigni si coltivavano in passato?
Magnifico reportage. Con questi tuoi servizi restituisci vita e dignità a luoghi che fanno parte delle nostre origini e assolutamente trascurati trattandosi di "arte povera" da chi di dovere. Naturalmente è sempre una vergogna ma interessarsi di luoghi come questi "chi di dovere" lo considera spreco di tempo con ritorni nulli..lasciamo pure che scompaiano allora!!!!
Grazie Claudio per le tue belle parole. Per me è un piacere documentare questi paesi abbandonati; sono posti dal fascino irresistibile che sanno darti emozioni forti. Come dici tu, è un peccato che nessuno si curi di tenerli in considerazione. Andando avanti così la loro fine è quella di diventare un mucchio di macerie.
Grazie a te ed a Ste87 per questo nuova documentazione su una Liguria "montana" e di grande fascino; mi sembra di vedere che le vigne intorno a Canate siano competamente scomparse: sai che vitigni si coltivavano in passato?
Grazie Iperione per i tuoi complimenti. Sinceramente non ti saprei dire che tipo di vite veniva coltivata.
Magnifico reportage. Con questi tuoi servizi restituisci vita e dignità a luoghi che fanno parte delle nostre origini e assolutamente trascurati trattandosi di "arte povera" da chi di dovere. Naturalmente è sempre una vergogna ma interessarsi di luoghi come questi "chi di dovere" lo considera spreco di tempo con ritorni nulli..lasciamo pure che scompaiano allora!!!!
Grazie Claudio per le tue belle parole. Per me è un piacere documentare questi paesi abbandonati; sono posti dal fascino irresistibile che sanno darti emozioni forti. Come dici tu, è un peccato che nessuno si curi di tenerli in considerazione. Andando avanti così la loro fine è quella di diventare un mucchio di macerie.
Saluti
Luca
Mi unisco ai vostri pensieri, personalmente uno dei varii motivi per cui esploro questi paesi (che poi sono pezzi della nostra storia che valgono ne più ne meno che un "qualsiasi" Colosseo dal mio punto di vista) cercando di render giustizia e ricordo alla gente che vi abitava attraverso le mie fotografie. Dunque aggiungo anche qui qualche scatto anche se Lumo è stato davvero preciso nel documentare la nostra escursione
Al mondo c'è tante cose affascinanti, alzati e valle a cercare !