Inserito il - 01 gennaio 2007 : 12:17:11
Classe: Cephalopoda Ordine: Famiglia: Argonautidae Genere: Argonauta Specie:Argonauta nodosa
Cari amici ,buongiorno a tutti e nuovamente Buon 2007. Spero a voi non dispiaccia se voglio iniziare questo nuovo anno con questa che sappiamo non essere una vera conchiglia, ma che per la sua fragile bellezza e per il fatto che è essa stessa una "culla", rappresenta per me la vità.
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Un abbraccio a tutti Spanter
Modificato da - Ermanno in Data 01 febbraio 2012 00:29:09
Che meraviglia Spanter. L'hai trovata o acquisita?? E' la prima che la vedo al di fuori dei libri. Complimenti Spanter da quello che ho visto sul forum hai una bellissima collezione. Ciao Maria
Ciao Gocciadimare, questa Argonauta argo mi è stata regalata. Però qualche anno fa in una spiaggia di Cagliari ne ho trovato una personalmente. Potrai sicuramente capire la mia contentezza quando la raccolsi ... prima di averla mi capitava talvolta di sognarla la notte. Per la collezione vedrai che un giornno anche tu ne avrai una bellissima. Certamente la ricerca sui litorali e presso le barche dei pescatori dovrà essere continua. Ciao Spanter
Una bella collezione di “nidi” di Argonauta è presente al Museo Zoologico di Avellino ove sono esposte tutte le forme realizzate dalle varie specie di Argonauta [in una teca realizzata dallo Studio Designer STC di Milano]. Questa è una delle attrattive del Museo avellinese (sez. Molluschi)!
Per chi vuole un approfondimento può consultare il sito: Link
oppure il libretto: ORGA S. (2004), Gli Argonauta, M.Z.O. Edizioni Avellino 2004, pp. 23. vedi: Link
riguardo ad Argonauta argo.Peccato che il carattere di stampa così minuto abbia obbligato una miope come me a ricopiare il tutto e ad ingrandirlo Per vedere la collezione di “nidi” di Argonauta è necessario visitare il Museo Zoologico di Avellino,vero? Ciao Spanter
Devo dire che il Prof. Stefano Orga è uno dei maggiori esperti di Cefalopodi in Italia, egli è il Direttore del Museo Zoologico di Avellino.
Si può visionare la collezione scientifica degli Argonauta del Museo Zoologico degli Invertebrati di Avellino (più di 20 pezzi di 7 varietà diverse) solo venendo al museo, per info 0825 781249 museozoologico@alice.it.
Ciao Stefano
Modificato da - Stefano78 in data 02 gennaio 2007 22:40:52
Si può visionare la collezione scientifica degli Argonauta del Museo Zoologico degli Invertebrati di Avellino (più di 20 pezzi di 7 varietà diverse) solo venendo al museo, per info 0825 781249 museozoologico@alice.it.
Ciao Stefano
Ok Stefano, appena posso vengo.Scherzo naturalmente Purtroppo c'è una certa distanza da Alghero ad Avellino per cui, a meno che non ci capiti in vacanza, credo che non vedrò mai la collezione scientifica degli Argonauta. Grazie però delle informazioni. Spanter
Che io sappia si inidica come periodo di maggior frequenza di rinvenimento di femmine con ooteca la prmavera, o l'inizio della stagione estiva, generalment un periodo contemporaneo a quello del passaggio dei grandi banchi di pesce azzurro myzar
Ringrazio per le risposte : il quesito mi è nato perchè , le poche segnalazioni di ritrovamenti locali si riferiscono ad esemplari piccoli ( in altro post avevo fatto vedere un esemplare piccolo trovato completo del cefalopode ), penso anche che la causa dello spiaggiamento "precoce" è da imputare alle forti correnti dello Stretto più che alle variazioni climatiche.
Orga Stefano scrive: “Questo genere di molluschi si riproduce (nell'emisfero boreale) da maggio ad ottobre.” Cfr: Link .
Invece Salvini – Plawen scrive: “Periodo di riproduzione: V-X” Cfr. A.A.V.V. (1991), Fauna e Flora del Mediterraneo, a cura di RIEDL R., Padova-Roma 1991, pag. 357.
Presumo che, con le temperature di quest’inverno, gli animali ne risentano molto!
Ho visto l'esemplare di Spanter nella galleria tassonomica mediterranea e sono arrivato a questo post. L'esemplare presentato da Spanter non è un Argonauta argo, ma un Argonauta nodosa, specie esclusiva dell'Indopacifico meridionale con una distribuzione dal Brasile all'Australia. La specie si riconosce per la presenza di noduletti sulle coste, nonchè per la forma generale che è quasi tondeggiante da adulta. Argonauta argo ha forma diversa (più o meno allungata da adulta) e coste prive di noduletti come si vede nell'esemplare postato da Strombus. Argonauta argo, ma anche tutte le altre specie del genere, è possibile incontrarlo tutto l'anno. La specie ha risalite dalle profondità sino alla superficie e, se viene presa da una tempesta quando è in superficie spiaggia anche in autunno o in inverno. Sembra che questa necessità di scendere frequentemente in profondità sia il motivo per cui gli Argonauti sopravvivano solo pochi giorni in acquario e si sconsiglia caldamente di fare questa esperienza. La femmina costruisce il nicchio sin da prima della maturità sessuale e ci vive dentro tutta la vita accrescendolo, quindi questo non risulta legato alla riproduzione, ma durante il periodo riproduttivo viene utilizzato per tenere sospese le uova al suo interno.
Grazie Ferdinando penso che tu abbia ragione,come avevo detto mi è stata regalata e non mi è stata detta la provenienza. Senti perchè non facciamo pace, tu sai che ci vuole solamente un po' di buona volonta da parte tua. Ciao Spanter
Ciao a tutti lo sospettavo anche io che fosse una nodosa ci potresti fare una foto in modo che si veda tutto? o chiedo troppo? Magari metto anche io qualche foto dei miei che dite? sarà bello un argo di 20 cm? ciao a tutti.
Ho una grande collezione di conchiglie, che tengo sparse per le spiagge di tutto il mondo. Steven Wright
Modificato da - NAPPUS in data 26 maggio 2010 12:50:14
Ciao a tutti, non entravo da tempo nella sezione cefalopodi della galleria tassonomica che ho sempre ritenuto un pò scarna, si potrebbe mettere di più se fosse possibile. Incuriosito sono andato a vedere e confermo pienamente l'errore che ha giustamente rilevato Ferdinando con cui concordo anche riguardo le note sulla biologia di questa specie. Aggiungerei anche una curiosità relativa alla teca oofora e che riguarda la storia della ricerca scientifica in merito a questa spettacolare famiglia di cefalopodi: il Naef in due suoi antichi lavori degli anni 20 suppose che arcaici Argonauti ancora "aconchigliati" avessero cominciato ad occupare le vere conchiglie vuote degli Ammonoidi fin dal Cretaceo terziario come del resto fanno qualche volta attualmente alcuni cefalopodi con le conchiglie di molluschi morti. Successivamente avrebbero cominciato ad imparare a riparare le conchiglie fino a specializzarsi nella secrezione della teca oofora. Per un pò fu creduto da molti possibile questo, ma come hanno confermato recenti ricerche l'intervallo di più di 40 milioni di anni fra l'estinzione degli Ammonoidi e la presenza documentata di Argonauti fossili rende definitivamente improbabile l'evento. Però, peccato, per la poesia dell'evoluzione !!