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ATTENZIONE! Gli Amministratori ed i Moderatori di questa sezione del Forum di Natura Mediterraneo desiderano che l'argomento caccia sia evitato perchè ritengono che Associazioni come il WWF, Legambiente e Lipu, siano molto ben organizzate e coerentemente molto attive su questo argomento.
Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.

Per contribuire alle finalità di salvaguardia che il forum si propone chiediamo inoltre a tutti gli utenti di collaborare con noi affinchè si possa contribuire a diffondere un'etica di approccio all'osservazione della fauna che rechi il minor disturbo possibile agli animali.


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elaphe93
Utente nuovo

Città: lauria
Prov.: Potenza

Regione: Basilicata


14 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 aprile 2011 : 19:53:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
anche io sono un pescatore che pratico il cathc and release, comunque non stavo incolpando tutti i pescatori, e come dici tu sono solo quelli più anziani che lo fanno, ma non è raro, qui in queste terre ci sono solo piccoli paesini, alcuni da 1000 abitanti nemmeno e su tutti gli animali non solo la lontra circolano brutte voci, brutte leggende, non in particolare sulla lontra che anche qui si fa sempre meno frequente, ma in generale su tutti i predatori e qui ce ne sono di molte specie... questo perchè da queste parti c'è ancora l'anziano che vive con la pastorizia e con le galline del pollaio e da sempre hanno saputo che il lupo gli mangia le pecore allora lo odiano che le faine le martore volpi lontre ecc gli saccheggiano i pollai e loro vedono questi come un minaccia, da queste parti se uno uccide un lupo ch è protetto non succede nulla, ma non voglio andare OT

lo scorpione dice: non posso farci niente. . . è la mia natura
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milvus milvus
Utente Senior


Città: Banzi
Prov.: Potenza

Regione: Basilicata


936 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 aprile 2011 : 20:01:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
anche io sono dell basilicata e la conosco bene.... ma non solo in basilicata i predatori non sono ben visti..

Associazione Studi Naturalistici Alto Bradano
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orlandini
Utente V.I.P.

Città: Montesilvano
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


181 Messaggi
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Inserito il - 23 maggio 2011 : 16:51:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
vi segnalo questa notizia.....

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Ciao

Stefano Orlandini
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milvus milvus
Utente Senior


Città: Banzi
Prov.: Potenza

Regione: Basilicata


936 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 23 maggio 2011 : 18:26:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
durante il monitoraggio dell invaso di acerenza(dov e sfocia il torrente rosso, affluente del bradano) con la mia associazionione abbiamo segnalato la presenza della lontra, sia nell' invaso che negli affluenti a monte della diga, sia nel fiume a valle. e prorpio sul torrente rosso, abbiamo im mente di effettuare una sessione di fototrappolaggio, solo che momentaneamente siamo rimasti senza fototrappola. la cosa strana, è che quando abbiamo fotografato la lontra, abbiamo inviato la notizia e le foto a vari media locali(e anche nazionali) che non ci hanon nemmeno degnati di una risposta, e ora gli stessi giornali, pubblicano notizie "vecchie"(perche la lontra è vista spesso nell invaso di Acerenza, e quindi la presenza nei torrenti che vi affluiscono è scontata) riguardanti lo stesso argomento..

vorrei segnalarvi, che il torrente rosso, è a mio parere uno dei torrenti con piu sbarramenti in italia, basta cercarlo su google maps, dove sono evidenti almeno 30/40 "pozze" dovuti a sbarramenti che imbrigliano il fiume, ammetto che sul posto non ci sono ancora stato, anche a causa del cattivo tempo, e le ricerche da noi effettuate si sono limitate alla zona piu prossima all invaso

Associazione Studi Naturalistici Alto Bradano
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Piccolo Lupo
Utente Senior


Città: Cairo Montenotte
Prov.: Savona

Regione: Liguria


687 Messaggi
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Inserito il - 26 maggio 2011 : 14:04:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Carlo SML:

Ma quindi la Lontra in Italia vivrebbe solo nel sud e in particolare in Basilicata? Non si hanno segnalazioni da altre parti d'Italia? Ho una segnalazione certa della specie in Liguria risalente a una ventina d'anni fa.

"sono tormentato dal fiume"


Conosco gran parte dei siti della liguria di ponente ove sino al primisso dopoguera (anni 194550)era presente e relativamente possibile imbattersi in una lontra ma da allora non è stata più documentata e verificata la presenza.
Posso dire che sono più di 40 anni che passo gran parte del mio tempo libero a risalire tutti i corsi torrentizi di queste zone che riesco e non mi è mai capitato di trovarne anche solo tracce.
Non escludo di aver magari un colpo di fortuna come mi capitò anni fa con l'avvistamento di una lucertola occellata data anche essa per molto rara se non quasi scomparsa da tale parte della riviera ligure.
Puoi inviarmi privatamente il luogo di avvistamento risalente ad una ventina di anni orsono?

Grazie

"se avessi cinquantatre' minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..."
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medved
Utente V.I.P.

Città: Morbegno
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


159 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 26 maggio 2011 : 17:38:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Credo che siano stati documentati anche recentemente degli avvistamenti in Friuli nella valle del Natisone.


Link Link
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


1823 Messaggi
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Inserito il - 26 maggio 2011 : 18:14:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti,mi affaccio per la prima volta in questa finestra sulle Lontre per raccontarvi alcuni fatti che spero forse siano di aiuto per salvaguardare questo animale.
Nella vostra disanima sui siti ove la Lontra in Italia era od è presente avevate tralasciato la Valle del Farma (SI),badate bene, avrei continuato a tacere e ben volentieri se non che non c'è più nulla da tacere,da nascondere,perchè oramai la Lontra con ogni probabilità si è oramai estinta.
Io sono tra i pochi fortunati che l'ha vista 2 volte, la prima volta negli anni '80 (avvistamento che rimarrà nel mio cuore sempre visto che l'artefice di quest'incontro fu mio babbo,ma non era ancora impossibile vederla)e l'altra in tempo successivo.
Quanto dettoVi è di pubblico dominio nel mondo di appassionati di questo splendido animale e in rete digitando Farma e Lontra troverete il riscontro a quanto vi stò raccontando.

A questo animale noi Senesi dobbiamo davvero tanto,fù grazie alla presenza di questo aggraziato ed elegante mammifero che riuscimmo grazie ad una mobilitazione cittadina a bloccare e rimandare al mittente la costruzione della diga più illogica del centro Italia.
Erano gli anni '80, ma la Lontra riusci ove sindaci,politici e speculatori non riuscivano,riuscì a farsi vedere proprio nei giorni "clou" della discussione diga SI o diga NO, e chiaramente comprenderete come nell'immaginario Senese questo animalino divenne l'emblema della nostra caparbietà ed è grazie a Lei se quei due scrigni inestimabili (la Val di Farma e il basso e alto Merse) non sono finiti sott'acqua o nel caso della Riserva del Basso Merse se ancora vediamo un bel fiume e non un rigagnolo..

Bene direte Voi e allora perchè si è estinta?
Certamente erano pochi capi già allora,certamente la popolazione già esigua di per sè era già condannata,ma dove non poterono cemento e inquinamenti (queste due valli sono ancora integre e scevre da qualsivoglia inquinante)potè invece il bipede con il... disturbo.

Annientare il progetto diga significò svelare questi due scrigni al mondo,cercare di difendere porta a cercare l'opinione pubblica,a rendere pubbliche certe cose che invece erano fin d'allora gelosamente protette,si sà il senese è geloso e fatto a modo dannatamente suo.
Sulla Farma in particolare sul "quel tratto",comitive di gitanti,naturalisti seri,cialtroni,pescatori... si moltiplicarono.
Negli stessi tempi le autorità decisero di dare risalto anche a certe terme presenti da sempre nell'asta torrentizia,La lontra non ama questo disturbo affatto, come capirete sparì da quell'asta di fiume.
Questo per dire che questo animale è schivo, e anche se il problema non era in questo caso il bracconaggio il risultato fu il medesimo:ci pensò il bipede.

Chi come tanti voleva bene a quest'animale visse momenti di preoccupazione,per farVi capire,a Siena anche i cacciatori più incalliti chiedevano notizie sulle Lontre..
Fortuna volle che le poche coppie si erano spostate,con stupore si seppe che si erano spostate in un'altra valle e in un altro corso d'acqua che al contrario del famoso Farma,godeva e gode di una visibilità molto minore.

Arrivo al dunque per non annoiarvi ancora, si parlava di pochi esemplari oramai, si contavano su una mano e avanzava un dito,bene,il CFS ha abilmente "coperto" il tutto (mi si passi il termine)fino ai giorni nostri,ove anche nei loro spazi web inerenti il sistema delle riserve senesi,la Lontra,(con le dovute cautele) era ancora (sicuramente di proposito) additata nella Farma.
Purtroppo ho avuto modo personalmente di costatare la sua totale estinsione, frequento abitualmente quella valle e in due anni io e le persone che vengono con me non hanno mai visto nulla che lontanamente assomigli ad una Lontra.
In tutto sono oramai 10 anni in cui si è certi di non averla più vista,e anche il CFS di Siena la indica con ogni ragionevolezza come
estinta.

E' notizia di pochissimi giorni fà il fatto che Le Riserve Senesi del Farma Merse diveranno parco a breve tempo,oggi negli anni 2000 anche un Biancone o un Nibbio Reale da soli giustificano il preservare due valli,a quell'epoca (anni 80) una piccola comunità di Lontre smosse i cuori e fecero cadere la bassa politica e gli interessi,speriamo che un giorno tornino magari reimmesse da una località che è riuscita a preservarle, sognare è lecito quelle valli gli appartengono.
Si può per chi interessato fornire Link e disponibilità se un giorno qualcuno di voi fosse interessato a queste Riserve,basta un MP.


ciao

Massimo

Modificato da - Frustone in data 26 maggio 2011 18:24:55
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albill
Utente Senior

Città: Poncarale
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


640 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 maggio 2011 : 20:04:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
bella storia Massimo, da me purtroppo contro la lontra ha vinto la diga.....(valvestino), anche se ciò ha poi contibuito a rendere inaccessibile un altra bellissima valle, chiusa appunto dalla diga....

ps: ma perchè la lontra è in estinzione in Italia ? quando in paesi come l'Inghilterra è in espansione? (stessa popolazione umana è sicuramente meno fiumi)

Alberto

Modificato da - albill in data 26 maggio 2011 20:05:14
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milvus milvus
Utente Senior


Città: Banzi
Prov.: Potenza

Regione: Basilicata


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Flora e Fauna

Inserito il - 26 maggio 2011 : 20:41:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ilproblema della costruzione di una diga, riguarda solo il dusturbo durante il lavori, la ontra dalle mie parti vive in tutte le dighe, e non ha nessun problema a passare lo sbarramento, ovviemnte i lavori la fanno allontanare dalla zona, e siccome durano parecchi anni difficilmente ritorna, se non c'e una popolazione abbastanza numerosa, la lontra è in estizione a causa della mancanza degli habiat, la costruzione di una diga, distrugge un abitat e ne crea un altro, quindi non penso possa essere la causa dell estinzione in una zona, nella costruzione delle dighe a mio parere di deve prevedere la costuzione di habita per favorire la presenza di animali, tipo canneti, macchia, e zone dove puo rifuggiarsi la fauna

Associazione Studi Naturalistici Alto Bradano
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 27 maggio 2011 : 00:27:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di milvus milvus:

.../ ovviemnte i lavori la fanno allontanare dalla zona, e siccome durano parecchi anni difficilmente ritorna, se non c'e una popolazione abbastanza numerosa, la lontra è in estizione a causa della mancanza degli habiat.../
Associazione Studi Naturalistici Alto Bradano
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Hai detto tutto tu,se poi consideri che nel tratto più a valle di questo torrente solo 10 anni prima si era costruito uno dei viadotti più alti d'Italia e più a valle le terme passarono da una frequentazione di 25/50 persone a fine settimana si passò a numeri di qualche centinaio di persone...

La già esigua popolazione non potè reggere a tale cambiamento ambientale.

La non costruzione di questa diga ha comunque contribuito a salvare due valli splendide, ad onor del vero la valle del Merse non sarebbe stata interessata dallo sbarramento ma la sua acqua si,talmente doveva essere grande questo bacino che l'acqua del solo Farma non sarebbe bastato a riempirla, in un colpo solo avrebbero ucciso due delle più belle valli fluviali toscane..
Naturalmente,il tutto,in zona a rischio sismico...

Massimo
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milvus milvus
Utente Senior


Città: Banzi
Prov.: Potenza

Regione: Basilicata


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Flora e Fauna

Inserito il - 27 maggio 2011 : 01:06:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
qui le lontra a mio parere sono sopravvissute perche le dige sono state costruite 50 anni fa... e non ancora riempite completamente...(ma questi sono altri problemi) quindi la popolazione era anche superiore a quella attuale, e ha potuto resitere al disturbo, che se è tanto(come dici tu) e la popolazione è esigua crea tanti problemi. qui il problema delle persone non c'e infatti un luogo molto marcato si trova addirittura in una zona pic nic, che comunque è utilizzata poche volte l' anno, sopratutto a pasquetta e ferragosto. qui nn c'e la mentalita di passare la domenica al lago.... e questo è un bene per tanti posti, ma anche un male per l' economia locale.... qui le dighe di sicuro hanno portato via tante valli, ma la carenza d'acqua è un problema che va risolto, e per lo meno in un territorio secco come il nord della basilicata quei bacini idrici, hanno portato anche tantissima latra fauna, prima non presente(qui ci sono solo piccoli torrenti e qualche laghetto artificiale) quindi io vedo il bicchiere mezzo pieno(nellamia zona ovviamente)

Associazione Studi Naturalistici Alto Bradano
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orlandini
Utente V.I.P.

Città: Montesilvano
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 27 maggio 2011 : 13:14:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bella e istruttiva la storia che Frustone ci ha raccontato e visto che stiamo svariando dall'Italia meridionale a quella Centrale chiedo a chiunque ne abbia notizie recenti su un paio di corsi d'acqua che probabilmente hanno visto anch'essi scomparire questo splendido animale.....Il Fiora ed il Paglia tra Lazio e Toscana.
Poi ci sarebbe da chiarire anche se e fino a quando la lontra ha frequentato alcune aree costiere maremmane(il lago di Burano , il fiume Ombrone ...)
Any news ??

Stefano Orlandini
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orlandini
Utente V.I.P.

Città: Montesilvano
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 27 maggio 2011 : 13:24:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...un'altra brevissima annotazione....per certi versi cosi come gia' faceva notare milvus la lontra in alcuni casi sembra non soffrire affatto il disturbo umano ( certo a meno che non si traduca in vero e proprio bracconaggio..)
A prescindere dalla Scozia ed Inghilterra dove la sua presenza e'spessissimo segnalata nei tratti urbani di fiumi e laghi anche in Italia durante uno dei pochi esperimenti di rilascio di animali (sterilizzati) a fini di studio comportamentale e individuazione di barriere a i loro movimenti (Corpo Forestale-Centro di Caramanico)si rilevo' che piu' di un animale frequentava le rive del fiume Pescara all'altezza del centro urbano di Popoli e che un animale dormiva stabilmente sotto il ponte princpale della cittadina (pur rimanendo elusivo e nascosto agli abitanti che mai lo notarono...)
Ciao

Stefano Orlandini
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 27 maggio 2011 : 13:36:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di orlandini:

Bella e istruttiva la storia che Frustone ci ha raccontato e visto che stiamo svariando dall'Italia meridionale a quella Centrale chiedo a chiunque ne abbia notizie recenti su un paio di corsi d'acqua che probabilmente hanno visto anch'essi scomparire questo splendido animale.....Il Fiora ed il Paglia tra Lazio e Toscana.
Poi ci sarebbe da chiarire anche se e fino a quando la lontra ha frequentato alcune aree costiere maremmane(il lago di Burano , il fiume Ombrone ...)
Any news ??

Stefano Orlandini


Caro Stefano le Lontre della Farma erano le ultime della Toscana meridionale.
Le notizie che ho sempre avuto non mi hanno mai parlato di Lontre nè sul Paglia ne sul Fiora ...
Per di più il Paglia è l'ombra di quel corso d'acqua che era 50 anni fà, oggi ha pochissimo "tiro", a confronto a chi ha avuto la fortuna di frequentarlo ai bei tempi,oggi lo considera un rigagnolo.
Perforazioni geotermiche,vene destinate al consumo idrico (captazioni) e la poca neve degli ultimi decenni hanno dato il colpo di grazia al Paglia...

Il fiume Ombrone anch'esso per altri motivi non è un corso d'acqua adatto alla lontra,nel tratto senese se vi erano si parla di "secoli" addietro,visto che le sue acque sono aimè da 50 anni in peggioramento costante a livello di inquinanti biologici,oggi è oramai costantemente di colore giallastro,lavorando all'azienda che gestisce il ciclo delle acque,sò bene di cosa ti parlo, nell'ombrone odierno non resisterebbe una trota iridea che pochi minuti,figuriamoci una lontra,ma già negli anni '70 questo fiume era già compromesso.

Sulla maremma non sò dirti,cmq per quanto riguarda Siena e la parte sud della provincia (Amiata),le lontre erano storicamente rammentate e citate solo sulla Farma e su un altro corso d'acqua limitrofo.

Stefano,se la cosa ti interessasse e tu volessi qualcosa di maggiormente preciso,sentiamoci per mp.



Massimo

Modificato da - Frustone in data 27 maggio 2011 13:41:37
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orlandini
Utente V.I.P.

Città: Montesilvano
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


181 Messaggi
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Inserito il - 27 maggio 2011 : 14:55:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie...Massimo, piu' avanti ti contattero.

Stefano Orlandini
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stefanovet1958
Utente Super


Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


8074 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 maggio 2011 : 18:40:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Solo per chiarire qualche punto....
Le notizie che ho sempre avuto non mi hanno mai parlato di Lontre nè sul Paglia ne sul Fiora

La lontra era sicuramente presente lungo il Paglia fino al 1975 ed era ritenuta comune e stabile (CAGNOLARO et al., 1975). La sua totale estinzione può essere datata intorno ai primi anni ottanta.
Il Fiora (o la Fiora come dir si voglia, specie nel tratto laziale in provincia di Viterbo, è sicuramente stato, con i suoi affluenti (es. Tafone, Olpeta, Lente..ecc.) l’asta fluviale più importante per la lontra nell’Italia centrale, e probabilmente l’ultimo sito in cui è vissuta fino agli anni ‘90
Il fiume Ombrone anch'esso per altri motivi non è un corso d'acqua adatto alla lontra,nel tratto senese se vi erano si parla di "secoli" addietro

Sull’Ombrone, la sua presenza è data per certa fino al 1985 e ci sono segnalazioni dubbie nel periodo che va dal 1987 al '97 (Prigioni et al 1989- Reggiani et al. 2001)
La zona dell'Amiata era una roccaforte per la Lontra, da lì nascono la Fiora, il Paglia, l'Albegna, l'Orcia tutte acque storicamente abitate dal mustelide. L'Orcia poi è un affluente dell'Ombrone che a sua volta riceve le acque del complesso Farma-Merse. Le lontre si muovevano proprio su queste direttive d'acqua, che permettevano gli scambi fra le popolazioni. Le cause dell'estinzione sono veramente complesse, e forse il disturbo antropico ( inteso come frequentazione ludica nei siti in cui viveva) è stato il male minore
ciao
Stefano
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 28 maggio 2011 : 11:27:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di stefanovet1958:

Solo per chiarire qualche punto....
Le notizie che ho sempre avuto non mi hanno mai parlato di Lontre nè sul Paglia ne sul Fiora

La lontra era sicuramente presente lungo il Paglia fino al 1975 ed era ritenuta comune e stabile (CAGNOLARO et al., 1975). La sua totale estinzione può essere datata intorno ai primi anni ottanta.
Il Fiora (o la Fiora come dir si voglia, specie nel tratto laziale in provincia di Viterbo, è sicuramente stato, con i suoi affluenti (es. Tafone, Olpeta, Lente..ecc.) l’asta fluviale più importante per la lontra nell’Italia centrale, e probabilmente l’ultimo sito in cui è vissuta fino agli anni ‘90
Il fiume Ombrone anch'esso per altri motivi non è un corso d'acqua adatto alla lontra,nel tratto senese se vi erano si parla di "secoli" addietro

Sull’Ombrone, la sua presenza è data per certa fino al 1985 e ci sono segnalazioni dubbie nel periodo che va dal 1987 al '97 (Prigioni et al 1989- Reggiani et al. 2001)
La zona dell'Amiata era una roccaforte per la Lontra, da lì nascono la Fiora, il Paglia, l'Albegna, l'Orcia tutte acque storicamente abitate dal mustelide. L'Orcia poi è un affluente dell'Ombrone che a sua volta riceve le acque del complesso Farma-Merse. Le lontre si muovevano proprio su queste direttive d'acqua, che permettevano gli scambi fra le popolazioni. Le cause dell'estinzione sono veramente complesse, e forse il disturbo antropico ( inteso come frequentazione ludica nei siti in cui viveva) è stato il male minore
ciao
Stefano


Interressanti e giusti alcuni passaggi, imprecisi altri,permettimelo.
La situazione amiatina è peggiorata molto prima degli anni cui fai riferimento e negli anni che citi si era già alla frutta e oltre.
Il Paglia se lo hai visto nei tempi buoni e lo vedi adesso ti viene un colpo apoplettico,in quel corso d'acqua si sono fatte captazioni e alterazioni di vario tipo che ne hanno intercettato le sorgenti fino a renderlo un rigagnolo.
L'uomo ha ucciso quel corso d'acqua, il Fiora, nessun amiatino ti dirà di aver visto Lontre nei nostri tratti da almeno due decenni boni,sul versante Laziale prendo per buone le tue notizie,certamente lo conosci meglio di me.

Sull'Ombrone la precisazione invece è d'obbligo;
anche alcuni siti web ne fanno citazione,ma ti assicuro sia perchè si parla di una zona che conosco benissimo,sia perchè quella è l'area degli ultimi avvistamenti relativi a quest'animale in provincia di Siena,è veramente facile fare confusione.
Le ultime lontre abitavano una zona denominata già valle dell'Ombrone,ma non abitavano l'Ombrone,ma il Merse, in un tratto ben preciso leggermente a monte della confluenza dello stesso.
L'ombrone non è abitabile neanche con la miglior immaginazione da molti anni da una popolazione di lontre credimi,da tempo non è più un fiume abitabile,se non fa pesci gatto africani o carassi.

E' stato spesso intenzione del CFS e del Sistema Riserve Senesi(che lì ha due riserve di cui una biogenetica)lasciare anche sul web indicazioni vecchie o comunque poco precise per cercare il sito giusto, le ultime lontre erano sul Merse,questo è e questo è stato riscontrato sia dal CFS che da appassionati,nonchè da dipartimento universitario.

In ultimis non concordo sul discorso antropizzazione,o meglio disturbo, per le Lontre senesi questo ha contato eccome,non certo l'inquinamento o il bracconaggio ne hanno decretato la morte.
Sull'Amiata negli anni 70 sono iniziate le perforazioni geotermiche per protrarsi fino ai giorni nostri, ricerca ossessiva e costante delle acque per uso idro/potabile e irriguo (lavoro in acquedotto,sò quanto abbiamo spremuto questo monte,l'amiata disseta la maremma e una parte del senese) e.. fino ad un decennio prima aveva anche una costante attività mineraria di enorme peso (l'Amiata dopo la Spagna era il giacimento n°1 di cinabro),queste non sono attività da poco conto per un complesso montuoso che fino allora era integro..

Valle del Farma idem,questo torrente è lungo solo 35 km, di questi il tratto adatto alla loro vita era e sarebbe di soli 20,riducibili a 15/13 se togliamo i tratti con costante presenza umana..

Bene in 20 km di corso ha visto: la costruzione di un viadotto,la costruzione di un complesso termale con albergo,il triplicarsi se non di più della pressione umana giornaliera e le ruspe (si,perchè i lavori ebbero un inizio) per una diga....
Insomma.. se non è questo il disturbo antropico allora qual'è?.
Lo fù certamente perchè se ne andarono,si spostarono più a valle,abbandonaro il torrente.

Certamente hai invece ragione Stefano quando parli del suo areale,il sistema Farma/Merse trovava naturale sbocco grazie all'Ombrone con le altre popolazioni amiatine,sicuramente in passato era così.
Potrebbe allora (uso il condizionale) essere stato proprio il pessimo stato del fiume ombrone,la qualità non certo ottimale delle sue acque ad aver decretato prima una frammentazione di queste popolazioni di animali e poi il suo progressivo estinguersi fino alle ultime del Farma?

La cosa che mi rattrista sai qual'è Stefano?
Il fatto che alla fine dopo tanti spostamenti avevano trovato il posto ideale,vallata integra,uomo pari allo zero e buone acque ma oramai parlavamo di 4 esemplari.


Massimo

Modificato da - Frustone in data 28 maggio 2011 11:42:59
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orlandini
Utente V.I.P.

Città: Montesilvano
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


181 Messaggi
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Inserito il - 28 maggio 2011 : 13:15:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
la cosa che mi rattrista sai qual'è Stefano?
Il fatto che alla fine dopo tanti spostamenti avevano trovato il posto ideale,vallata integra,uomo pari allo zero e buone acque ma oramai parlavamo di 4 esemplari.


Massimo]]


...certo che fa rabbia ...ti capisco...e poi c'e' questa querelle tra studiosi che ne impedisce la reintroduzione anche in un posto come quello che tu descrivi che mi fa ancora piu' rabbia ! Immagino tu sappia che le lontre in cattivita' in Italia hanno un gene di una specie asiatica (dovuto ad un'accoppiamento tra una lontra europea ed un'asiatica molti anni fa )...incredibilmente tutte quelle che abbiamo in cattivita' non solo in Italia ma sembra in quasi tutti i centri di riproduzione europei sembrano discendere in modo o nell'altro da quella coppia di animali per cui anche quando si sono rilasciate per motivi di studio (vedi l'operazione in Abruzzo curata dal centro di Caramanico del CFS) ci si e' premurati che non potessero riprodursi.
Quindi le eventuali operazioni di reintroduzione dovrebbero attingere alle popolazioni dei bacini lucano-campano-pugliesi che pero' non possono ancora permettersi di privarsi di nessun individuo ma anzi hanno bisogno di consolidarsi esse stesse e tentare un'espansione (appena iniziata ed ancora a grande rischio...) verso la Calabria e forse verso l'Abruzzo-Molise (dove la specie puo' essere ritornata passando per l'alto corso del Volturno o dove magari non si era mai estinta completamente).
Certo,e mi ripeto... fa rabbia pensare che tutti i maggiori paesi europei (UK, Spagna Francia...) hanno popolazioni importanti e non a rischio di questo animale cosi bello e cosi parte viva della vita di un fiume mentre noi ci dovremo rinunciare per anni se non per sempre anche in aree che sono tornate compatibili con la sua presenza come parte delle riserve senesi .

Stefano Orlandini
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albill
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Città: Poncarale
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 28 maggio 2011 : 14:38:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di orlandini:

la cosa che mi rattrista sai qual'è Stefano?
Il fatto che alla fine dopo tanti spostamenti avevano trovato il posto ideale,vallata integra,uomo pari allo zero e buone acque ma oramai parlavamo di 4 esemplari.


Massimo]]


...certo che fa rabbia ...ti capisco...e poi c'e' questa querelle tra studiosi che ne impedisce la reintroduzione anche in un posto come quello che tu descrivi che mi fa ancora piu' rabbia ! Immagino tu sappia che le lontre in cattivita' in Italia hanno un gene di una specie asiatica (dovuto ad un'accoppiamento tra una lontra europea ed un'asiatica molti anni fa )...incredibilmente tutte quelle che abbiamo in cattivita' non solo in Italia ma sembra in quasi tutti i centri di riproduzione europei sembrano discendere in modo o nell'altro da quella coppia di animali per cui anche quando si sono rilasciate per motivi di studio (vedi l'operazione in Abruzzo curata dal centro di Caramanico del CFS) ci si e' premurati che non potessero riprodursi.
Quindi le eventuali operazioni di reintroduzione dovrebbero attingere alle popolazioni dei bacini lucano-campano-pugliesi che pero' non possono ancora permettersi di privarsi di nessun individuo ma anzi hanno bisogno di consolidarsi esse stesse e tentare un'espansione (appena iniziata ed ancora a grande rischio...) verso la Calabria e forse verso l'Abruzzo-Molise (dove la specie puo' essere ritornata passando per l'alto corso del Volturno o dove magari non si era mai estinta completamente).
Certo,e mi ripeto... fa rabbia pensare che tutti i maggiori paesi europei (UK, Spagna Francia...) hanno popolazioni importanti e non a rischio di questo animale cosi bello e cosi parte viva della vita di un fiume mentre noi ci dovremo rinunciare per anni se non per sempre anche in aree che sono tornate compatibili con la sua presenza come parte delle riserve senesi .

Stefano Orlandini

non sapevo del gene asiatico...allora mi sa niente lontra per un bel pò.....certo che anche queste lontre potrebbero adattarsi meglio come hanno fatto in altre parti Europee.

Se nn sbaglio è segnalata anche in Alto Adige...

Alberto
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stefanovet1958
Utente Super


Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


8074 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 maggio 2011 : 20:13:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Penso che senza corridoi ecologici , che permettano lo scambio fra le popolazioni, la reintroduzione della lontra sarebbe destinata all'insuccesso. Altrimenti non si sarebbe estinta dal lago di Burano e da Vulci (oasi WWF super protette ). Il paradosso è che in Toscana e Lazio la specie si è estinta quando era formalmente protetta,( protetta lei, meno gli ambienti in cui viveva) mentre era sopravvissuta a secoli di persecuzioni dirette, che però non avevano modificato in maniera sostanziale l'ambiente ripario fluviale in cui viveva
ciao
Stefano
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